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Europei Under 21: l’analisi e il pronostico del Gruppo A

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UEFA


GRUPPO A

Saranno Bologna e Reggio Emilia ad ospitare il girone che più interessa noi italiani. Lo Stadio Dall’Ara e il Mapei Stadium faranno da cornice alle sfide tra Italia, Spagna, Polonia e Belgio, un girone complicato che vedrà due contendenti al titolo come gli azzurri e gli iberici affrontarsi già nella sfida d’esordio a Bologna.
Il Dall’Ara è pronto per accogliere questo Europeo, e proprio nel pomeriggio di ieri è arrivata la notizia del tutto esaurito per la sfida di domenica.

Andiamo però a conoscere i nostri avversari e la nostra nazionale.

SPAGNA

La Rojita vanta una delle squadre più attrezzate dell’intero torneo, con giocatori titolari nei rispettivi Club. La nazionale spagnola, allenata da Luis de la Fuente, che segue le giovanili spagnole da ben 6 anni, ha chiuso il girone di qualificazione al primo posto, raggiungendo quota 27 punti, perdendo solo una partita contro l’Irlanda del Nord. Le 9 vittorie su 10 e i 31 gol fatti sono numeri che testimoniano la forza di una squadra che vorrà rifarsi dalla finale persa due anni fa contro la Germania.

Uomo chiave. L’uomo copertina è Fabian Ruiz, che dopo gli impegni con la nazionale maggiore, in cui ha messo in mostra anche una buonissima condizione, ha raggiunto i suoi compagni dell’Under 21 per prepararsi all’esordio di Bologna. Il centrocampista lo conosciamo molto bene per l’ultima stagione da protagonista con la maglia del Napoli, in cui, dopo una prima fase di rodaggio, ha conquistato la fiducia di Ancelotti e conseguentemente la maglia da titolare, prima come esterno e poi come interno di centrocampo.

Punti di forza. Quello della Spagna probabilmente è il centrocampo più forte del torneo: Fabian Ruiz, Ceballos, Roca, Fornals (ufficiale oggi al West Ham per 24 milioni più 6 di bonus), Merino e Carlos Soler sono nomi importanti che mettono paura a tutte le avversarie. Probabilmente i giocatori che si giocheranno le due maglie da titolari (la Spagna è orientata a schierare un 4-2-3-1) saranno da Ruiz, Ceballos (miglior giocatore del torneo nel 2017) e Roca, mentre se il ct Luis de la Fuente optasse per il centrocampo a 3 giocherebbe il trio di cui sopra.

Punti deboli. In attacco manca una vera e proprio stella. Borja Mayoral (di proprietà del Real Madrid), pur avendo segnato tanto nel girone di qualificazione (8 reti) non sembra un crack per il futuro. La prima alternativa è Rafa Mir, a segno in 7 occasioni nella Liga 2 con il Las Palmas. In avanti ci si aspetta la giocata principalmente da Oyarzabal, che con la maglia del Real Sociedad ha segnato ben 14 gol tra campionato e coppa giocando da ala sinistra.

Curiosità. La Rojita ha scelto di fare a meno di Carles Alena e Marc Cucurella. Il primo è un attaccante mancino del Barcellona, che in questa stagione ha giocato ben 17 partite in Liga, segnando 2 gol. Da segnalare anche le 3 presenze in Champions League.
Il secondo invece è un terzino di proprietà del Barcellona, che in questa stagione ha giocato all’Eibar, mettendo in mostra le sue qualità grazie alle 33 presenze tra Liga e Copa del Rey, condite anche con due gol e due assist.

 

POLONIA

La nazionale polacca è la vera mina vagante del gruppo A. Di certo i biancorossi non partono con i favori del pronostico, ma la vittoria contro il Portogallo nello spareggio per 3 a 1 in casa dei lusitani, è la dimostrazione di come sottovalutare la selezione di Czeslaw Michniewicz potrebbe rivelarsi un grosso errore.

Uomo chiave. Il giocatore più importante è sicuramente Dawid Kownacki. Il giocatore di proprietà della Sampdoria, che da gennaio in poi ha giocato in prestito al Fortuna Dusserdolf, ha segnato la bellezza di 10 gol nel girone di qualificazione, siglando anche la rete del definitivo vantaggio nello spareggio contro il Portogallo.
Una stagione importante per la crescita di un giocatore che vorrà prendersi sulle spalle la sua nazionale.

Punti di forza. Oltre al già citato Kownacki, la Polonia si affida molto sulla velocità e sulla tecnica degli esterni offensivi. Jagiello potrebbe creare più di qualche fastidio sulla corsia di destra, mentre Swiderski creerà scompiglio sulla sinistra.
Occhio anche a Sebastian Szymanski, che nell’ultima stazione al Legia Varsavia ha fatto vedere qualità non da poco. Il giocatore è molto considerato a livello europeo, e in patria lo considerano come il possibile erede di Modric. Sebastien si è trasferito da poco alla Dinamo Mosca per circa 6 milioni di euro

Punti deboli. Il principale problema dei polacchi è l’inesperienza, che potrebbe non aiutare i biancorossi in una manifestazione così importante. Inoltre, oltre agli 11 titolari, il ct Michniewicz non dispone di tantissime cartucce dalla panchina.

Curiosità. Ci sono ben 3 “italiani” nei 23 convocati dalla Polonia. Partiamo da Szymon Zurkowski, che nell’ultima stagione ha giocato nel Gornik Zabrze, ma è di proprietà dalla Fiorentina; il secondo è Filip Jagiello, che a fine giugno tornerà al Genoa, dopo la stagione allo Zaglebie Lubin; infine c’è il pluricitato Dawid Kownacki, di proprietà della Sampdoria. A sorpresa, infine, non è stato chiamato il portiere dell’Empoli Bartlomiej Dragowski.

 

BELGIO

Formazione da tenere sott’occhio quella belga, che ha vinto il girone di qualificazione tenendo dietro la Svezia, rimanendo imbattuta e pareggiando solamente due partite.
Il ct Johan Walem ha costruito una squadra interessante che potrebbe puntare anche al passaggio del turno, anche se sulla carta parte più indietro rispetto a Spagna e Italia.

Uomo chiave. L’esterno offensivo Dodi Lukebakio è sicuramente il giocatore più pericoloso del belgi, anche se nel girone di qualificazione ha segnato solamente 3 reti. Lukebakio è di proprietà del Watford, ma l’ultima stagione ha giocato in Germania al Fortuna Dusseldorf, segnando ben 14 gol in 34 partite tra Bundesliga e Coppa DFB, a cui vanno aggiunti 5 assist.

Punti di forza. Sono molto pericolosi i 3 dietro all’unica punta Leya Iseka, soprattutto il capitano Siebe Schrijvers, che quest’anno ha totalizzato ben 12 gol e 5 assist con la maglia del Bruges.

Punti deboli. La difesa sicuramente non è il reparto migliore della selezione belga, a maggior ragione per l’assenza del giocatore di proprietà dell’Inter (ma prossimo alla cessione insieme ad Emmers, per una cifra intorno ai 25 milioni di euro allo Standard Liegi) Zinho Vanheudsen. Oltre a quest’ultimo, non ci sarà per un problema al ginocchio anche la punta di diamante Landry Dimata, che nel girone di qualificazione ha segnato la bellezza di 7 reti.

Curiosità. Per annunciare i convocati per il torneo continentale di categoria, la selezione dei Diavoli Rossi si è ispirata al cartone South Park. Il ct Johan Walem era il maestro, mentre gli alunni che venivano annunciati erano i giocatori convocati per la manifestazione under 21. Una trovata molto divertente che ha scatenato i social.

 

ITALIA

Arriviamo alla selezione che ospita questi europei. Gli azzurrini di Luigi di Biagio arrivano alla manifestazione con la carica di chi sa di avere le potenzialità per fare bene.
In questi giorni, nel ritiro di Casteldebole, i giocatori tenteranno di oliare i meccanismi per l’importantissimo esordio contro la Spagna, domenica sera al Dall’Ara.

Uomo chiave. Federico Chiesa è il giocatore che da più tempo sta facendo vedere cose molto interessanti in Serie A. Nell’ultima stagione con la maglia della Fiorentina ha segnato 12 gol tra campionato e coppa, mettendo a segno anche 9 assist. Attualmente al centro di tante voci di mercato, ma l’esterno figlio d’arte non si farà distrarre.

Punti di forza. Tutti i “big” arrivati dalla Nazionale di Roberto Mancini sicuramente daranno una grande mano agli azzurrini, e saranno l’ossatura principale della squadra. Mancini, Pellegrini, Barella, Zaniolo, Kean e Chiesa sono le stelle della nazionale, non dimenticando Cutrone, Mandragora, Locatelli e il “nostro” Orsolini.

Punti deboli. La tanta pressione potrebbe giocare un ruolo fondamentale. C’è molto aspettativa nei confronti di questa nazionale e il fatto di giocare in casa potrebbe sicuramente dare vantaggi, ma porta ancora più pressione agli azzurri.

Curiosità. L’Italia è la Nazionale con più successi nella competizione europea under 21. Sono ben 5 i successi, con due secondi posti. L’ultimo successo risale al lontano 2004, quando in finale contro la Serbia e Montenegro andarono a segno De Rossi, Bovo e Gilardino, con quest’ultimo che venne premiato come miglior giocatore del torneo.

IL PRONOSTICO.

1° Italia – 2° Spagna – 3° Belgio – 4° Polonia

La Spagna ad oggi è leggermente più forte degli azzurrini, ma il Dall’Ara tutto esaurito potrebbe dare quella spinta in più verso un successo della squadra di Di Biagio. Salvo sorprese, i primi due posti sono abbastanza scontati, ma guai a sottovalutare Belgio e Polonia, perché come abbiamo visto, potrebbero mettere in difficoltà chiunque.

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