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Calcio

Il Punto Sulla Serie A – XXVIII Giornata – 15 mar

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A conclusione di una settimana tribolatissima il Bologna ritrova la via della vittoria. E’ un successo che vale molto più dei tre punti perché raffredda gli animi dei tifosi che hanno disertato la trasferta a Reggio Emilia, sopisce temporaneamente gli attriti in società, regala un poco di morale e rende meno fastidiosa l’errore dei “quattro del ristorante-discoteca” che, dopo la figuraccia con la Lazio e la contestazione della curva, si erano regalati un fuori programma da evitare.

La partita in casa del Sassuolo, che per almeno 60 minuti è stata di calcio camminato, ha ribadito che Sassuolo e Bologna, forse inconsciamente, si sentono già in vacanza, salvo scoprire solo nel finale che le cose stanno diversamente.

La rete decisiva di Destro porta in realtà la firma di Dzemaili che gli ha servito una palla vincente, a tre metri dalla porta spalancata, che era impossibile sbagliare. Per questo ha sorpreso tutti lo spogliarello quasi integrale di Destro, immotivato per molti dopo il lungo digiuno, che ha festeggiato il gol senza andare subito a ringraziare il compagno che gli aveva fatto un vero regalo; Dzemaili infatti avrebbe potuto benissimo tenersi la palla e segnare. Le polemiche comunque non finiranno perché non è piaciuta l’iniziativa di Gastaldello che a fine partita ha “suggerito” ai compagni di non lanciare le maglie ai pochi sostenitori che erano comunque andati a Reggio.

La resurrezione del Bologna è stata accompagnata dai soliti ko delle formazioni di coda. L’Empoli a Verona ha subito un poker dal Chievo che voleva cancellare con una prova d’orgoglio la sconfitta col Milan. Il Crotone, secondo logica tecnica, è tornato da Napoli con uno 0-3 prevedibile anche se determinato da rigori. Logica anche la sconfitta del Palermo (davanti al suo nuovo presidente) battuto senza eccesivi problemi dalla Roma che voleva chiudere definitivamente un inizio di marzo di pura passione. Peggio di tutti ha fatto il Pescara che, anche dopo l’arrivo di Zeman, non ha perso l’abitudine di arrendersi sul proprio campo; l’Udinese non ha faticato troppo per fare bottino pieno. Il derby della Lanterna ha visto il successo della Samp che ha così rinsaldato il margine punti che vanta su un Genoa in ripresa ma che deve ancora lavorare e ritrovare l’assetto migliore per risalire qualche posizione in classifica.

Grandi motivi per recriminare li ha il Cagliari che a Firenze ha sfiorato più volte il vantaggio, centrando anche un palo, ed ha invece subito, proprio allo scadere, la rete che l’ha condannato.

Vista la scarsità di sorprese in coda l’interesse si è focalizzato sulle prime piazze grazie anche ad alcune sviste arbitrali che hanno consentito alla Juve di tenere saldamente la vetta. I bianconeri hanno liquidato nei minuti di recupero il Milan che non ha digerito il ko impostogli su rigore tanto che ha sfogato la grande rabbia danneggiando in maniera rilevante gli spogliatoi.

La vera sorpresa delle prime piazze viene da Milano dove l’Atalanta ha voluto imitare quanto fatto dal Bologna col Napoli ed ha “beccato” ben sette reti da un’Inter scatenata che sta rientrando di slancio nel gruppo di testa. Una debacle terribile per i bergamaschi che rischiano di mettere in discussione la qualifica di squadra rivelazione. E’ probabile che ad incidere pesantemente sul risultato siano stati anche gli eventi giudiziari che hanno colpito in maniera durissima la tifoseria organizzata.

Nel posticipo la Lazio ha confermato di essere tra le più forti del campionato. Ha liquidato con un perentorio 3-1 il Torino che fuori casa spesso è costretto ad arrendersi anche a formazioni non di alto livello come la Lazio. 

Giuliano Musi

 

 

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