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Calcio

L’Italia esce dalla Nations League: 0-0 col Portogallo

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MILANO – Finisce l’avventura agonistica in Nations League ma la rinascita azzurra è cominciata: con il Portogallo è 0 a 0.
Per ambire a qualificarsi, l’Italia che scende sul campo di San Siro sa di essere costretta a vincere per giungere ai quarti di Nations League, per maggior sicurezza, con due gol di scarto. Qualche ruggine da ex per Bonucci che viene fischiato da una parte del pubblico, evidentemente di fede milanista e risentita.
Dopo appena due minuti, l’Italia mette pressione alla difesa avversaria con un buon palleggio tra Barella e Immobile ma la conclusione di Chiesa viene ribattuta. Non passano tre minuti e Insigne saetta da una ventina di metri ma il portiere è bravo nel tuffo; sulla ribattuta, spreca Immobile spedendo al pubblico.
È un’Italia arrembante e, forse, stordente per gli avversari. Tanto che Florenzi per poco non trova la porta con un diagonale da fuori a area, ma la sfera lambisce il palo alla destra di Rui Patricio. In appena sette minuti, è la terza occasione per gli azzurri.
È bravo Chiellini a disinnescare un potenziale pericolo ma, in dieci minuti, è l’unica azione offensiva dei lusitani.
Intanto, l’Italia dimostra ottime doti di palleggio, permettendosi di confrontare il proprio con gli altrettanto tecnici portoghesi. E spesso gli azzurri sono anche superiori, in questa fase di partita.
La squadra di Roberto Mancini ancora non riesce a trovare giusta finalizzazione a quello che costruisce, ma Jorginho e soprattutto Verratti dimostrano comunque grande feeeling con la partita. Quest’ultimo serve in verticale con uno “scavetto” a scorrere Immobile che a tu per tu con Rui Patricio si fa irretire e non è abile ad infilare la palla in rete. Pochi istanti e l’occasione capita sulla testa di Bonucci ma il pallone esce di un soffio dando a una parte del pubblico l’illusione del gol.
L’Italia chiude il primo tempo con il vantaggio sul possesso palla e una diffusa superiorità generale ma senza trovare il gol del vantaggio.
Il 4-3-3 di Roberto Mancini sembra funzionare anche nel secondo tempo e, dopo appena cinque minuti, Verratti serve ancora una gran palla; questa volta a Federico Chiesa, ma il giocatore della Fiorentina si fa ribattere quasi sulla linea il tiro a botta sicura.
A lungo l’Italia macina palleggio e possesso ma in questo secondo tempo appare tuttavia meno incisiva. Progressivamente, il calo fisico di Verratti sembra danneggiare la funzionalità d’insieme dell’intera squadra. Gli azzurri si sforzano ma non basta.
Dopo 75 minuti, Donnarumma viene impegnato per la prima volta ma il portiere del Milan è bravo a sventare, tuffandosi alla propria destra. Gli azzurri dopo aver profuso molti sforzi, sembrano in calo di energia e il Portogallo sta prendendo il sopravvento.
Ma gli azzurri hanno ancora un sussulto d’orgoglio e nel primo dei quattro minuti di recupero guadagnano un calcio d’angolo grazie a Florenzi. Dal corner però non giunge nulla se non una comoda parata per Rui Patricio.
E niente più neanche dalla partita che finisce in parità e l’eliminazione degli azzurri dalla competizione. Ma il progresso rimane tangibile.

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Biraghi; Verratti (81’ L. Pellegrini), Jorginho, Barella; Chiesa (87’ Berardi), rImmobile (74’ Lasagna), Insigne. Allenatore: Mancini
Portogallo (4-3-3): Rui Patricio; Cancelo, Fonte, Rubén Dias, Mario Rui; William Carvalho, Rubén Neves, Pizzi (68’ Joao Mario), Bruma (85’ Raphael Guerrero), Andrè Silva (90’ Pereira), Bernardo Silva. Allenatore: Santos
Arbitro: Danny Makkelie (Olanda); Assistenti: Mario Diks – Hessel Steegstra
Quarto ufficiale: Erwin Zeinstra; Arbitri addizionali: Kevin Blom – Pol van Boekel
Reti:
Note: ammoniti 31’ Rubén Neves, 35’ Mario Rui, 50’ Cancelo (P),  54’ Jorginho, 71’ Bonucci, 85’ Chiesa (I)

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