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La Fortitudo sbanca Cento 74-88. Serie sull’1-1

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro

TRAMEC CENTO – FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 74-88 (19-30; 22-19; 18-28; 15-11)

 

Statistiche:

Cento: Zilli 6, Marks 14, Mussini 14, Tomassini 15, Baldinotti ne, Kuuba, Berti 4, Rosselli 2, Archie 14, Moreno 6. All.Mecacci 

Fortitudo: Banks 13, Aradori 10, Natalini, Barbante 10, Panni 7, Vasl, Candussi 22, Fantinelli 9, Niang, Italiano, Cucci 17. All.Angori

Tiri liberi CE 24/34 BO 12/15

Tiri da 2 CE 16/38 BO 23/35

Tiri da 3 CE 6/23 BO 10/25

Rimbalzi CE 40 BO 34

Falli CE 21 BO 27

 

Arbitri: Dori, Cappello, Cassina.

 

Quintetti iniziali: 

Cento: Marks, Moreno, Kuuba, Archie, Berti. 

Fortitudo: Fantinelli, Banks, Aradori, Cucci, Candussi.

La rivincita è servita e sottolinea il mood playoff trovato dalla Fortitudo. Gara due è definita fin dal primo quarto e questa volta Bologna non spegne la luce nel secondo anzi incrementa il divario mettendo già nel terzo quarto il punto esclamativo sulla sfida. Cento cerca di rifarsi sotto nel terzo periodo ma le percentuali degli attaccanti biancoblu (Candussi e Cucci su tutti) viaggiano in altissimo, le stesse che nei precedenti confronti in stagione aveva trovato Tomassini. 

“Nessuna tempesta distruggerà la nostra gente”, lo striscione esposto dal tifo biancoblu, contestualizza nel modo più esplicativo possibile il minuto di silenzio a ricordo delle vittime dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna in questi giorni. Poi, nel massimo rispetto della tragedia, la sfida comincia sugli scudi per entrambe le formazioni. Si cerca, e in parecchi casi si trova, la soluzione dal perimetro. Se i primi possessi sorridono alla Tramec, quelli successivi sono tutti ad appannaggio biancoblu che sottolinea le proprie molteplici opzioni offensive, chiudendo un parziale di 9-0 nei primi 3’30”. Non si tratta di un solo acuto ma di vero e proprio trend Fortitudo che doppia i padroni di casa a metà primo quarto (7-14) sebbene debba ancora una volta fare i conti con i due falli di Candussi. Non lo fa rimpiangere Barbante, brillante al ferro, proprio ed avversario. La squadra di Mecacci fatica sia a trovare il ritmo gara sia a fermare l’attacco ospite che tenta di prendere seriamente il largo dopo 7′ di gioco (9-23). Si rivede sul parquet anche Panni ma è Banks a guidare i suoi nell’area avversaria mentre i canestri di Tomassini, bestia nerissima per la Effe, evitano a Cento di sprofondare. Il punteggio, però, dice che il “gap” si allarga con il passare dei minuti; la Fortitudo non sbaglia quasi nulla, gli altri quasi tutto pur chiudendo il quarto, molto spezzettato nel finale, giocando meglio dei minuti precedenti: 19-30 dopo i primi 10′.

Frenesia eccessiva ad inizio secondo quarto che non porta ad alcun canestro per oltre 1’30” fino alla tripla di Mussini, utile a spronare se stesso ma non il resto della squadra. I biancorossi approfittano comunque del periodo di magra fortitudino per accorciare fino al -6 (24-30) costringendo Angori al time out. Il divario fa la spola tra gli 8 e i 6 punti per parecchi possessi, tutti conclusi dentro l’area, da fuori infatti c’è poca gloria se non per Aradori che a 4’30” dall’intervallo prova il nuovo allungo (31-39). Tentativo che trova poco seguito ma al tempo stesso non permette nemmeno agli avversari di completare la rimonta. Se Zilli e Archie fanno la voce grossa in attacco, dall’altro lato del campo Cucci si prende la scena facendosi carico delle conclusioni biancoblu. Raggiunge la doppia cifra spedendo le squadre negli spogliatoi sul 41-49.

Confermarsi è sempre stato il punto debole della Effe in questa stagione. L’avvio della ripresa non restituisce indizi perché si riprende di gran carriera da un lato e dall’altro. Doppia tripla di Candussi alle quali rispondono la precisione di Archie e la verticalità di Berti. Se ne capisce di più quando si rivede il Marks di gara 1 che in un amen riporta i suoi a un possesso di distanza (52-55) dopo 3′ nel terzo quarto. Arriva anche il -2 che, però, sveglia la Flats Service e le consente di riprendere l’inerzia della partita, complici le incertezze centesi. La fiducia biancoblu cresce vertiginosamente sulle ali di un Candussi caldissimo che firma un nuovo parziale di 0-5 e porta i suoi al +10 (54-64) a 4′ dal termine del periodo. Serve non solo al proprio score ma a lanciare tutta la Fortitudo che incrementa il proprio vantaggio dalle mani di Banks e Panni. Il disperato bisogno di punti di una Tramec tramortita non pare risolversi se non a cronometro fermo; decisamente troppo poco per arginare Bologna in fuga,  per usare un gergo ciclistico e attuale, a +18 (59-77) a 10′ dalla fine. 

Definita in un senso ben preciso la partita, il quarto quarto si apre con il +20 biancoblu, non mantenuto ma indicativo rispetto all’esito finale. La Fortitudo può permettersi anche di ampliare le proprie rotazioni in vista di gara 3. Il resto è un lungo garbage time tra tiri liberi e aggiustamenti percentuali fino al 74-88 finale. La serie si sposta al Paladozza. 

 

 

 

 

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