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Rugby – Giacobazzi Modena v. Bologna Rugby 1928 8-29 – 20 feb

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Ore 14, Via Collegarola 80. Aperta campagna modenese. Il  primo impatto con l’impianto sportivo dei bianco verdi è davvero piacevole: 3 campi omologati ( tra cui il principale che pare esser stato appena pettinato dal giardiniere di Wimbledon), una club house di proporzioni notevoli e soprattutto  una travolgente fragranza di salsiccia alla piastra che fuoriesce dai banchetti posizionati lungo il bordo del campo.

Insomma, tutto quello che serve per un bel pomeriggio di Rugby. Anche il sole sembra averlo capito e tornando a splendere sopra le nostre teste, ci distoglie dal sottolineare come  piuttosto incredibilmente la tribunetta centrale sia scoperta e senza nemmeno un tavolino disponibile dove poter appoggiare il computer. D’altronde non si può aver tutto; quantomeno la sfida  si disputa  a distanza ravvicinata dalla nostra postazione.

Brutto primo tempo.  L’inizio di gara è teso, scorbutico. Le squadre sia affrontano prevalentemente in mischia chiusa e quando il Bologna trova il modo per  riuscir a spingere sull’acceleratore, le azioni rossoblu non si concretizzano mai per un non nulla. Errori banali, probabilmente figli di una pressione che un match del genere può creare. Già, perché  al di là della solita turbolenta diatriba tra “felsinei e geminiani”, oggi ci si gioca veramente una fetta fondamentale di campionato. Questioni di classifica, di prospettive future e di supremazia territoriale. Non è un caso quindi, che per disincagliare la battaglia dallo 0 a 0 ci voglia quasi un terzo di partita.

Al 26’ Bottone centra i pali dalla piazzola portando i suoi avanti di tre punti. Cinque minuti più tardi, è il destro del preciso Vaccari a riequilibrare i conti.

Al 38’, il pacchetto del 1928 sfonda meritatamente la trincea di casa consentendo a Mannucci  di schiacciare l’ovale oltre l’ultima linea. Bottone non trasforma da posizione complicata e si va all’intervallo sul 3 a 8 in favore della banda petroniana guidata dall’ex Ogier.

Punteggio basso e gara poco avvincente.

La ripresa comincia con la furente carica modenese. Dopo appena due minuti dalla riapertura delle ostilità, i padroni di casa trovano la meta del nuovo pareggio grazie al flanker Flores, che finalizza in maniera concreta un’azione del tutto simile a quella segnata poco prima da Mannucci.

I rossoblu accusano il colpo e sul rettangolo verde cominciano a surriscaldarsi gli animi. Il signor  Meneghini di Venezia entra leggermente in confusione e dopo aver distribuito una serie di fischi sospetti, prima espelle  Gambacorta a seguito di uno “spear tackle” poi sventola un giallo in faccia al modenese Esteky, per un improbabile “high tackle” che scatena l’ilarità di tutti gli spettatori.

In parità numerica momentanea, il Bologna si ricompatta alla grande spingendo a tal punto da farsi convalidare una meta tecnica dall’arbitro veneto. La trasformazione centrale di Bottone è solo una formalità, e quando la clessidra segna il dodicesimo minuto gli ospiti conducono l’incontro sull’8 a 15.

A questo punto ci si aspetterebbe una veemente reazione da parte dei lupetti  bianco verdi, ma in realtà è la squadra felsinea ad infliggere agli avversari  la classica  marcatura che spezza il morale. Stavolta tocca al buon Vedrani, schiacciare la palla in “try zone” dopo aver seguito gli sviluppi di una mischia in avanzamento. Bottone non fallisce la “conversion”, regalando ai suoi un confortante + 14 a 600 secondi dal termine.

Il finale di gara è un disperato assedio del Giacobazzi in cerca del punto di bonus difensivo, che piuttosto incredibilmente finirà per trasformarsi in quello offensivo in favore dell’Emilbanca. Dopo aver retto al confusionario assedio modenese infatti, i rossoblu mettono il naso fuori  dalla palizzata con Soavi che parte in solitaria divorandosi tutto il campo prima di offrire un cioccolatino all’accorrente Signora.

Quarta meta, punto aggiuntivo in tasca e fine della trasmissione. Ovviamente non prima che Bottone chiuda definitivamente il conteggio con la sua terza trasformazione consecutiva, per un risultato finale di 8 a 29.

Beh, che aggiungere …

Saccheggiare l’intera posta in palio al comunale di Modena non era per niente scontato, soprattutto giocando in 14  per quasi tutto il secondo tempo. L’obbiettivo era presentarsi alla Super Sfida casalinga del 5 marzo contro Perugia, forti di una distanza di 9 lunghezze dalla terza classificata e così sarà. Ora ci attende una settimana di stop a causa dell’impegno internazionale dell’Italia( il 26 febbraio a Twickenham contro l’Inghilterra), poi spero di vedere tanta gente allo stadio Arcoveggio pronta ad incitare i ragazzi per una battaglia che varrà una stagione intera!

 

 

 

 

 

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