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Calcio

Il Punto Sulla Serie A – XXIX Giornata – 20 mar

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Visti i risultati dell’ultimo turno (che precede la sosta per gli impegni della Nazionale)  si può già mettere la parola fine su un campionato che ha riservato pochissime emozioni e scarsi valori tecnici. La lotta per la salvezza è ormai conclusa e anche la corsa allo scudetto vede la Juve in posizione pressoché inattaccabile. L’interesse dei tifosi si focalizza ormai sui singoli incontri in calendario e su come la propria squadra onorerà l’impegno.

Il Bologna sembra aver trovato finalmente una condizione accettabile e la concentrazione indispensabile per chiudere in maniera dignitosa una stagione che molti si auguravano più gratificante. Se si guardasse solo al risultato che ha fissato il faccia a faccia col Chievo non si potrebbe chiedere di più ma l’andamento della partita, specie nel primo tempo, ha ribadito che l’affidabilità totale e la grinta che chiede Donadoni sono ancora da raggiungere.

Nei 45 minuti iniziali infatti il Bologna ha lasciato molto a desiderare poi, grazie ai cambi azzeccati del tecnico ma soprattutto al crollo fisico e mentale del Chievo, ha dilagato andando oltre ogni aspettativa nel computo dei gol segnati. Reti che portano ancora una volta la firma di Dzemaili (marcatore principe del Bologna), Verdi e Di Francesco con Destro (sostituito a mezzora dalla fine del match) a secco, nonostante avesse avuto due occasioni abbastanza agevoli per mettere la palla nella porta difesa da Sorrentino.

Convincente invece la prova del centrocampo e di una buona parte della difesa che ha comunque commesso il solito errore (favorito da un fallo di mano) che aveva illuso il Chievo regalandogli l’occasione d’oro per fare bottino pieno.

La vittoria riporta il Bologna verso il centro classifica e gli offre l’ennesima chance per rientrare tra le formazioni che stanno disputando un campionato positivo.

Mentre il Bologna si godeva una giornata di gloria il gruppo delle ormai condannate viveva l’ennesimo turno-no. L’Empoli, addirittura travolto nel primo tempo dal Napoli, non è riuscito a raggiungere il pari che “l’improvviso sonno” dei partenopei gli avrebbe consentito anche grazie ad una ricca serie di rigori. Il Pescara ha fatto solo da sparring partner all’Atalanta, determinata al riscatto dopo la grandinata subita con l’Inter e il Palermo, andato addirittura in vantaggio, ne ha presi poi quattro in casa dell’Udinese.

Il Crotone sembrava poter approfittare di una Fiorentina abbastanza abulica, che non riusciva a schiodare il risultato, ma nel finale i viola hanno trovato la via giusta e per i calabresi si è concretizzato l’ennesimo ko casalingo.

Trasferta non eccessivamente pericolosa per la Juve a Genova, sul campo della Samp, da cui è uscita vincente anche se col minimo scarto. Il vantaggio sulle inseguitrici resta così intatto mentre i turni che separano dalla fine del torneo sono sempre meno. In questa ottica sono risultati inutili i successi del Napoli, del Milan e della Roma che sognavano un passo falso dei bianconeri. Il Milan ha sofferto con il Genoa ma è riuscito a fare bottino pieno nella ripresa; copione quasi identico per la Roma che col Sassuolo si è trovata sotto di una rete ma ha poi rovesciato il risultato con grande autorità. L’Inter non è andata oltre un pari combattuto in casa del Torino, ridimensionando così in parte le proprie speranze di Europa; discorso simile si può fare per la Lazio bloccata sullo 0-0 a Cagliari.

 

Giuliano Musi

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