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Passo falso Virtus: al Paladozza vince l’Asvel 79-84

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Foto Virtus Segafredo Bologna

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – LDLC AVEL VILLEURBAUNE 79-84 (22-18; 28-18; 14-27; 15-21)

 

Statistiche:

Virtus: Cordinier 5, Belinelli, Pajola, Bako 12, Jaiteh 8, Lundberg 13, Shengelia 7, Hackett 2, Mickey 3, Weems 4, Ojeleye 10, Teodosic 14. All.Scacriolo

Asvel: Mathews 16, Polite, Noua 14, Kahudi 4, Tyus 4, De Colo 12, Fall 10, Lighty 16, Obasohan 6, Jackson 2, Pons. All.Parker

 

Tiri liberi BO 14/16 VI 12/12

Tiri da due BO 19/34 VI 21/37

Tiri da tre BO 9/22 VI 10/23

Rimbalzi BO 31 VI 24

Falli BO 18 VI 18

 

Arbitri: Pukl, Panther, Perez

Quintetti iniziali:

Virtus: Hackett, Lundberg, Ojeleye, Mickey, Jaiteh.

Asvel: De Colo, Lighty, Obasohan, Noua, Fall.

 

ll Friday Night di Eurolega rimane indigesto alla Virtus che dopo un primo tempo arrembante non si ripete nei secondi 20” cedendo il passo ad un Asvel abile a sfruttare i momenti di criticità bianconeri. Nell’economia del torneo quella di stasera doveva essere una vittoria ed invece, ecco la sconfitta che complica il cammino della squadra di Scariolo.  

Fuoco alle polveri fin dai primi possessi per entrambe le formazioni, aggressive in difesa e precise in attacco. Doppio Lundberg da tre che unito alla buona guardia bianconera sotto canestro galvanizza il pubblico. Dai 6,75 metri è però efficace anche la squadra di Parker e in un amen la rimonta prima e il sorpasso poi sono completati. E’ necessario forzare la mano offensiva per arginare le percentuali francesi dalla distanza e rimanere a contatto. Punteggio di 12-14 appena superata la metà del primo quarto, quando fa il suo esordio stagionale Shengelia ed entra in partita anche Teodosic con un assist dei suoi a Bako, valevole per il momentaneo pareggio. Inoltre, con l’impatto aggressivo di Pajola e Weems la gara gira tutta in favore delle Vnere che firmano un parziale di 8-0, mandano in tilt gli ospiti e chiudono i primi 10′ sul  22-18.

L’entusiasmo con cui la Virtus ha terminato il primo periodo è tenuto vivo dalla tripla di Teodosic, quella di Shengelia e la schiacciata tutta potenza di Bako. +11 bianconero dopo 3′ nel secondo quarto, smorzato solo parzialmente dalle giocate di un Asvel che soffre tantissimo le manovre d’attacco virtussine, ugualmente vincenti quando cambiano gli interpreti. Il punteggio corre e i francesi sono costretti al time out per evitare che il -16 (39-23) a 5′ dall’intervallo si appesantisca ulteriormente. Missione che inizialmente fallisce, messa a dura prova dall’atletismo di Cordinier poi trova maggiore concretezza grazie al talento di De Colo, contagioso anche per i compagni. Il problema per i transalpini rimane l’attitudine a rimanere in partita della Segafredo che prepotentemente non abbandona il campo, anzi ribadisce il gap tra le due squadre al 20esimo: 50-36 a metà partita.

Jaiteh è il primo ed anche l’unico tra i padroni di casa a muovere il tabellino nei primi 3′ della ripresa, condizione che permette all’Asvel di sfruttare il contropiede e recuperare un po’ di terreno fino al -8, fino alla tripla di Mickey, immediatamente replicata da Lighty. Si alzano i decibel del Paladozza ed anche l’intensità della gara. Questo, pero, fa il gioco della formazione francese che forza le giocate sotto canestro e dalla distanza (Mathews da oltre 9 metri) riaprendo definitivamente la partita mentre la Virtus va in confusione fino al tilt. 64-63 a 10′ dal termine.

L’avvio dell’ultimo quarto sottolinea quanto visto fino a pochi istanti prima, è ancora dalla parte dell’Avel l’inerzia della sfida. Sorpasso effettuato come il controsorpasso bianconero; adesso si gioca punto a punto, ogni marcatura, ogni palla recuperata è una conquista. La Virtus si stringe in difesa e rimane aggrappata al risultato fino al 72 pari che riaccende la fiducia di tutto il gruppo. Il sorpasso è questione di possessi ed infatti Bako lo firma a 4′ dalla fine (74-72). Trattasi, però, di situazione estremamente contingente. La migliore mira dalla media dei francesi e lo 0/2 ai liberi di Lundberg certificano la disparità di prestazione messa in campo dalla Segafredo nei due tempi, costretta ad arrendersi definitivamente sulla tripla di Mathews. Tanto spettacolare quanto illusoria la bomba in tuffo di Teodosic a 13” dal termine. Finisce 79-84, con il rimpianto bianconero di aver buttato via una gara ampiamente gestita nei primi due periodi e potenzialmente preziosa in ottica  classifica finale.

 

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