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Calcio

Il punto sulla Serie A: Mattia da slegare e Vieni avanti, Crotone!

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IL TOP

Mattia da slegare

Giù le mani dallo smartphone: non è il caso di chiamare l’ambulanza, il nuovo responsabile di questo portale non si è ulteriormente rincoglionito… Lo so, il Bologna domenica ha perso dopo aver dato l’impressione di poter vincere; lo so, Mattia Destro non ha iscritto il proprio cognome nel tabellino dei marcatori, pur avendo regalato a Verdi l’occasione dell’1-1. Però so anche che Mattia, da un mesetto a questa parte, è tornato a essere se stesso: sta bene fisicamente, entra nel vivo dell’azione, non si fa pregare se c’è da pressare gli avversari o coprire in retrovia. Insomma, viste le premesse so che a breve prenderà a segnare (e far segnare) con continuità e sul suo carro – come sempre accade – saliranno in tanti, se non tutti. Ecco, a me, e immagino a tutti e 1.000 i Cuori Rossoblù, piace l’idea di considerarlo “top” anche dopo una sconfitta, anche prima che decida una partita. Perché i tifosi hanno il diritto di criticare, ma i Tifosi Rossoblù, quelli a cui ci rivolgiamo noi, non sono figli del singolo risultato, come invece accade a qualche mio improvvido collega per motivi che mi sfuggono…

 

IL FLOP

Vieni avanti, Crotone!

No, Walter Chiari e Carlo Campanini (i Millennials sono pregati di aggiornarsi, qui non abbiamo tempo da perdere) non c’entrano. C’entra invece il Crotone, che qualche settimana fa è venuto (immeritatamente, diciamolo) a sbancare il Dall’Ara. Lo scorso campionato, i calabresi hanno raggiunto una salvezza a dir poco rocambolesca: merito di Davide Nicola, tecnico senza macchia e senza paura (e pure senza curriculum) che ci aveva sempre creduto, e merito pure di Gianni Vrenna, il presidente che aveva resistito alla tentazione di cambiare allenatore nonostante i risultati. Quest’anno, a suggellare il miracolo, il boss dei rossoblù calabresi ha pensato di metterci… del suo e il risultato è stato devastante: durante l’intervallo di Crotone-Udinese, due domeniche or sono, invece di andare a bere un punch al mandarino è entrato negli spogliatoi. Non sappiamo che cosa abbia detto (lo spogliatoio è un luogo omertoso per definizione e la Calabria ovviamente non fa eccezione), però sappiamo qual è il risultato che ha ottenuto: 0-3 sul campo e, subito dopo, le dimissioni di Nicola. Adesso in panchina siede Walter Zenga, che è un amico (mio) e un buon tecnico, ma la “vrennata” deve servire da monito per tutti i presidenti. Per fortuna, quello del Bologna lo ha sempre Saputo…

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