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Alfa Romeo cambio di rotta: fuori Giovinazzi, dentro Zhou

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OA Sport - Sconosciuto


La scuderia svizzera ingaggia il giovane cinese e lascia fuori il pilota italiano, scatenando non poche polemiche dopo l’annuncio fatto in giornata

Anche l’ultima pedina dello scacchiere di Formula 1 è stata messa al suo posto e la griglia per il mondiale 2022 ha preso la sua forma definitiva. Ma questa sarà una mossa segnata da molte polemiche. È l’Alfa Romeo che oggi con un annuncio ufficiale ha dichiarato chi sarà il compagno di squadra di Valteri Bottas, successore del connazionale Kimi Raikkonen, per la prossima stagione. Zhou Guanyu prenderà il posto di Antonio Giovinazzi. Il pilota che corre attualmente in Formula 2 e fa parte del programma giovani di Renault sarà anche il primo pilota cinese a tempo pieno nel mondiale. Una decisione che era nell’aria, e che già da tempo fa discutere. Perché Antonio è l’unico pilota italiano nel circus, che corre con Alfa Romeo dal 2019, e viene dal programma junior della Scuderia Ferrari, in quanto cresciuto nella Ferrari Driver Academy. Portando il nome di un brand italiano come Alfa Romeo, e soprattutto montando motore Ferrari, ci si poteva aspettare una considerazione diversa da parte del team svizzero Sauber nei confronti di un pilota che non ha mai sfigurato di fianco a un pilota e campione del mondo come Kimi. Ancora una volta ha vinto il dio denaro, per un mondo come quello della Formula 1 attuale dove sta man mano diventando uno dei valori più importanti. Sì, perché non è certo un mistero che il neo pilota Alfa Romeo, porti con sé una buona somma di denaro che potrà aiutare il team e far quadrare i conti della squadra.

Un amore mai nato

Non ci sarebbe niente di male nemmeno in questo, perché il team svizzero ha tutto il diritto di pensare ai propri interessi; ciò che fa strano è la tempistica e l’atteggiamento che Sauber ha avuto nei confronti di questa scelta e del pilota pugliese in primis. Già da tempo si inseguivano le voci di questo scambio e allora molti si chiedono come mai annunciare il licenziamento di Antonio solo ora a novembre invece di farlo in estate o agli albori dell’autunno come è stato fatto da tutte le altre scuderie che hanno rinnovato o cambiato la loro coppia piloti. Per quanto riguardo l’atteggiamento possiamo dire che in questi anni non è mai sbocciato l’amore tra il pilota italiano e Alfa Romeo, nonostante le prestazioni di Giovinazzi non fossero mai sotto il limite dell’accettabile. Rapporto che è stato intravisto in pista nei team radio con il muretto, nei quali le comunicazioni sono sempre risultate molto asettiche o quasi prive di ogni tipo di emozione. Raramente si è sentito incitamenti o team radio di pura gioia da parte dell’ingegnere o della squadra, anche quando sono stati raggiunti ottimi risultati. Per non parlare delle strategie di cui l’ultima in Messico ne è solo un esempio. O come quella in Ungheria, quando Antonio avrebbe potuto portare a casa punti importanti e pesanti per la scuderia, se solo lo avessero seguito nel rischio che si voleva prendere poco prima di arrivare in griglia. In questi anni il pilota italiano è sembrato quasi un ente distaccato dall’intero team, con il quale non è mai davvero scattata la scintilla ed è più che plausibile che succeda, ma siamo sicuri che un pilota come Antonio avesse ancora qualcosa da dimostrare in Formula 1 e una crescita da completare. Ai tifosi italiani mancherà sicuro vedere una loro rappresentanza tra i piloti in griglia, ma potranno rifarsi seguendo Giovinazzi in Formula E, dove correrà per il team Dragon Penske con il brasiliano Sette Càmara, già suo collega in Formula 2. Antonio avrà modo nella categoria elettrica di dimostrare il suo valore e chissà magari di prendersi qualche rivincita.

Antonio Giovinazzi appena scelto come terzo pilota della Scuderia Ferrari alla presentazione della SF70H nel 2017 (Ferrari su YouTube)

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