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Pajola: “Ho ritrovato un gruppo super, con il Poz si lavora duro ma con il sorriso”

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Foto FIBA

Alessandro Pajola, playmaker classe 1999, fa parte della spedizione Azzurra che si sta preparando per Eurobasket 2022. L’Italbasket, alle prese con un’estate ricca di impegni, dopo aver svolto il Training Camp a Pinzolo si è trasferita a Bologna e questa sera, ore 20.30, giocherà l’amichevole contro la Francia all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Nella giornata odierna, poi, è stata pubblicata su “Tuttosport” l’intervista che Piero Guerrini ha fatto proprio a Pajola. Di seguito le parole del play azzurro: 

“Ho ritrovato gran parte del gruppo olimpico, un gruppo super. E con il Poz si lavora davvero duramente ma con il sorriso. Insomma, ci si diverte lavorando e questo mi piace molto. Ora c’è il primo test con la Francia e non vediamo l’ora. Pozzecco è una persona, oltre ad essere un allenatore e un ex giocatore che ha vissuto simili esperienze. È sincero, diretto, sa come alleggerire il tutto, pur tenendo desta l’attenzione. Ricorda che siamo uomini e non macchine”.

“Ho fatto una settimana di vacanza appena finita la stagione e una dopo l’America. La Summer League è stata un’esperienza molto bella. Mi sono divertito. Era la mia prima volta negli Stati Uniti e andare a Las Vegas è stato scioccante, tutto finto, come un film. Poi in campo il basket è sempre basket, per quanto abbiano una concezione diversa. Ho conosciuto un altro mondo, un’altra cultura”.

“È stato un anno molto intenso, sia fisicamente, sia mentalmente. Non so se ci sia stato un momento particolare, ma per la prima volta ho dovuto convivere con la stanchezza mentale e fisica. Però ho come compagni campioni che giocano da 15 anni, sono pieni di acciacchi eppure riescono sempre a rendere. È questa l’essenza del professionismo. Anche io per la prima volta ho giocato con qualche dolorino, ma guardando i compagni ho capito di non doverci badare, di andare oltre. E si impara a usare gli accorgimenti dei più esperti, tipo arrivare un’ora prima in palestra per attivarsi, a volte fermarsi mezz’ora prima”.

“Gli aspetti su cui migliorare sono tanti, il palleggio visto che gioco playmaker, il tiro, poi sempre l’aspetto fisico, da curare, da potenziare. Però penso importante sia diversificare, lavorare quindi è anche sui propri pregi, quelli che ti aiutano nelle difficoltà”.

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