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F1 – Gp del Portogallo : Verstappen finisce nel panino Mercedes, Sainz delude

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Credits: Twitter - @F1

Bentornati amici e amiche della Formula 1 per il terzo appuntamento di questo campionato mondiale, il Gran Premio di Portogallo. Il Gp portoghese si è svolto oggi, per la seconda volta all’Autodomo Interncional do Algarve, un circuito relativamente nuovo (l’inaugurazione risale a 13 anni fa), ma che strizza l’occhio ai tracciati classici della Formula 1: un susseguirsi di sali-scendi e curve decise in cui i piloti sono chiamati a forti sollecitazioni ed in cui il talento conta più del solito. L’anno scorso dominò per tutto il weekend Hamilton: pole, giro veloce e vittoria per lui.

La gara. Al pronti via c’è Bottas davanti a tutti, al suo fianco Hamilton e poi Verstappen, dietro l’olandese c’è uno scalpitante Sainz, per la prima volta davanti al compagno Leclerc sulla griglia di partenza. Ed è proprio dello spagnolo la partenza migliore, il ferrarista sfrutta la parte di tracciato più pulita e la scia di chi gli sta davanti arrivando all’ingresso della prima curva ruota a ruota con Perez, che però è più lento, conquistando così la quarta posizione. Passa un giro e come sta succedendo spesso in questo inizio di campionato è già il momento di Safety Car: Raikkonen è in scia al compagno Giovinazzi, l’italiano sembra accorgersi di essere tallonato dal compagno di squadra e apre sulla destra per lasciarlo passare, il campione del mondo dell’Alfa Romeo fa però male i propri calcoli facendo finire il musetto della propria monoposto sotto la ruota posteriore destra di Giovinazzi. Il risultato è presto detto: il musetto di Kimi si rompe, finendo sotto la propria monoposto mentre per Giovinazzi, fortunatamente, nessun grosso problema. Un peccato aver perso il finlandese che l’anno scorso qui fece sognare i tifosi di tutta la Formula 1 con il giro più clamoroso dell’intero mondiale 2020:

Dal 16° al 6° posto, firmato kimi Raikkonen

La ripartenza arriva solamente al 7° giro, Bottas decide di partire all’ultimo secondo, Hamilton è impreparato e viene immediatamente affiancato e superato da Verstappen, dietro chi fa peggio è Sainz, che non si avvede di cosa stia succedendo davanti, rimanendo impantanato dietro senza una scia da seguire. Chi la scia invece la trova è Perez che sopravanza il ferrarista. Oltre al danno la beffa per Sainz che in entrata della prima curva è ancora una volta più veloce di Perez, ma la traiettoria è la stessa per entrambi i piloti, ciò costringe lo spagnolo a premere sul freno, lasciando strada libera all’accorrente Norris.

La gara continua, per poco, con Bottas al comando: il finlandese sembra non averne per dirigere l’orchestra, Verstappen è costantemente attaccato ai suoi scarichi, ma anche Hamilton è molto vicino. Infatti il primo sorpasso lo compie proprio il britannico su un errore dell’olandese che viene recuperato sul rettilineo. Bottas continua a fare da tappo, difendendosi fino allo strenuo dal compagno di squadra che lo riesce a mettere sotto scacco al 20° giro senza il bisogno di undercut dai box. Dietro le Ferrari oggi viaggiano nell’anonimato con Sainz che non riesce a superare Norris, mentre a sorprendere è l’Alpine.

I giri passano e mentre Bottas continua nella sua tattica difensiva nei confronti di Verstappen – il motore Mercedes sul dritto è  imparteggiabile oggi per la RedBull – , mentre Hamilton come la brava formichina comincia a mettere sulle spalle secondi importanti per il proseguo della gara.

I piloti di testa cominciano a fermarsi per il pit stop nei dintorni del 35° giro, Verstappen al rientro in pista, con le gomme più calde, riesce finalmente a sbarazzarsi di Bottas e può finalmente puntare Hamilton, mentre in testa passa Perez che però ancora non si è fermato. Intanto dietro Leclerc recupera e supera il compagno di squadra: la giornata nera di Sainz però non finisce qui.

Il rientro di Perez è rimandato a più non posso dalla Scuderia RedBull, il tentativo sembra quello di riuscire a bloccare la Mercedes di Hamilton in attesa che arrivi Verstappen, ma il messicano ora è troppo lento, e un rientro anticipato di una decina di giri rispetto a quanto poi avvenuto l’avrebbe potuto mettere nelle condizioni di duellare per un terzo posto con un Bottas mai in palla oggi.

La gara si conclude con la prevedibile quanto fondamentale vittoria di Hamilton: secondo arriva Verstappen che nell’ultimo giro prova a portarsi a casa almeno il giro veloce, cosa in cui l’olandese riesce e non riesce allo stesso tempo: per il buon Max il miglior tempo di giornata viene annullato per essere uscito dai limiti del tracciato. La palma del miglior giro va quindi a Bottas, terzo in gara, che come l’olandese si era fermato sul finale per cercare di centrare il punto bonus. Dietro Leclerc riesce a concludere sesto, Gasly decimo; molto bene le Alpine di Ocon e Alonso, settimo e ottavo. Grande delusione invece per Sainz, 11° e Giovinazzi 12°. Lo spagnolo della Ferrari sembra aver spento la luce dopo il doppio sorpasso ricevuto alla ripartenza della gara dopo l’intervento della Safety Car.

Prossimo appuntamento domenica prossima sempre dalla penisola iberica, ma questa volta in terra di catalogna, per il Gran Premio di Spagna.

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