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La Effe rialza la testa e domina al PalaDozza: Fortitudo – RivieraBanca Rimini finisce 83 a 68

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Crediti: Profilo Facebook Fortitudo Kigili Bologna

Fortitudo Kigili Bologna: Pietro Aradori 18, Nazzareno Italiano 17, Matteo Fantinelli 14, Valerio Cucci 14, Marcus Thornton 8, Alessandro Panni 6, Simone Barbante 4, Paolo Paci 2, Ygor Biordi 0, Tommaso Natalini, Lorenzo Bonfiglioli 0

Tiri liberi: 11 / 16 – Rimbalzi: 24 1 + 23 (Matteo Fantinelli 9) – Assist: 14 (Matteo Fantinelli 5)

 

RivieraBanca Basket Rimini: Andrea Tassinari 18, Stefano Masciadri 13, Jazz Johnson 10, Derek Ogbeide 8, Simon Anumba 6, Francesco Bedetti 4, Marco Arrigoni 3, Ursulo D’almeida 2, Davide Meluzzi 2, Alessandro Scarponi 2, Elia Morandotti 0

 

Tiri liberi: 9 / 13 – Rimbalzi: 37 12 + 25 (Derek Ogbeide 9) – Assist: 11 (Jazz Johnson 5)

 

La Fortitudo torna al PalaDozza e torna a vincere. Dopo le due dolorose sconfitte consecutive in trasferta in Friuli contro UEB Gesteco Cividale e Apu Old Wild West Udine, la Effe volta pagina con una importante dimostrazione di carattere e forza. Molte disattenzioni nel primo tempo, ma negli ultimi due quarti la partita cambia a favore dei padroni di casa, che scappano nel punteggio e dominano la RivieraBanca Basket Rimini.

I primi dieci minuti di gara la Effe comincia forte e con grande aggressività. Alla palla a 2 Rimini guadagna il primo possesso, ma il primo canestro è BiancoBlù: Thornton in transizione si porta via due difensori avversari e libera Italiano per i primi tre punti della partita. Dall’altra parte del tabellone, il nervosismo è palpabile: numerosi falli, disattenzioni difensive e palle perse permettono alla Fortitudo un parziale positivo di 7-0, che costringe Coach Ferrari ad un Timeout immediato. Da questo momento, il quarto riminese cambia: RivieraBanca si riporta in carreggiata, anche grazie ad un Jazz Johnson in splendida forma (almeno nel primo quarto), che i Biancoblù non riescono a contestare adeguatamente e che segnerà anche dall’arco, dal palleggio e fuori ritmo. Lo statunitense chiuderà i primi 10 minuti con 9 punti a referto. Gli uomini di Coach Dalmonte chiudono però compatti i Pick And Roll avversari, costringendoli a molte infrazioni di passi. Nonostante le molte difficoltà in fase di impostazione, Rimini riesce però a restare attaccata al risultato. Al termine di un primo quarto intenso, la Fortitudo mantiene il controllo 20-16, ma le difficoltà di contenimento lasciano presagire che la partita potrà rivelarsi più complicata del previsto.

Il secondo quarto si apre male per la Effe, che perde numerosi palloni in fase di impostazione anche nella propria metà campo, complici errori del portatore di palla, oltre a grandi lacune a rimbalzo. Rimini ne approfitta. L’entrata in campo di Cucci restituisce però centimetri sotto canestro e possessi chiave in attacco, che si rivelano cruciali per mantenere il sempre lieve vantaggio. Le troppe palle perse in impostazione e molte disattenzioni permettono però ai romagnoli di restare aggrappati al risultato. Dalmonte inneggia alla calma per i suoi, viste le difficoltà a reggere i ritmi in velocità, ma Rimini resiste e non permette ai padroni di casa di scappare. Dopo un primo quarto su ritmi molto alti, la gara rimane bloccata nel punteggio per diversi minuti, complici gli errori in contropiede della Effe che ruba e recupera molti possessi, ma non riesce a concretizzare. Sul finale di primo tempo, Rivierabanca arriva poi a trovare anche il pareggio grazie a Tassinari, ma una tripla in caduta e di gran carriera di Italiano, nel primo tempo assoluto MVP del match, fa esplodere il PalaDozza. All’intervallo, il vantaggio Effe è minimo (37 a 34) e non ancora abbastanza rassicurante.

Al rientro dall’intervallo, Pietro Aradori decide di salire in cattedra e dimostrare di essere un giocatore di categoria superiore: prima segna due tiri dall’arco consecutivi dal palleggio sotto la curva ospiti, poi attacca in transizione e guida i suoi sul +9, fino a questo momento massimo vantaggio. Anche la difesa della squadra di Dalmonte cresce notevolmente di intensità, chiudendo l’area piccola e costringendo gli avversari a numerosi tiri forzati che non si concretizzano. Nella seconda metà del quarto, anche Italiano si unisce al compagno di squadra segnando a raffica e incitando il PalaDozza, che esplode. Da questo momento la Effe scappa: il +14 destabilizza Rimini, che crolla psicologicamente e non riesce più a creare azioni offensive efficaci, perdendo contatto con il risultato.  

Nell’ultimo quarto, ormai la partita sembra indirizzata: Rimini crea azioni innocue, segnando poco, mentre la Effe, sotto gli applausi scroscianti ed i cori di un pubblico in visibilio, segna a raffica. Negli ultimi minuti, Rimini sembra smettere di crederci e subisce il -20, risultato da cui non riesce più a riprendersi, nonostante provi ad alleggerire il risultato.

Dopo le molte disattenzioni del primo tempo e la partita in bilico, la Fortitudo domina gli ultimi venti minuti e torna alla vittoria dopo le due sconfitte consecutive in Friuli, salendo a 8 punti in classifica e guadagnando terreno in chiave Playoff.

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