Seguici su

Altri Sport

Un Circuito Al Mese – Interlagos

Pubblicato

il

ferrari.com


Interlagos, la casa della Torcida

Siamo nella casa di uno dei piloti più iconici della storia, Ayrton Senna. Definire semplicemente “passione” tutto l’interesse e il calore che ha generato in milioni di brasiliani nei suoi confronti è riduttivo: sarebbe più appropriato il termine “religione”. Questa fede, a quasi trent’anni dalla sua scomparsa, è ancora viva, e ogni anno qui si manifesta, in occasione dell’appuntamento carioca del calendario di Formula 1, nella Torcida, la tifoseria colorata e scatenata che riempie le tribune. Le emozioni, qui, non mancano mai. In diverse occasioni gare mozzafiato sono state decisive per i titoli mondiali, rimasti in bilico fino all’ultimo giro, anzi, fino all’ultima curva. Siamo a Interlagos, un posto magico nel quale però non mancano le contraddizioni: la mondanità e lo sfarzo della Formula 1 si scontrano con la povertà e le problematiche delle favelas di San Paolo, situate a pochi passi dall’impianto.

Le due Red Bull guidano il gruppo nel gran premio del Brasile 2022 – Credits to Red Bull Content Pool

In mezzo ai laghi

La storia di questo circuito ha ormai superato gli ottant’anni. Era infatti il 1938 quando ebbe inizio la sua costruzione, su di un terreno contenente due grandi laghi artificiali per la fornitura di acqua potabile (da cui il nome con cui lo conosciamo). Sopra ad esso originariamente dovevano sorgere della case, ma la crisi del ’29 non rese più conveniente tale destinazione d’uso, e mentre il mercato immobiliare era in affanno, la scena del motorsport locale era in piena fioritura. Serviva quindi un luogo dove poter disputare le gare, che non fossero strade di norma aperte alla circolazione. Venne inaugurato nel 1940. Il primo layout prevedeva una parte esterna, quasi ovale e molto veloce, e poco prima di chiudersi su sé stesso si piegava al suo interno, dove si percorreva un tratto più attorcigliato, con curve a lenta e media velocità e rettilinei più corti, per una lunghezza totale di circa 8 km. Nel 1985 il circuito viene dedicato al pilota brasiliano José Carlos Pace, morto in un incidente aereo nel 1977. Importanti lavori di ristrutturazione effettuati nel 1990 hanno portato alla configurazione attuale del tracciato, ottenuta unendo parti di quello originario. Il tracciato originale è ancora presente anche se non più utilizzato. Ne sa qualcosa Kimi Raikkonen…

La pista

Il circuito di Interlagos misura 4,3 km, è composto da 15 curve di cui 10 a sinistra ed è uno dei non molti tracciati del mondiale di Formula 1 che si percorre in senso antiorario. La prima chicane che si incontra è la famosa “S do Senna”, che porta a percorrere la rapida “Curva do Sol” che immette sul rettilineo opposto. La frenata in corrispondenza della “Descida do Lago” rappresenta un interessante punto di sorpasso, teatro di duelli e contatti anche negli anni recenti. Segue una parte guidata dove si affrontano in sequenza le curve “Ferradura”, “Pinheirinho” e “Bico de Pato”. Dopo una breve accelerata si arriva alla stretta curva a sinistra “Juncao”, la cui uscita è fondamentale perché da lì in poi si spalanca il gas e, dopo delle leggere pieghe, si torna sul rettilineo dei box. Una caratteristica storica di questa pista, oltre ai dislivelli, è l’instabilità del terreno, dovuta probabilmente alla presenza dei laghi, che ha generato in passato dei dossi molto pericolosi per le vetture.

                                                                       

Diverse configurazioni storiche del tracciato di Interlagos – Credits to gdecarli.it

Mondiali che vanno e che vengono

La Formula 1 ha fatto il proprio debutto a Interlagos nel 1972, quando si è disputato il primo Gran Premio del Brasile, non valido per il mondiale. L’evento fu confermato anche gli anni successivi e dal 1973 iniziò ad assegnare punti per il campionato. Dal 1981 l’evento si spostò però a Jacarepaguá, dove si era già corso anche nel 1978, dopo che l’anno precedente aveva visto parecchie proteste da parte dei piloti per le condizioni dell’asfalto e delle vie di fuga. L’entusiasmo dei brasiliani, e in particolare degli abitanti di San Paolo, nei confronti di Ayrton Senna spinse le autorità a riportare il Gran Premio a Interlagos, e così avvenne nel 1990, sul circuito appositamente rinnovato. Proprio qui nel 1991 Ayrton scrisse una delle pagine più memorabili della storia della Formula 1 e forse di tutto lo sport, aggiudicandosi la vittoria del Gran Premio di casa che fino ad allora gli era sempre sfuggita, percorrendo gli ultimi giri col cambio bloccato. Le sue urla alla radio una volta tagliato il traguardo, riascoltate oggi a trent’anni di distanza, mettono ancora i brividi. Qui Fernando Alonso ha conquistato i suoi due titoli mondiali nel 2005 e nel 2006. Nel 2007 Kimi Raikkonen al suo primo anno in Ferrari si portò a casa il campionato che sembrava già nelle mani di Lewis Hamilton, concludendo al primo posto la gara ad Interlagos. L’anno successivo il britannico si rifece, soffiando il titolo all’altro ferrarista Felipe Massa: decisivo in quell’occasione fu il sorpasso dell’ex pilota McLaren all’ultimo giro su Timo Glock. Nel 2012 Sebastian Vettel si aggiudicò il suo terzo alloro, difendendosi dalla rimonta di Fernando Alonso nonostante la macchina danneggiata. Il tedesco è stato protagonista anche di un contatto col compagno di squadra in rosso Charles Leclerc nel 2019, costato il ritiro a entrambi. Dopo l’annullamento dell’edizione del 2020 a causa della pandemia da Covid-19, l’evento ha cambiato denominazione, diventando il Gran Premio di San Paolo, giusto in tempo per ospitare, nel 2021, uno dei mille capitoli della sfida all’ultimo sangue tra Max Verstappen e Hamilton.

L’autodromo viene sfruttato dalle serie locali riservate alle vetture turismo come la Stock Car Brasil ed è la sede della gara endurance Mil Milhas Brasil, ispirata alla storica gara italiana. In passato anche il campionato mondiale di durata, il WEC, ha fatto tappa a Interlagos: si sono infatti disputate tre edizioni della 6 ore di Interlagos tra il 2012 e il 2014. Nel 1992, per un unico anno, anche il Motomondiale è sbarcato nel circuito paulista. Di questo passaggio rimane un segno: una chicane costruita per l’occasione poco prima della salita per i box, ancora visibile oggi.

Video con storie e curiosità sul circuito brasiliano di Interlagos – Copyright to La F1 Dimenticata, YouTube

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *