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Il semaforo rosa – ESports, il futuro è virtuale?

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TechTudo

 

 

Case motoristiche, titoli, sponsor, sportellate in pista e ore ad allenarsi per farsi una carriera: le nuove competizioni online non hanno nulla da invidiare alla realtà

Sono il fenomeno del momento e la perfetta incarnazione virtuale dei campionati sportivi che rappresentano. L’industria del gaming è una realtà sempre più affermata soprattutto per quanto riguarda i videogiochi sportivi motoristici come Moto GP, Formula1, Assetto Corsa, SBK e tantissimi altri.

Gli eSports come nuova frontiera

I campionati eSports sono ad oggi un valore aggiunto per tutto l’ambiente dei videogiochi come fonte di guadagno e di intrattenimento con una visibilità sempre maggiore. Due dei più grandi circus al mondo che ne hanno tratto beneficio sono sicuramente la MotoGP e la Formula 1, i quali ad oggi hanno investito molte risorse sui campionati eSports creando vere e proprie competizioni virtuali parallele a quelle reali. Se analizziamo i dati dell’ultima finale delle MotoGP Series sono stati milioni gli spettatori collegati online per vedere la gara nella quale si è assegnato il titolo. Sintomo di un interesse sempre più crescente che cattura moltissimi appassionati non solo di videogiochi ma anche di competizioni motoristiche in generale.

La MotoGP Series ESports viene organizzata dal 2017 (Corriere dello Sport – Sconosciuto)

MotoGP Series e Formula 1 Series

Le gare virtuali di MotoGP come di Formula 1 sono sempre esistite, anche prima che Dorna o Liberty Media creassero insieme a Milestone e Electronic Arts, case produttrici dei giochi, dei veri e propri campionati online ufficiali, che si svolgono quasi in parallelo ai campionati mondiali delle due massime competizioni motoristiche. Infatti prima gli appassionati si trovano online sulle piattaforme delle loro consolle e gareggiavano tra loro, simulando vere e proprie gare. Ad oggi invece i campionati eSports di MotoGP e Formula 1 si svolgono come competizioni ufficiali con delle vere e proprie selezioni per accedere al campionato. Dopo una prima sessione di qualificazione i videogiocatori devono passare per un Pro Draft, ovvero un ulteriore turno nel quale le case motoristiche scelgono i piloti che li rappresenteranno nelle Pro Series, ovvero la competizione ufficiale. Una volta selezionati, ai giocatori non resta che indossare i colori della scuderia e darsi battaglia sulle piste di tutto il mondo.

Le postazioni dei piloti in un grande studio televisivo: la F1 virtuale è anche e soprattutto spettacolo (House of Gamers – Sconosciuto)

Piloti online come piloti veri

Le case motoristiche stesse si sono avvicinate ed interessate sempre di più agli eSports, investendo nel mondo del virtuale, scegliendo i piloti e assumendoli come veri driver di MotoGP o Formula 1 e facendoli gareggiare a tutti gli effetti sotto i colori ufficiali delle scuderie. Fondamentalmente i videogiocatori sono tutti ragazzi o ragazze che alle loro spalle hanno una passione immensa per il mondo del motorsport, e che coltivano questo amore anche in pista con moto e auto sognando di diventare dei veri piloti. Questa nuova industria sicuramente concede loro la possibilità di vivere un’esperienza, seppur in una simulazione virtuale, molto simile a quella che vivono da professionisti i loro idoli.

Le Ducati ufficiali nella MotoGP Series ESports con il bolognese “AndrewZh” due volte campione (Hardware Upgrade – Sconosciuto)

L’Italia negli eSports

L’Italia è grande protagonista nelle competizioni virtuali, sia MotoGP sia nella F1. Nel Motomondiale dal 2017, anno di nascita delle MotoGP Series, i campioni del mondo sono tutti italiani. Su cinque edizioni fin qui disputate tre sono state vinte da Lorenzo Daretti, in arte Trast73, con il team Yamaha Monster mentre le altre due da Andrea Saveri, in arte AndrewZh, con la desmosedici del team Ducati Ufficiale. Se con le moto fin qui è stato un dominio tutto italiano, non si può dire lo stesso nella Formula 1 dove il grande mattatore è stato Brendon Leigh con la Mercedes AMG Petronas nelle prima due stagioni. Nonostante questo il nostro tricolore si è ritagliato un pezzettino di gloria quando Davide Tonizza ha vinto il campionato con la Ferrari nel 2019. Anche la Motor Valley ha detto e dice la sua nel capitolo degli eSports, non solo per le vittorie di Ducati nelle MotoGP Series, ma anche perché Lamborghini ha organizzato una competizione online The Real Race su Assetto Corsa alla quale hanno partecipato videogiocatori da tutto il mondo per vivere un’esperienza unica nel quartier generale di Sant’Agata Bolognese ai simulatori professionali di Lamborghini. Così come l’Università di Bologna che tramite il CUSB (Centro Universitario Sportivo) ha organizzato all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola delle gare virtuali sostenuto da Dallara che ha provveduto a portare ben otto simulatori per la competizione. Il sogno per l’ateneo bolognese sarebbe quello di creare una struttura per supportare questa nuova tendenza e quindi realizzare un ESports Center da inserire nei progetti dell’università.

Un breve filmato dell’appuntamento di “The Real Race” Lamborghini sul circuito virtuale di Kyalami (Lamborghini Squadra Corse su YouTube)

Il successo e la realtà del mondo virtuale

Quello che è certo è che oggi l’industria del gaming è un investimento che attira molte aziende, basta pensare che non esiste più un videogioco che non sfoci in tornei online e competizioni nelle quali si vincono anche ingenti somme di denaro. Gli eSports rappresentano il futuro. Un futuro sicuro sul quale puntare anche considerando che le nuove generazioni sono sempre più inclini ad avvicinarsi a questo nuovo mondo, in modo sempre più professionale e quasi non più per semplice divertimento o sola passione. Il tutto coadiuvato da piattaforme streaming come Twitch e YouTube, sempre più famose che incrementano la visibilità delle competizioni online. In un mondo che si sposta sempre più sul virtuale e che sembra sempre di più correre sul filo del mondo online e delle simulazioni, si è riusciti a trasformare quello che prima era un semplice gioco in una professione. Un modo per avvicinare anche tanti giovani ad un mondo, quello motoristico, che agli occhi delle nuove generazioni e di quelle future potrebbe perdere un po’ di appeal. E quindi cosa c’è di meglio che porli in prima persona nella realtà dello sport facendoli diventare veri e propri protagonisti.

Anche un pilota in attività come Lando Norris è una vera “star” del virtuale con un proprio canale Twitch (racetrackmasters.com – Sconosciuto)

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