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Il post partita di Pistoia-Cento

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Benedetto XIV


Torna alla vittoria la Tramec Cento e lo fa nel migliore dei modi, rivelandosi corsare in quel di Pistoia, espugnando un PalaCarrara divenuto fortino inespugnabile per 68-58. Si gode la vittoria coach Matteo Mecacci, che voleva una reazione dai suoi dopo la brutta prestazione contro Mantova e che ha commentato la partita di stasera così:

“Abbiamo giocato in un clima playoff, sia in campo che sugli spalti, un match di grandissima intensità e che valeva, forse, il secondo posto in campionato, ma sicuramente due punti nel girone giallo. Devo fare i complimenti ai ragazzi, non tanto per la vittoria quanto per la reazione avuta dopo la brutta partita di tre giorni fa dove, a fine partita, ho usato delle parole forti, forse non politically correct, necessarie per scuotere gli animi. I ragazzi non meritavano una prestazione così, questa è la verità dei fatti, soprattutto dopo essersi sbattuti durante tutto l’anno, aver fatto una stagione straordinaria ed aver battuto per la prima volta in casa Pistoia durante questa annata. Cento comincerà il girone giallo contro le squadre dell’altro girone: sarà un massacro, ma affronteremo questa sfida con due punti in più, cercando di recuperare la forma fisica in vista dei playoff. Non era scontato avere questa reazione, i miei giocatori potevano anche mandarmi a quel paese, ma sapevo che toccando le corde giuste avrei avuto da loro una reazione. A me interessava giocarla, vincerla tanto meglio, credo che alla fine quello che abbia fatto la differenza sia stato reggere l’impatto fisico di Pistoia. Loro sicuramente oggi hanno tirato male da fuori, anche per scelte difensive nostre, noi invece oggi siamo stati bilanciati e, nel momento in cui abbiamo preso un minimo di fiducia, lì è girata l’inerzia. Veramente bravi, soprattutto visti i problemi di falli, non era semplice ma penso che la vittoria sia meritata”.

Cos’è cambiato tra primo e secondo tempo?

“Ritengo che la chiave di volta del match sia stato l’attacco. Abbiamo capito che dovevamo muovere la palla più velocemente, cercare di più le sponde e abusare meno del palleggio ed utilizzare di più il passaggio, allora lì li abbiamo fatti stancare e, quando devi difendere per 24 secondi, magari riparti peggio in transizione”.

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