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Una splendida Virtus infligge a Schio la prima sconfitta stagionale: al Paladozza finisce 94-80

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Virtus Segafredo Bologna


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – FAMILA WUBER SCHIO 94 – 80 (21-19; 52-36; 71-56)

Virtus Segafredo Bologna: Del Pero, Pasa 2, Rupert 25, Barberis 1, Dojkic 21, André 11, Zandalasini 23, Orsili ne, Laksa 11, Cinili. All. Giampiero Ticchi.

Famila Wuber Schio: Mabrey 30, Bestagno 5, Sottana 10, Verona 6, Howard 7, Crippa 3, Keys 14, Penna ne, Zahui, Ndour 5. All. Georgios Dikaioulakos.

Arbitri: Angelo Caforio, Chiara Maschietto, Luca Attard.

 

Tiri liberi: BO 17/25 (68%); SC 10/14 (71%).

Rimbalzi: BO 34; SC 36.

Falli: BO 16; SC 21.

Tiri da 2: BO 19/31 (61%); SC 17/36 (47%).

Tiri da 3: BO 13/28 (46%); SC 12/31 (39%).

 

QUINTETTI INIZIALI

 

Virtus Segafredo Bologna: Dojkic, Laksa, Zandalasini, Cinili, Rupert.

Famila Wuber Schio: Verona, Howard, Mabrey, Keys, Ndour.

 

Sfida tra fuoriclasse quella in scena questa sera al Paladozza fra Virtus e Schio, rispettivamente seconda e prima in campionato. Obiettivi distinti, ma che confluiscono entrambi nel sogno Scudetto: Bologna brama la vittoria, dopo averla vista sfumare nel finale all’andata per accorciare sulla vetta della classifica; le “Orange” vogliono i due punti per porre una prima ipoteca sul primo posto in classifica e fare due su due contro le bianconere.

Inizio vibrante da parte di entrambe le formazioni: a rompere gli indugi ci pensa Zandalasini appoggiando al vetro, Ndour la imita e pareggia subito i conti. Segafredo più in palla ma fallace dalla lunga distanza, la prima tripla dell’incontro la realizzano le ospiti, dando il la ad un parziale di 0-7 che convince Ticchi a fermare il gioco. Il timeout preso dal coach bianconero non impedisce ad un’indomabile Mabrey di mettere a segno altri sette punti, ma Bologna le prende le misure e con tre triple del duo Dojkic-Rupert pareggia i conti. Obbligato a parlare alle sue dalla sfuriata delle padrone di casa, Dikaioulakos non riesce a trovare una soluzione all’arcigna difesa bianconera che, riproponendosi in avanti, riesce a chiudere la prima frazione avanti di due lunghezze con un canestro di Andre’ allo scadere.

L’ex ala grande scledense, dopo aver scritto la parola fine sul primo periodo, apre il secondo per il +4 interno, vanificato in un amen da quattro punti di Bestagno e Howard. Le lunghe leve delle ospiti incartano le emiliane a segno con un tiro dalla lunga distanza di Zandalasini e Rupert, ma che si trovano ad inseguire a causa di due “bombe” di Crippa e Howard. Nella scia delle “Orange”, Bologna trova la chiave per scardinare la difesa ospite e con un maxi parziale di 22-3 prende nettamente in mano le redini dell’incontro. Volata sul +15 grazie alle triple di Rupert, ai tagli backdoor di Zandalasini e Andre’ ed alle penetrazioni di Dojkic, gli unici punti concessi dalla Virtus sono tre a Marina Mabrey, su cui si abbatte il sottomano di Dojkic per il definitivo 52-36 all’intervallo.

Inciso il solco nell’incontro, al rientro dalla pausa lunga la Segafredo ha una flessione e subisce la fisicità nel pitturato di Ndour, autrice di tre punti. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Zandalasini dalla linea dei tre punti, facendo spiccare il volo alle sue sul nuovo massimo vantaggio di +18. Problemi di falli per Bologna, in bonus già dopo quattro minuti e costretta ad dover fare a meno di Rupert e Dojkic gravate entrambe da tre irregolarità. Si segna a spizzichi e bocconi sotto i riflettori del Paladozza, Mabrey prende per mano il Famila e con sette punti prova a dare il la alla rimonta ospite, accorciando grazie anche a Sottana sul -11. Nel miglior momento scledense, però, Zandalasini trova una tripla fuori ritmo che risulta fondamentale per spezzare l’inerzia del match, seguita poco più tardi da Barberis, grazie al cui libero le bianconere svoltano alla terza curva sul 71-56.

Ultimi 10’ di gioco, inaugurati da due punti di Mabrey, mattatrice dell’incontro e che poco dopo rincara la dose con una tripla pesantissima. Scaldano le mani dalla lunga distanza le due formazioni: Rupert torna a muovere il tabellone luminoso dall’arco, la imitano dall’altro della barricata Sottana e Keys, chiudendo la forbice sul -8. Decide di parlarci su il coach per evitare deragliamenti nel finale, assimila bene i dettami la sua squadra dapprima andando a segno con Pasa e Dojkic, poi trovando due triple vitali di Laksa a respingere gli assalti delle venete. Distacco a fisarmonica fra i due schieramenti: Sottana crea grattacapi dall’arco alle padrone di casa, Rupert e Andre’ fanno la voce grossa sotto canestro, costringendo Keys a dare forfait a causa dei falli. Centoventi secondi sul cronometro, il Famila attacca in maniera veemente cercando di accorciare, su un cambio difensivo Dojkic viene lasciata colpevolmente libera dalla linea dei tre punti, quello che segue è una naturale conseguenza: tripla del +14 e vittoria in ghiaccio.

Finisce così al Paladozza: Bologna batte Schio 94-80.

Orfana di Cheyenne Parker, la Virtus trova un successo netto ed importantissimo sulla formazione scledense, capolista in solitaria e, prima di stasera, imbattuta in stagione regolare. Nonostante i 30 punti di Marina Mabrey, il trio Dojkic-Zandalasini-Rupert ha trascinato la Segafredo al successo, rispettivamente con 21, 23 e 25 punti. Proprio la pivot francese è stata determinante con le sue triple nel secondo quarto, aiutando la sua squadra a scavare il solco e conquistando così il titolo di MVP dell’incontro.

Prossimo appuntamento per le bianconere mercoledì 25 gennaio alle 17 in Eurolega contro il Fenerbahce, attualmente capolista solitaria del girone, in un incontro dall’altissimo coefficiente di difficoltà.

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