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Le pagelle del giorno dopo: Fortitudo-Nardò

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Foto Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro


Esordio casalingo col botto per la Fortitudo che grazie ad un approccio alla gara orientato fin da subito alla vittoria ed una difesa stretta nella propria area, supera Nardò 86-62.
Le pagelle ai singoli biancoblu seguono sempre lo stesso schema (qui il criterio della rubrica http://www.1000cuorirossoblu.it/news/55-basket/40202-le-pagelle-del-giorno-dopo-cento-fortitudo).

– Marcus Thornton (16 pt/3 rim/2 ass) 7,5:
Up: finalmente il Thornton che ci si aspettava e forse anche qualcosa in più. Gestisce i possessi fortitudini, si fa carico dei tiri nelle situazioni più complicate ma eprime pure il suo potenziale difensivo stringendo la marcatura in numerose occasioni. Così è il Go-to-guy promesso.
Down: questa volta non gli si può appuntare quasi nulla. Se proprio proprio si vuole trovare il pelo nell’uovo allora va detto che il 2/5 dalla media è correggibile.

– Pietro Aradori (12 pt/1 rim/3 ass) 6,5:
Up: la costanza di rendimento offensivo. Che si vinca o si perda almeno la sua doppia cifra è garantita e nel momento della costruzione del gap decisivo lui ci mette il suo.
Down: questa volta c’era meno bisogno del suo talento ma nuovamente si accende e si spegne.

– Simone Barbante (8 pt/7 rim/ 0 ass) 6:
Up: al contrario della gara con Cento, fa sentire la propria presenza sotto le plance difensive.
Down: se fa buona guardia al proprio di canestro, quello avversario lo attacca con molta fatica e fors epoca convinzione.

– Alessandro Panni (8 pt/5 rim/5 ass) 6:
Up: dimostra ancora di saper rilevare a dovere Fantinelli e far girare il gioco biancoblu.
Down: la sensazione è che in potenza può avere anche più punti nelle mani, forse un’iniezione di fiducia aggiuntiva potrebbe aiutarlo.

– Paolo Paci (0 pt/3 rim/0 ass) 5,5:
Up: è bravo a coprire bene la propria area, impedendo penetrazioni avversarie.
Down: deve dare un contributo anche in attacco, perché 4 punti in due gare (ieri 0) per il centro titolare sono troppo pochi.

– Matteo Fantinelli (9 pt/ 3 rim/6 ass) 6,5:
Up: solita partita di sostanza e audacia come quando si prende a ragione dei tiri da capitano o attacca il canestro in percussione senza paura. i 6 assist impreziosiscono la sua prestazione.
Down: vedasi Aradori per non ripetere che anche ieri sera è andato a corrente alternata per alcuni tratti di gara, nei primi minuti in particolare.

– Nazzareno Italiano (12 pt/3 rim/1 ass) 6,5:
Up: si diverte, fa “la prestazione” e gasa il Paladozza. Guadagna fiducia e sottolinea le proprie qualità senza dubbio.
Down: fa tutto questo quando la vittoria è praticamente messa in ghiaccio. Il suo ruolo in una situazione più tirata resta da decifrare.

– Valerio Cucci (16 pt/3 rim/1 ass) 7:
Up: con 16 punti a referto almeno un 7 lo meriti e per lui non ci sono eccezioni. Migliora dai 6,75 riscattando la performance dalla distanza della settimana scorsa aiutando in maniera decisiva la effe a suggellare il successo già ad inizio quarto quarto.
Down: entra completamente in partita tardi, non prima del terzo quarto.

– Steven Davis (5 pt/4 rim/0 ass) 6:
Up: dimostra i suoi attributi, soprattutto in difesa ed è in campo quando la gara prende l’inerzia definitiva biancoblu.
Down: deve ancora entrare nei meccanismi di gioco offensivi. Dovrebbero essere i compagnia cercarlo ed affidargli la conclusione ma questo ancora non è avvenuto.

– Saliou Niang (0 pt/1 rim/0 ass) e Lorenzo Bonfiglioli (0 pt/0 rim/0 ass) sv:
Troppo poco tempo per giudicarli. Intanto assaggiano il parquet; se ci saranno altri finali di partita come questo, potranno bissare e magari collezionare anche qualche punto.

– Coach Luca Dalmonte 7,5:
Up: “Abbiamo reso facile cioò che non era scontato lo fosse” dice nel post partita e molto di questo merito è suo.
Down: tra le sbavature da correggere c’è l’apporto dei lunghi alla manovra offensiva. I punti non passano quasi mai dalle loro mani.

– Fortitudo 7,5:
Up: è stata una vittoria di squadra. Un collettivo che è sceso in campo con il giusto atteggiamento e lo ha mantenuto per tutti e 40 i minuti. Si alzano le percentuali da tre e funziona l’intensità difensiva nel pitturato. Perfetto il 100% ai liberi, dato mai scontato.
Down: come già evidenziato, andrà trovato il modo per rendere maggiormente pericoloso anche il gioco offensivo sotto le plance, al momento lo è in minima parte.

 

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