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Bako: “Prime sensazioni più che positive, devo migliorare soprattutto in difesa”

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Dopo le celebrazioni per la vittoria europea di coach Scariolo, oggi in casa Virtus Segafredo è stato il giorno della presentazione di Ismael Bako, centro belga classe 1995, anche lui fresco di ritorno da Eurobasket.

Le prime parole del neo virtussino:

“Anche se sono arrivato da poco e ho perso le prime settimane di allenamenti perché impegnato con la Nazionale, le impressioni sono più che positive. Appena sono arrivato mi sono subito trovato bene con i compagni e ho parlato con il coaching staff. Ora c’è molto da lavorare, voglio aiutare la squadra e migliorarmi soprattutto dal punto di vista difensivo. Dopo un giorno e mezzo di allenamento ho giocato il primo torneo, ovviamente non potevo subito essere integrato bene nel sistema di squadra ma le sensazione sono state subito buone.”

Su Scariolo: “Il Belgio è stata l’unica squadra che è riuscita a battere la Spagna. Prima di quella partita ci siamo parlati e mi ha detto cosa voleva vedere da me in campo e dopo la gara, in amicizia mi ha fatto i complimenti per la prestazione e ribadito quanto visto di buono nella partita. Ho visto che tipo di allenatore è, cosa chiede ai suoi giocatori, quindi sicuramente cercherò di mettere in pratica quanto mi ha detto.”

Sugli aspetti da migliorare: “Voglio mettere in campo tutte le mie caratteristiche migliori che non significa solo andare a schiacciare che è una delle cose che riesco a fare meglio specialmente dopo un pick’n’roll. Significa aiutare la squadra in qualsiasi modo: migliorare in difesa, sulle uscite difensive, sui rimbalzi offensivi. Certamente devo migliorare queste abilità ma soprattutto la mia energia sia in cambio che in panchina, non deve essere mai bassa perché i compagni la sentono.”

Sull’ambiente che ha trovato: “Conoscevo già la storia della Virtus. Qualche anno alle final four di Champions League, quando giocavo per Anversa non riuscì a giocarci contro perché perdemmo in semifinale con Tenerife. Mi sarebbe piaciuto giocare quella gara. Appena ho firmato qui mi sono informato sulla storia di questa gloriosa società e su Bologna. Manresa (sua ex squadra) vive di pallacanestro, la chiamano Basket City ed è un luogo dove c’è un grande connessione tra tifosi e squadra come qui e vorrei trovare anche qui lo stesso ambiente per raggiungere gli obiettivi e vincere più trofei possibili.”

Sugli inizi e le proprie ispirazioni: “Ho iniziato a giocare a 10 anni ma solo a 15-16 ho cominciato a capire la pallacanestro e a mettere in pratica gli insegnamenti sul campo. Inizialmente mi sono ispirato a Julius Erving ma in generale un giocatore di basket deve ispirare le nuove generazioni, chi viene a vedere una partita deve tornare a casa e volerne ancora. Questa è la motivazione che seguo e che ho cercato di mettere in pratica in tutte le squadre nelle quali ho giocato.”

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