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Cento-Fortitudo, Mecacci: “Fortitudo la mina vagante di questi playoff. Rosselli? La sua esperienza ci servirà”

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Attualità Cesni/Mattia Martegani


Anti vigilia importante per la Tramec Cento, impegnata nel pomeriggio di domenica in gara 1 dei quarti di finale playoff contro la Fortitudo Bologna. Riguardo al derby fra biancorossi e biancoblù, ha parlato coach Matteo Mecacci, facendo il punto su questa sfida fondamentale per la sua squadra:

Cosa si aspetta dalla Fortitudo?

“Mando innanzitutto un abbraccio a Luca Dalmonte perché non è mai bello vedere l’esonero di un allenatore a cinque giorni dei playoff. Passando oltre, se andiamo ad analizzare il potenziale quintetto base della Fortitudo, è una squadra da promozione, oltre ad avere ottimi giocatori anche in panchina. Non solo: oltre ad un aspetto qualitativo, c’è anche un aspetto emotivo derivante dall’esonero dell’allenatore che, a sei giorni dai playoff, darà una scossa alla squadra. La Fortitudo sarà chiamata dunque ad una reazione, sia caratteriale che tecnica, proprio in coincidenza con l’inizio di questa serie”.

Accorgimenti tattici in vista della sfida di domenica?

“Le modifiche alla formazione sono variabili e terranno conto dell’andamento dell’andamento dei nostri quarti di finale. Essendo cambiati i giocatori avversari, dovremo regolarci di conseguenza adattandoci a situazioni nuove rispetto alle precedenti sfide di questa stagione. Dovremo tenere conto, inoltre, che anche il nuovo allenatore potrebbe apportare modifiche che, al momento, non conosciamo. Credo che sarà una serie molto difficile contro una squadra che, nonostante abbia fatto sin qui un campionato di livello inferiore rispetto al nostro, ha tutte le carte in regola per essere potenzialmente la mina vagante di questi playoff. Sarà una partita difficile, dovremo giocare una partita attenta e aggressiva, con la consapevolezza che non potremo disinnescare tutte le loro armi”.

L’approdo di Rosselli a Cento?

“Vorrei in primis ringraziare la Società: l’ingaggio di Guido ci permette di avere una rotazione in più che, senza Toscano, non sarebbe stato possibile. E’ un giocatore che non ha bisogno di presentazioni, in questa serie è quello che ha vinto più volte questo campionato, ma anagraficamente non è più giovanissimo e si deve levare un po’ di ruggine di dosso. Non avrà da subito un minutaggio elevato, il suo compito sarà darci esperienza e certezze all’interno di un gruppo che conosce da soli due giorni, in una serie in cui ci sarà bisogno anche di un certo tipo di vissuto”.

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