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Carspillar – Ferrari F40, l’ultima supercar di Enzo

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Con la rubrica Carspillar vogliamo valorizzare la MotorValley, madre terra della più alta competenza motoristica italiana. Lo faremo presentando alcune delle migliori vetture del territorio emiliano-romagnolo. Infatti, lungo la nostra via Emilia sono presenti esclusive aziende, la cui egemonia societaria rappresenta una grossa fetta del mercato globale di supersportive.

Questa settimana verrà posta l’attenzione su Ferrari F40; supercar che – ancora oggi – è considerata dai puristi la “regina” delle Rosse.

21 luglio 1987: durante un caldo martedì d’estate, debutta un progetto che avrebbe riassunto in sé le migliori qualità del prestigioso marchio. Viene presentata F40, ultima sportiva prodotta prima della morte del fondatore Enzo Ferrari. Il suo nome celebra i 40 anni di attività dell’azienda e ci racconta l’inizio di una nuova era.

Design. La veste è quella di un’auto senza fronzoli, adatta a sfilare in strada e – al tempo stesso – a stracciare l’asfalto in pista.
L’estetica del veicolo è caratterizzata da tratti che rappresentano la firma di Pininfarina, quintessenza del design italiano. Il frontale – basso e aggressivo – è contraddistinto dalla presenza di abbaglianti a scomparsa; il largo alettone posteriore è un chiaro simbolismo che esprime il grande potenziale del mezzo.
La ricerca del perfetto equilibrio tra carattere e armonia delle forme è il segreto di uno stile ispirato a Ferrari 308

Aerodinamica. La cooperazione tra i designer e i tecnici Ferrari, responsabili della struttura in acciaio irrigidita con l’aggiunta di pannelli di carbonio e kevlar, ha permesso alla Rossa di raggiungere un coefficiente di resistenza aerodinamica estremamente basso (Cx pari a 0,34).
La grande ala posteriore, collocata all’estremità del retro-vettura, impedisce al Cavallino Rampante di prendere il volo. Senza un alettone così imponente sarebbe difficile domare tutta la potenza del V8 biturbo, specialmente considerando la totale assenza di dispositivi elettronici quali ABS ed ESP.

 (© wsupercars.com)

Modello curato ma non lussuoso. Ogni eccesso di peso avrebbe penalizzato le prestazioni; l’abitacolo risulta spartano, sono presenti solo i componenti essenziali: per chi guida una F40 la comodità non è certo una priorità. Essendo equipaggiata con un motore posteriore longitudinale, fu indispensabile pensare a come gestire il calore prodotto dietro agli occupanti, per questo l’unico confort era l’aria condizionata. 

Scheda tecnica. Il V8 bi-turbo da 2936 cc eroga la potenza di 478 CV e promette prestazioni straordinarie ancora oggi.
La più esclusiva delle versioni vanta un’accelerazione 0-100 di 4,1 secondi e uno 0-200 inferiore a 12 secondi. La velocità massima supera i 320 km/h. 
L’unica parte elettronica era riservata all’iniezione: in quegli anni non esistevano ancora i sistemi di controllo alla guida e il pilota doveva essere in grado di gestire il sensibile acceleratore.
Il peso complessivo del mezzo è riassunto in appena 1100 kg.

Quest’auto è divenuta oggi un pezzo da collezione: il prezzo di un modello in condizioni eccellenti supera il milione di Euro.

 

Fonte: ferrari.com

 

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