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Chiacchiere da Bar…bieri – Formula 1, stop ai voli, stop alle emozioni?

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Formula One Group, società di Liberty Media organizzatrice del Campionato Mondiale di Formula 1, è vicina a una svolta epocale. Non riguarda questa volta il regolamento sportivo, tantomeno quello sportivo. Si tratta di una modifica di quello che è il rituale che anticipa la partenza di un Gran Premio. In molte gare infatti è usanza, subito dopo la fine dell’inno della Nazione ospitante, il sorvolo del tracciato da parte di velivoli, spesso militari e acrobatici. Il bando avrebbe fini soprattutto ambientalisti: non tanto di impatto reale sulle emissioni, sarebbe stupido pensarlo, ma per veicolare un certo tipo di messaggio del quale la Formula 1 vuole farsi portabandiera.

Strano a dirsi, per una competizione che così green non è, ma le opportunità dietro un messaggio di questo tipo sono molteplici, sia sotto l’aspetto prettamente commerciale, che tecnologico. I carburanti sintetici sono già realtà, dal momento che già da questa stagione le benzine utilizzate dalle scuderie saranno per il 10% composte da etanolo. L’obiettivo è quello di arrivare al 2025 utilizzando combustibili totalmente ecologici. Questo è solo un passo verso l’ambiziosa meta di far diventare il campionato ad impatto zero a partire dal 2030.

La decisione, non ancora ufficiale ma nell’aria da giorni, di non consentire il volo di velivoli militare o comunque aerei che consumano combustibili non ecologici, va inquadrata in questa politica, che può essere condivisibile. Ritengo giusto che l’organizzatore di un campionato che ha messo in pista, è il caso di dirlo, il GP di Abu Dhabi che è stato l’evento sportivo più visto del 2021, anno insolitamente olimpico, si prenda la responsabilità di diffondere questo tipo di messaggio.

C’è però un risvolto affettivo ed emotivo dietro questa scelta. Al netto delle deroghe che potrebbero arrivare per la pattuglia acrobatica britannica, con ogni probabilità non vedremo più le nostre amate Frecce Tricolori stendere la nostra bandiera sui cieli della Motor Valley prima di una gara del mondiale F1. Quindi non potremo più vivere momenti come questo.

 

Imola, 18 aprile 2021. Mancano pochi minuti al via della seconda prova del mondiale di Formula 1. Io questa volta non sono seduto sul divano a vedere le immagini dalla griglia di partenza. No, stavolta sono in griglia di partenza. Già, agli occhi di molti potrò sembrare un privilegiato. In realtà, sono solo un imolese appassionato che ha deciso di prestare servizio all’interno del “mio” autodromo. Vedevo la ‘fu’ Torre Marlboro dal mio salotto tutte le mattine al mio risveglio. La salutavo, prima di uscire. L’11 settembre 2001, nell’ingenuità dei miei nove anni da poco compiuti, prima di andare a dormire mi assicurai che almeno quella torre fosse ancora in piedi. Volevo entrare dentro quello che era il teatro dei miei sogni e volevo farlo come parte attiva. Certo, non sarò il pilota che avrei voluto essere, ma quei piloti li posso vedere a qualche metro di distanza.

Davanti a me, mentre penso a queste cose, c’è la vettura numero 77 di Valtteri Bottas. Piove. Si sa già che sarà una gara particolare, si sente nell’aria. Le tribune sono deserte ma tutto il mondo sta guardando questa piccola città ai piedi dell’Appennino.

Davanti a me, mentre penso a queste cose, ci sono i meccanici che rallentano il loro lavoro febbrile. C’è un motivo. Non sento in maniera chiara Il Canto degli Italiani eseguito magistralmente dal tenore Vittorio Grigolo, ma si capisce quando l’esecuzione è terminata. Un rombo proviene dalla mia sinistra e mi fa distogliere per un momento lo sguardo dal lavoro dei meccanici. Sono le Frecce Tricolori che, dopo oltre quarant’anni, tornano ad abbracciare la mia città in occasione di un Gran Premio. È un momento assurdamente difficile per tutti, l’emergenza sanitaria non accenna a diminuire la sua stretta, anzi, se possibile negli ultimi giorni l’ha aumentata.

Tranquilli, nessuna lacrima sta rigando il mio volto. È solo pioggia.

 

L’Inno di Mameli cantato da Vittorio Grigolo in un’Autodromo di Imola senza pubblico (Source: YouTube – Panfans Tricolore; copyright to the owners)

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