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Calcio

Il Punto sulla Serie A – VI Giornata – 26 set

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Giornata ancora una volta nel segno della prevedibilità con le formazioni più forti a fare il bello ed il cattivo tempo e le altre nel ruolo di comprimarie. Sono bastati gli anticipi per dare un volto ancora più definito alla classifica che ha ribadito la superiorità di Juventus e Napoli. Non sorprende che la Juve si sia aggiudicato il derby della Mole, desta sensazione invece la facilità con cui ci è riuscita umiliando addirittura il Torino, finora la rivelazione, che era al quinto posto in classifica. Un Dybala strepitoso ha messo subito ko i granata che non hanno neanche provato a recuperare lo svantaggio iniziale, pesantissimo in mezzora.

Molto meno arrendevole la Spal che sul proprio campo ha tentato di frenare il Napoli. Non ci è riuscita nonostante abbia messo in mostra una grande determinazione e un impianto di gioco che meritava più punti. Il Napoli, con una ripresa perfetta, ha vinto grazie ad un attacco in grandissima salute che ad ogni impegno segna sempre tre reti.

Senza problemi l’impegno della Roma che all’Olimpico riceveva l’Udinese. Successo facile che conferma i giallorossi come gli avversari più temibili per le capolista. Nuovo ko pesante invece per i friulani che restano relegati in fondo alla classifica e vedono il proprio allenatore a serio rischio siluramento.

Ottimo rilancio della Lazio che a Verona ha segnato a raffica cancellando le ultime perplessità e riprendendo subito la scalata verso la prime piazze che sono alla sua portata. I biancazzurri sono di sicuro la quarta forza del campionato e … forse anche la terza se la Roma non troverà un rendimento costante.

Mezza delusione per l’Inter, che pur vincendo col Genoa, ha mostrato chiari limiti, gli stessi già visti a Bologna dove si è salvata con un pari ottenuto grazie ad un rigore a dir poco discutibile. I nerazzurri fino ad oggi hanno raccolto molto più di quanto meritavano e, se la fortuna gira, potrebbero vivere in futuro momenti poco divertenti se non faranno un salto di qualità nel gioco e nella determinazione.

La grande attesa per il risultato di Fiorentina-Atalanta è andata in parte delusa perché ne è uscita una partita abbastanza normale, vivacizzata inizialmente dalla rete di Chiesa che si sta proponendo con forza per un ruolo in Nazionale. I viola non hanno poi fatto nulla di decisivo e l’Atalanta ne ha approfittato evitando una sconfitta che sarebbe stata il giusto finale di una prova non al livello delle precedenti.

La nota più interessante e rivelatrice della giornata viene da Genova dove la Samp ha confermato di essere un ottimo gruppo battendo il Milan e allungando così la propria imbattibilità. I genovesi stanno ripetendo ciò che faceva l’Atalanta nella passata stagione mentre i milanisti hanno mostrato chiari limiti di gioco e concentrazione.

Rivelatore dello stato di salute delle due squadre anche il successo del Bologna sul campo del Sassuolo. I rossoblù hanno fatto al Mapei Stadium quello che di solito subiscono in casa. Grazie anche alla superiorità numerica il Bologna ha portato il colpo decisivo con un giovane talento che deve fare però ancora molto lavoro sul piano mentale. Confortante il grande impegno in copertura di Palacio, molto meno quello in fase conclusiva. Il colpaccio è stato frutto di una  valida prestazione ma anche anche di un pizzico di fortuna che finalmente aiuta gli uomini di Donadoni. Il tecnico ora lavorerà con ancora maggiore serenità e determinazione per sfruttare al meglio i prossimi due impegni (con Genoa e Spal) che potrebbero dare lo sprint decisivo per raggiungere posizioni più gratificanti. Bel colpo anche del Chievo a Cagliari. I veneti stanno vivendo un momento molto simile a quello del Bologna mentre i sardi rischiano di restare a lungo sul fondo se non cancelleranno immediatamente le ultime brutte prove. Nel faccia a faccia tra le probabili retrocedende il Crotone ha dimostrato di possedere un potenziale molto superiore al Benevento e di avere i mezzi per risalire la classifica. Li dovrà però impiegare subito con formazioni molto più difficili da domare o tornerà sul fondo con sempre minori possibilità di rilancio.

Giuliano Musi

 

 

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