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Calcio

MLS: Major League vs Super League, due campionati emergenti a confronto

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Da sempre,il calcio europeo, è considerato la meta più ambita per qualsiasi giocatore extracomunitario.

Oltre al livello dei campionati nazionali, va sottolineato come la caratura tecnica e tattica affascini particolarmente quei giocatori che vogliono davvero puntare a vincere qualcosa d’importante.

Negli ultimi anni però, hanno incominciato a prendere piede alcuni campionati che fino a poco tempo fa venivano presi in considerazione solo per guadagnare una cospicua cifra di denaro a fine carriera.

 

Le cose onestamente non sono cambiate più di tanto; chi sceglie di trasferirsi fuori Europa lo fa solamente per una questione d’ingaggio. L’unica differenza è che molti di questi giocatori non sono sul viale del tramonto, ma bensì in una fascia d’età ancora perfetta per togliersi molte soddisfazioni nel calcio che conta.

 

Le leghe che prenderemo in considerazione oggi sono ovviamente la Major League e la Super League cinese.

Nonostante siano due tornei in forte espansione, le differenze che ci sono fra MLS e CFA sono enormi.

 

Se dovessimo valutare chi fra le due sta investendo più denari per cercare di sviluppare il proprio calcio nazionale e non solo, è chiaro che non ci sarebbero dubbi al riguardo: gli asiatici fra esborsi galattici per comprare cartellini di giocatori di prima fascia ed investimenti faraonici in campo internazionale ( l’acquisizione delle due squadre milanesi su tutte ), sono molto più attivi rispetto alle franchigie americane.

Ciò però non toglie che la MLS sia molto più organizzata e più competitiva. Lo era prima, lo è oggi e lo sarà domani.

Tante sono le differenze fra questi due campionati che ci si potrebbe perdere ore a compararli; noi vi elencheremo le più sostanziali ed importanti.

 

La Super League ha investito centinaia di milioni per assicurarsi le prestazioni di giocatori importanti come Tevez, Oscar, Witsel, Lavezzi ecc, come allo stesso tempo l’ha fatto la Major, portando oltreoceano i fratelli Dos Santos, Giovinco, Villa, Alessandrini e tanti altri, ma con prezzi ed ingaggi nel complesso nettamente inferiori.

Chi ci guadagna di più? Chi ha investito non solo sul grande nome.

Avere un campione in una squadra composta da calciatori mediocri non fa differenza.

La MLS, al contrario della CFA, investe molto sul territorio, prendendo spunto dalle società storiche europee, e cercando ogni anno di colmarne il gap.

Il divario è ancora immenso, ma la buona volontà e le risorse economiche non mancano.

 

Regole interne.

Il fatto che la lega nordamericana abbia deciso di fissare dei limiti agli ingaggi favorisce la competitività del torneo, intralcia un’ascesa molto più rapida, ma allo stesso tempo salvaguarda molti aspetti importanti, come la crescita dei settori giovanili ed il successivo scouting. 

 

E se parliamo delle nazionali? La vera risposta si cela nella domanda stessa.

Il Ranking FIFA è chiaro: USA al 35esimo posto, mentre la Cina si piazza al 77esimo.

Ancor più chiari sono i risultati delle due squadre; i Dragoni non hanno mai vinto nessuna competizione, riuscendo solamente ad aggiudicarsi due secondi posti nel 1984 e nel 2004.

Strade completamente opposte per gli Yanks, che dal 2000 in avanti si sono fatti sempre più rispettare.

Sei Gold Cup vinte su sedici apparizioni ed un secondo posto nella Confederations Cup in Sudafrica nel 2009. Senza dimenticare il terzo posto nel mondiale uruguaiano del 1930.

 

Siamo sempre stati abituati a vedere gli USA e la Cina competere fra loro in altri rami sportivi, lasciando sempre il rettangolo verde ai margini dei propri progetti.

Oggi più che mai stanno cercando di sopperire il grande divario che c’è fra loro il vecchio continente. Riusciranno nel loro intento? Difficile. Molto difficile.

Non si può colmare in una decina d’anni una storia sportiva lunga più di un centenario, ed i soldi conteranno fino ad un certo punto. 

Ma in questo gioco la MLS sembra aver un piano ben strutturato e funzionale, mentre la Super League pare più una bomba pronta ad esplodere da un momento all’altro, il cui futuro è tutto fuorché radioso.

 

 

 

 

 

 

 

 

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