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Formula 1: Gp d’Azerbaigian. Uno splendido Leclerc rimonta ma non basta

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grandprix.com

 

 

4° gara del mondiale di Formula 1, ci troviamo a Baku, capitale dell’Azerbaijan. I residenti si saranno goduti il gran premio direttamente dal balcone di casa poiché questo circuito, alla quarta apparizione in un mondiale di Formula 1, si svolge all’interno della città. 6 km di asfalto per un totale 51 giri. 

Essere un circuito cittadino ha certo un suo fascino, la pista è esteticamente bellissima, ma il tracciato va curato per l’occasione nei minimi dettagli. Palloncini sulla pista durante la gara, un gatto nella pit-lan durate le prove, tombini che saltano via ed un carro attrezzi più alto del sottopasso che deve attraversare, e che quindi lo centra, rendono l’idea di alcuni dei problemi riscontrabili nell’organizzazione di un evento del genere.

 

Prove libere a firma Ferrari, qualifiche a firma Mercedes. Ormai come da tradizione i piloti Mercedes, da freddi calcolatori, scaricano sull’asfalto il potenziale delle loro monoposto solo per i momenti in cui ci si gioca qualcosa. Così, mentre la Ferrari si gode delle buone prove libere, all’ultimo giro delle qualifiche la Mercedes fa doppietta. Si perché la classifica, fino all’ultimo giro, recitava Hamilton primo e Vettel secondo. La cosa non è stata gradita da Bottas che, mentre viene sventolata la bandiera a scacchi, si va a prende la pole, migliorando di 59 miseri millesimi il tempo del compagno di squadra. 

Leclerc purtroppo decide di andare a stringere amicizia con le barriere, la sua avventura termina alla Q2. Nella top ten rientrano invece a sorpresa entrambe le Alfa Romeo. Purtroppo però quello che si conquista sull’asfalto, non è sempre quello che poi ci si ritrova in gara: Giovinazzi, per la terza sostituzione della turbina, viene arretrato 10 posizioni, mentre per Raikkonen si opta per una partenza dalla Pit-lan (in compagnia di Gasly e Kubika) per un problema all’ala anteriore. Questa combinazione di sfortune comporta un Leclerc 8° in griglia di partenza.

 

Spoiler Alert: per chi si fosse perso la gara, e volesse gustarsela senza conoscere il risultato finale, alle 18:00 verrà trasmessa la differita su Tv8.

 

-LA GARA-

Al pronti via le due Mercedes partono bene e rimangono appaiate per le prime due curve, poi Bottas, che procede su una linea più favorevole, riesce a prendere il comando. Dietro Leclerc non ha i tempi di reazioni giusti ed alla prima curva si trova già decimo.

3° giro e le mercedes già danzano per i fatti loro, 4 i secondi a Vettel ma dietro Leclerc decide che è ora di dimostrare il suo vero potenziale.

Una rimonta emozionante e tecnicamente perfetta porta il Monegasco, in 20 giri, incredibilmente in prima posizione. Tra il 3° ed il 7° giro supera un avversario al giro per ritrovarsi quindi 5°. A questo punto di fronte a lui si trovano Verstappen, Vettel, Hamilton e Bottas: nessuno è un cliente facile. Ma Charles ha tanta voglia di rivalsa e monta delle gomme medie che, rispetto le soft degli avversari, in questo momento volano. In 3 giri recupera 4 secondi a Verstappen e lo supera, altri due giri e recupera 4 secondi anche a Vettel che prima di essere umiliato dal compagno di squadra viene richiamato ai box. E’ il momento di regolare i conti con le Mercedes, Leclerc detta il passo della gara, i tecnici delle frecce d’argento sono in fibrillazione: va trovata una strategia ed alla svelta o si perde il Gran Premio. Al 13° giro Bottas, in quel momento primo ma che cede già un secondo a giro al Monegasco, viene richiamato ai box per montare le medie. Ad Hamilton tocca il giro dopo, quando già negli specchietti cominciava ad intravedere una figura rossa sempre più vicina, ed a sentire pesante lo sguardo, di chi oggi è partito con lo spirito di chi non ha nulla da perdere.

L’agonia. 15° giro, se In questo momento Leclerc rientrasse ai box, una volta in pista si ritroverebbe tra le due mercedes o alla peggio in volata con Hamilton. I tecnici Ferrari non la pensano così, vogliano un solo stop e per farlo il Monegasco deve girare ancora per una ventina di giri. Per forza di cose, le gomme usurate lo fanno girare più lentamente degli altri, e nonostante la forza di volontà che lo farà girare comunque a tempi decenti per altri 20 giri, verrà sopraffatto dagli avversari. Alla fine della gara chiuderà con un 5° posto, lontano dai primi 4 anche in termini di secondi di distacco. Le Mercedes continuano a dominare, Vettel riesce a difendersi da un arrembante Verstappen. Raikkonen riesce a portarsi a casa un altro punticino e la Mclaren, dopo anni di incertezza, sembra aver imboccato la strada giusta per uscire dalla mediocrità degli ultimi anni sopratutto grazie al Britannico Norris.

  

I primi 10: Bottas, Hamilton, Vettel, Verstappen, Leclerc, Perez, Sainz, Norris, Stroll, Raikkonen. Menzione per Giovinazzi che ha chiuso con un buon 12° posto..

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