Seguici su

Altri Sport

Finali scudetto – La Fortitudo comincia col botto

Pubblicato

il

 

 

Spinta dal folto pubblico assiepato sugli spalti del “Gianni Falchi”, la Fortitudo batte in rimonta San Marino per 3-1 e comincia nel migliore dei modi la finale scudetto 2019. Trascinata dall’imprescindibile Marval in fase offensiva (3 su 4, un doppio e un RBI) e dalla profondità del suo bullpen in quella difensiva (Perakslis vincente, magistralmente sostituito prima da Gouvea e poi da Rivero) l’Aquila ha trionfato in una battaglia durissima, cominciata con il fuoricampo di Giordani.

Stasera, sempre sotto le Due Torri alle ore 20:30, andrà in scena gara 2 con spazio obbligatorio riservato ai lanciatori di scuola italiana.

La partita. Pronti via, San Marino fa subito vedere di non esser arrivato in finale per caso: Federico Giordani legna il 4° lancio di Perakslis e la pallina finisce la sua corsa oltre le recinzioni di sinistra. 1 a 0 per gli ospiti. L’attacco prosegue con l’out di Rondon e la base per ball a Romero. L’ex Josè Flores centra una valida che manda il compagno in 3a spaventando il “Falchi”. Fortunatamente, Perakslis ritrova la condizione ed elimina al piatto prima Celli e poi Reginato.

Al cambio di campo, “3 su e 3 giù” per il pitcher Quevedo e punteggio invariato.

Il secondo inning si apre con la grande giocata difensiva di Polonius che assiste Marval in prima dopo aver raccolto la velenosa rimbalzante di Epifano. Il pubblico, presente in maniera massiccia, si esalta così come Perakslis che non concede nulla alle mazze di Albanese e Di Fabio.

Sul fronte opposto, si annota la prima valida della Effe firmata Andy Paz; ancora troppo poco per impensierire la retroguardia sammarinese.

Nel 3° inning, la Fortitudo rischia grosso: con 2 out sul tabellone, arriva il singolo di Romero seguito dalla base per ball a Flores. Celli trova una valida profonda, ma la straordinaria trasmissione Nosti -Marval -Paz consente l’eliminazione di Romero all’altezza del piatto di casa base.

Passata la paura, l’Unipolsai tenta la reazione. Valida di Agretti, bunt di sacrificio di Dobboletta e designato bolognese in seconda. Nosti va strikeout, mentre Ferrini trova un contatto facilmente leggibile da Giordani che lo elimina al volo chiudendo la ripresa.

Segnali.

Il quarto attacco biancoblù, si apre con un gran singolo di Polonius seguito dalla legnata di Marval che spinge il compagno sino in 3a. Entra Vaglio nel box e, con i corridori agli angoli, il capitano alza la volata di sacrificio che riporta a casa l’olandese per il punto del pareggio. 1-1

Dopo aver retto in difesa, l’Aquila torna ad affacciarsi pericolosamente in avanti nella ripresa successiva. Valida di Agretti, seconda smorzata di sacrificio consecutiva di Dobboletta e passaggio gratuito a Nosti. Con Ferrini in battuta, arriva un doppio gioco sammarinese che spegne le velleità di sorpasso bolognesi.

Festa solo rimandata, perché la parte bassa del 6° inning comincia con il doppio in piedi di Marval che costringe il manager Chiarini ad un cambio sul moud: sotto la doccia il partente Quevedo e dentro Perez. Si riparte con la base intenzionale concessa a Vaglio e ad accogliere il rilievo ci pensa dunque Paz, abile nello scaraventare la “cucita” sul centro sinistra riempiendo i sacchetti. Il manager biancorosso torna immediatamente sul monte per sostituire Perez con Simoni. Grimaudo va out ma, in situazione di conto pieno a basi cariche, arriva il passaggio gratuito al neo entrato Fuzzi che forza così il punto di Marval che vale il 2-1.

Si prosegue coi sacchetti ancora pieni, ma l’Aquila perde l’occasione di allungare. Al cambio di fronte, Perakslis cede il posto a Gouvea. Il brasiliano chiude il suo turno con 3 avversari lasciati al piatto.

Al 7°, Chiarini cambia ancora: dopo due eliminati e con due basi per ball concesse, finisce anche la prova di Simoni sostituito da Baez. A dargli il benvenuto questa volta ci pensa una martellata profonda del solito Marval che vale il 3 a 1 biancoblù firmato Nosti.

Nel finale, anche Frignani cambia il suo rilievo inserendo Rivero in qualità di closer.

L’Omone sale in cattedra nella parte alta dell’ottavo inning in situazione di due uomini in base e due eliminati. Impeccabile, il pitcher venezuelano non lascia scampo alla mazze ospiti e chiude definitivamente la contesa in favore della  Fortitudo.

Appuntamento a stasera per la seconda sfida della serie.

Foto Lorenzo Bellocchio.

 

 

 

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv