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A Cremona la Fortitudo non passa: il primo round è della Vanoli

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Foto di Alessandro Beltramini


VANOLI BASKET CREMONA – FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 83-74 (20-23; 21-19; 21-15; 21-17)

 

Statistiche:

Cremona: Eboua 9, Pacher 24, Alibegovic 8, Pecchia 2, Caroti 3, Zanetti ne, Vecchiola ne, Denegri 14, Lacey 16, Piccoli 5, Mobio 2, Ndzie ne. All.Cavina

Fortitudo: Banks 5, Aradori 9, Barbante 13, Panni 14, Vasl 3, Candussi 8, Fantinelli 5, Niang ne, Italiano 5, Cucci 12. All.Angori

 

Tiri liberi CR 11/12 BO 9/10

Tiri da 2 CR 13/31 BO 16/27

Tiri da 3 CR 14/29 BO 11/13

Rimbalzi CR 27 BO 25

Falli CR 19  BO 16

 

Arbitri: Gagliardi, Masi, Cappello.

 

Quintetti iniziali:  

Cremona: Lacey, Denegri, Piccoli, Pacher, Eboua.

Fortitudo: Fantinelli, Banks, Aradori, Cucci, Candussi.

 

Come anticipato da coach Angori alla vigilia, l’asticella si alza e lascia poco spazio alle distrazioni. Un primo confronto per studiarsi e conoscersi che sorride ai padroni di casa, in grado di essere costante davanti e dietro, chiudersi in difesa e beneficiare del talento di Pacher e Lacey. Nel primo tempo la Fortitudo spaventa la Vanoli poi cala ma cede il passo solo nei minuti finali. Tra i biancoblu, ottimo apporto di Barbante e Panni mentre Banks non riesce ad accendersi. 

Mani calde in apertura da un lato e dall’altro ma anche tanta velocità a dettare il ritmo dei possessi; Cremona si affida al perimetro mentre Bologna preferisce correre in contropiede. Quando però le due squadre cecano soluzioni differenti, i risultati non sono i medesimi. Medesimo è l’equilibrio: 8-7 dopo i primi 4′. Bastano però un paio di triple ben costruite alla Vanoli per doppiare gli avversari in un amen scatenando le furie dello staff biancoblu ma spingendo anche i lunghi alla reazione offensiva. Sono infatti Cucci e Candussi a guidare il contro-parziale di 2-7 che riporta a -2 (16-14) la Fortitudo a 3’30” dalla fine del primo quarto. La rimonta si completa con l’ingresso di Panni ma nei pressi dell’altra area si fa largo Pecchia a riportare l’inerzia dalla propria parte, almeno fino alla tripla inventata da Vasl che chiude (con aggiunta di un libero firmato da Aradori) il primo quarto sul 20-23.

Ancora tanta fantasia dall’arco accompagna le batute iniziali del seconda frazione. Gli extra possessi sugli errori fanno la differenza permettendo alla Effe di portarsi a +5 (26-31) e  sfruttando al meglio le proprie qualità, la verticalità di Barbante sotto canestro su tutte. I padroni di casa devono allora aumentare l’aggressività. Lo fanno facendo spendere ad Italiano il terzo fallo e trovando altre perle dai 6,75 metri. Risposte pronte da parte di tutti che rendono la gara incertissima ed altrettanto tirata. Pacher mette a referto il momentaneo sorpasso ingaggiando il punto a punto nell’ultimo minuto e mezzo del primo tempo. Il risultato rimane sbilanciato solo minimamente ma illuminato dal buzzer beater da tre di Barbante: 41-42 dopo 20′. 

Cremona a valanga non appena comincia il terzo quarto. Eboua si prende la scena guidando l’ennesimo cambio di timone e spadroneggiando sotto le plance. Non spegne la luce, però, la Flats Service che rimane più che in partita affidandosi ancora una volta ai movimenti della coppia Cucci-Candussi. 51-50 a metà periodo, subito prima che gli uomini di Cavina riprendano la propria marcia dalla distanza cercando di aumentare la forbice. Ci riescono solo per un attimo; la Fortitudo resiste alle difficoltà senza cadere nel balckout che spesso l’ha fregata in stagione. Come già ampiamente assodato, si tratta di un’altra squadra, che non cede sebbene a 10′ dal termine paghi uno scotto di 5 punti: 62-57.

Quintetto di esterni per Angori premiato dalla produttività offensiva che in 2′ rimette davanti la Effe con uno 0-5. Non si lascia confondere Cremona, ripetutamente capace di vincere i confronti a rimbalzo e mantenere alto lo score dal perimetro. Lacey e Denegri rispondono a Panni ed Italiano galvanizzando il Pala Radi balzando in poche azioni a +8 (75-67) con 5′ sul cronometro. A questo punto il panorama cambia allontanandosi sempre di più dai colori biancoblu. Lacey, il deus ex machina cremonese, colpisce ancora e si accompagna ad una difesa corale che mette definitivamente in crisi la Fortitudo (scivolata oltre le 10 lunghezze di svantaggio). Prova Banks ad impensierire per un’ultima volta i padroni di casa ma è troppo tardi, il “gap”, sigillato dalla tripla di Pacher, assicura il primo round alla Vanoli 83-74.

 

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