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I trionfi della Virtus – ventiquattresima puntata – 1999: la sesta Coppa Italia

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Foto Virtuspedia


Dopo aver eliminato Reggio Calabria, vincendo di quindici punti in trasferta e con un insolito pareggio in casa (consentito in queste sfide giocate sul doppio confronto) negli ottavi di finale, la Virtus si trovò Verona nei quarti e vinse di cinque punti sia fuori casa che tra le mura amiche, ma soffrendo nel ritorno: gli scaligeri, con un parziale di 3-19 andarono sul 22-36, appena limato all’intervallo, 28-40. Una tripla di Rigaudeau e 9 suoi punti filati ridarono fiato a Bologna, poi Nesterovic e Crippa con un siluro da 9 metri riportarono in quota le V nere, 44-46. Tre liberi sbagliati da Iuzzolino e un’altra tripla di Crippa portarono avanti i bolognesi, 49-47, al 28’30”. I veneti tornarono a +6, quindi virtualmente qualificati a 4’25”, 56-62, e fu ancora Crippa, con la terza tripla a rilanciare Bologna; Claudio suggellò la sua gara da match-winner coi liberi della vittoria. 71-66. Si era poco oltre la metà di settembre e la Virtus era già alla final four che si disputò poi a fine gennaio 1999 a Casalecchio.

La Virtus si presenta nuovamente all’atto finale della Coppa Italia, dopo che nella stagione precedente era stato l’unico trofeo a sfuggirle, prima dei trionfi in Eurolega e campionato. Assente Danilovic (distrazione muscolare alla gamba destra), al ruolo di protagonista è chiamato Rigaudeau, in un ottimo periodo di forma. In semifinale, il 29 gennaio, l’avversaria è la Benetton Treviso: la Kinder parte forte, 6-0 e 8-2, grazie al contropiede, ma faticano a difesa schierata, con Jofresa prima e Bonora poi a braccare Rigaudeau. Al settimo minuto Rebraca è costretto negli spogliatoi, Messina fa rifiatare il francese, così con un parziale di 0-7 la Benetton sorpassa, 18-20, e aumenta poi il suo vantaggio fino al più otto, ottenuto al 18′ con una tripla di Schmidt, 28-36, parziale di 4-13. Qui comincia la rimonta emiliana, il primo tempo si chiude 31-36. I bolognesi pagano lo 0 su 7 da tre, contro il 5 su 5 dei colori uniti; inoltre il bonus speso nei primi sei minuti ha fruttato molti liberi ai trevigiani, ben quattordici.

La spinta della Virtus è veemente nel secondo tempo, quando, con Edwards incollato a Williams (nel primo tempo lo aveva curato Abbio), i bianconeri lasciano solo nove punti agli avversari nei primi dodici minuti. Al trentesimo minuto V nere avanti 56-45. Con Sconochini, Rigaudeau e Nesterovic richiamati in panchina con quattro falli, Treviso rimonta e sorpassa nuovamente (parziale di 0-9 che diventa 2-16 con Pittis scatenato), 60-64 al 14’30”. Serie di triple di Williams e Rigaudeau (ventotto punti): quest’ultimo pareggia da tre a 1’06”, poi tripla del play americano e nuovo pareggio del francese a trentadue secondi. Quando mancano cinque secondi. Bonora sfonda, ma Frosini sbaglia l’ultimo tiro. Nel supplementare scappa Treviso, Bologna rimonta, è avanti 83-82 quando a diciassette secondi Rigaudeau commette il quinto fallo, dopo aver segnato quindici degli ultimi diciannove punti Virtus in otto minuti. Schmidt fa uno su due ai liberi, la Kinder spreca l’ultima occasione e quindi occorrono altri cinque minuti. Ora Bologna deve trarre ossigeno da quel che resta della panchina, Crippa, Panichi, Abbio, Frosini e Edwards, con Nesterovic, Rigaudeau e Sconochini già fuori per falli. Nell’ultimo minuto Frosini segna i liberi dell’89-87, a nove secondi Abbio subisce sfondamento da Jofresa, poi prende fallo e realizza i due liberi del successo. Finisce 91-89.

In finale, due giorni dopo, c’è Varese, in gialloblù stile Ignis. La Virtus insegue a lungo, poi finalmente mette il naso avanti con una tripla di Rigaudeau alla fine del primo tempo, 37-35. La squadra di Messina soffre di nuovo nella ripresa, anche per le tante palle perse, ventuno. Quando mancano tre minuti i lombardi sono al massimo vantaggio, 63-57; Bologna pare spacciata, non sembra poter riemergere, sembrano mancarle i punti nelle mani per ribaltare la partita, ma Messina ordina nuovamente la zona: Varese non segna negli ultimi otto attacchi e con cinque punti di Abbio Bologna si riavvicina, poi il gioco da tre punti di Rigaudeau in entrata confeziona il sorpasso, 65-63. Il francese, grande protagonista delle ultime uscite, segna poco, nove punti, ma è determinante: dopo essere stato protagonista delle ultime partite, tutte vinte, dalla Kinder (31 punti Milano, 17 a Samara, 29 contro Varese, 33 a Rimini) “Le Roi” ne ha segnati ventotto in semifinale e ha messo a segno l’azione decisiva in finale. Mvp della manifestazione è, però, Frosini, undici punti e dodici rimbalzi nella gara decisiva, dopo essere stato già molto positivo in semifinale. Per la Virtus è la sesta coppa Italia conquistata, la quarta nel periodo che va dal 1989 al 1999.

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