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Imolese, è Carraro-mania: “Battiamo la Triestina”

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26 anni e lo sguardo fiero di chi ha saputo rialzarsi, di fronte a mille difficoltà. Federico Carraro, classe ’92, è l’uomo da copertina di un Imolese formato play-off, traguardo potenzialmente raggiungibile, tramite una concatenazione di risultati, già nel tardo pomeriggio di domenica.

 

Enfant prodige del calcio italiano, capocannoniere nella spedizione al Mondiale Under 17 del 2009 (due reti siglate contro Algeria e Svizzera, al pari dell’allora compagno di squadra Pietro Iemmello, con il quale ha condiviso l’esperienza nel vivaio della Fiorentina), Carraro ha trovato ad Imola la sua isola felice. A distanza di dieci anni dalla spedizione nigeriana, alla quale parteciparono i coetanei Perin ed El Shaarawy – oltre all’ex Bologna Venturi, oggi portiere del Ravenna – il centrocampista patavino ha finalmente trovato quella continuità di rendimento che lo eleva tra i migliori giocatori dell’intera categoria. Legittimo chiedersi cosa sia stato del numero 21 imolese negli scorsi anni, elemento imprescindibile nello scacchiere tattico di mister Dionisi, data la qualità impressa al gioco dei rossoblù,

I retroscena, come spesso accade, parlano di uno strabiliante rendimento realizzativo nel campionato Primavera – 23 reti in due anni, con tanto di gol in zona Cesarini in una semifinale scudetto poi persa ai rigori contro il Varese di Devis Mangia – e di un salto tra i grandi assorbito con ben più di qualche difficoltà. Le esperienza di Modena, Pro Vercelli, Pavia e Teramo hanno forgiato il metronomo imolese, il secondo ritorno sotto la Ghirlandina ha coinciso con la scorsa, maledetta stagione e il fallimento dei canarini. Privo di squadra, a metà stagione Carraro si è accasato ad Imola, dove Massimo Gadda ha arretrato il raggio d’azione del giocatore, fino ad allora principalmente schierato da trequartista o da mezzala offensiva, rendendolo regista della sua formazione. Ed è in questo ruolo, pur ripartendo dagli inferi della D, che il giocatore si è elevato a standard fuori categoria, sfruttando al meglio l’occasione offerta dal ripescaggio e da un campionato di Serie C decisamente sopra le righe, in termini di prestazioni offerte.

 

Qualità ed esperienza, al netto della giovane età. Già papà di Ginevra ed in attesa del secondo pargolo, questa volta un maschietto, Carraro dimostra una maturità affermata dal campo e dalle parole al miele del ds Ghinassi, artefice del colpo di mercato della scorsa stagione. “È estremamente gratificante essere tra i giocatori più impiegati in rosa”, afferma il centrocampista, secondo per minutaggio solo al totem difensivo Filippo Carini. “Aspettavo da tempo una stagione del genere, nella quale sono stato in grado di sfornare prestazioni qualitative con continuità. Mi sono ritagliato uno spazio importante in una squadra che gioca un ottimo calcio sin da inizio anno. È naturale, in questa fase del campionato, non essere al 100%; i carichi di lavoro sono studiati per arrivare forti al rush finale, eppure contro il Monza abbiamo fatto un primo tempo mostruoso dal punto di vista dell’intensità. Quando siamo calati un po’, sono emersi i maggiori valori degli avversari, forti di ricambi da urlo per la Serie C”.

La gara con la Triestina, in programma domenica alle 16.30 (direzione di gara affidata al signor Miele di Nola), completa un trittico da urlo in casa rossoblù, dopo la trasferta di Terni e la partita col Monza di sette giorni fa. Persa, dopo 18 mesi, l’imbattibilità interna, l’Imolese si appresta a calcare nuovamente il prato del Romeo Galli con l’ambizione di chiudere in anticipo il discorso qualificazione ai play-off. “Per mia naturale propensione”, confessa Carraro, “sono sempre proiettato a guardare in alto. Ho ambizioni massime, e pertanto preferisco dare un’occhiata alla classifica puntando alle squadre intorno a noi piuttosto che a quelle che seguono. Per arrivare a qualsiasi obiettivo, bisogna pensare in grande. Tutte le partite sono difficili, il pareggio ottenuto con il Renate lo dimostra: devo dire, però, che la Triestina è la squadra che maggiormente mi ha impressionato per compattezza e coralità. Loro verranno ad Imola con l’ambizione di continuare nella loro rimonta alla vetta della classifica, a noi spetterà il compito di rendergli difficile la cosa. Abbiamo ancora importanti motivazioni in questa parte finale di campionato”.

 

 

Nell’allenamento di ieri mister Dionisi ha sottoposto la squadra ad una partitella su un campo ridotto, seguito da un lavoro atletico e da una sessione di tiri in porta. In vista della gara di domenica dovrebbe essere confermata in blocco la formazione vista contro il Monza, con due possibili cambi: Boccardi al centro della difesa al posto di Checchi, in coppia con Carini e Cappelluzzo in avanti in luogo di Rossetti nel tandem offensivo con De Marchi. Nuovamente titolari Rossi tra i pali, Sciacca e Fiore sulle corsie esterne difensive e il trio mediano composto da Hraiech, Carraro e Gargiulo, con Mosti sopravanzato, come di consueto, di qualche metro.

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