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Calcio

Mondiale Femminile – L’Italia cade ai quarti di finale

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Il sogno è finito tra le lacrime. L’Italia conclude la propria esperienza mondiale ai quarti di finale, perdendo 2-0 contro l’Olanda, un avversario davvero temibile che ha nelle sue corde classe, fantasia, tattica e corsa e che è Campione d’Europa in carica. L’Italia ha provato in tutti i modi a ribattere colpo su colpo alle olandesi, ma se nel primo tempo vi era riuscita bene, nel secondo tempo le Azzurre perdono di intensità subendo in modo eccessivo la pressione delle rivali che alla fine riescono a trovare il gol del vantaggio su calcio da fermo.

Un doppio peccato uscire oggi, visto che l’accesso alla semifinale avrebbe darto accesso alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ma il bicchiere è comunque mezzo pieno, per il risultato finale, per il gioco espresso ed anche per il grande coinvolgimento che questa squadra ha saputo creare attorno a sè, diradando finalmente (speriamo per sempre) la nebbia attorno al calcio femminile in italia.

Abbiamo scelto di mettere comunque un’immagine di gioia e non del pianto delle nostre giocatrici, perchè questo Mondiale deve essere ricordato come una festa, nulla si può recriminare nè si poteva chiedere di più alle ragazze Mondiali, partite con la speranza di superare un girone non facile che invece hanno vinto, superando poi di slancio la Cina agli ottavi e giocando un tempo alla pari con l’Olanda Campione d’Europa.

Ed allora grazie ragazze, grazie comunque. Il sogno è finito…o forse è appena iniziato!

 

La partita

L’Italia parte più contratta del solito, rimanendo più chiusa rispetto alle partite precedenti, con la Galli (titolare al posto della Girelli) che ha il compito di andare a distrurbare la regista Oranje. Sulla carta l’Olanda è decisamente favorita ed in campo si incarica di questo “peso” cercando subito di fare gioco allargando il più possibile il gioco ed iniziando ad alternare passaggi brevi a cambi di campo, per mettere in difficoltà già dai primi minuti le Azzurre.

Il caldo si fa sentire parecchio ed i ritmi non sono altissimi, ed il vero spettacolo arriva dagli spalti dove i tifosi si sfidano a colpi di cori, con gli olandesi che oltre a contare sul maggior numero di presenti, mettono “in campo” anche un gruppo di tifosi muniti di ottoni che alzano il livello dei decibel, senza però intimorire gli italiani presenti.

Già dopo dieci minuti la chiave della partita appare chiara, con l’Olanda che spinge sempre di più e l’Italia che si difende in modo abbastanza ordinato e cerca di ripartire, le parole della C.T. Milena Bertolini risultano quanto mai profetiche inquesto inizio di match, le italiane devono avere pazienza e concentrazine, il solo modo per battere l’Olanda è non fare errori ed attendere che ci sia la possibiltà di colpirle in qualche modo, come cercano di fare al 12°: palla persa banalmente da Van Dongern e subito messa in mezzo dalla Bonansea, ma esce bene Van Veenendaal che anticipa Giacinti.

L’Italia inizia lentamente ad alzare il baricentro ed al 17° la prima vera palla da gol arriva proprio sui piedi di Bergamaschi. Palla messa in mezzo all’area dalal trequarti e spizzata di testa dalla Bonansea che serve la Bergamaschi che effettua controllo e tiro aereo tentando il pallonetto sul portiere avversario che però blocca il pallone. Tre minuti dopo è ancora Bergamaschi ad avere una buona occasione, ma viene fermata per fuorigioco della Giacinti che le aveva fornito l’assist.

Altre due o tre fiammate azzurre portano all’uscita l’estremo difensore olandese che riesce però sempre a disinnescare i lanci per la Giacinti, e si arriva al cooling break al 30° minuto. Avevano probabilmente ragione le due allenatrici a lamentarsi con la FIFA per l’orario delle 15, l’unico quarto giocato a quest’ora appare infatti anche il meno spettacolare di quelli già giocati, ed il caldo è certamente il maggior colpevole visto che spesso le giocatrici evitano di spingere con costanza per non perdere energie che potrebbero essere utili nei minuti finali.

Al 35° brivido per le olandesi, con Giacinti che esegue un diagonale di sinistro, mettendo la palla fuori non di troppo, con il portiere avversario che guarda il pallone sfilare a fondo campo. La risposta olandese alla seconda vera e propria palla gol delle Azzurre arriva subito, con un tiro parato semplicemente dalla Giuliani e con una serie di azioni sugli esterni che portano a cross bassi che però finiscono nelle mani del nostro portiere o nei piedi dei difensori italiani.

Al 40° fallo praticamente sulla linea d’area con la Linari (ammonita) che spintona la Miedema. L’arbitro ferma il gioco nonostante l’olandese avesse ancora palla e si stesse rialzando per puntare verso la Giuliani, ed è un bene per le Azzurre perchè la Spitse appoggia un comodo rasoterra sul palo del nostro portiere che non ha alcun problema a bloccare il tiro.

Negli ultimi minuti le Oranje alzano il ritmo e cercando più volte di impensierire la difesa italiana che in alcuni casi libera con qualche apprensione, ma alla fine anche i cinque minuti di recupero finiscono senza che nessuna delle due formazioni sia riuscita a segnare. Nel primo tempo l’Olanda ha tenuto più il pallone, cercando di creare gioco, ma sono state le nostre ragazze a costruire più azioni pericolose.

Il secondo tempo inizia con i posti al sole quasi totalmente vuoti, col pubblico che si è spostato nelle zone d’ombra, intanto in campo l’Italia parte subito forte, ma è l’olanda ad avere una buona occasione con la Miedema che colpisce di testa un pallone un po’ troppo alto mandandolo quindi abbondantemente sul fondo. Passa un minuto scarso ed un cross arriva alla Martens che stoppa e tira con grande velocità impegnando la Giuliani in un bel tuffo. Al 50° ancora un assalto Oranje, con Sara Gama che riesce all’ultimo ad anticipare Van Dongen facendole carambolare addosso il pallone.

L’Italia è in grande sofferenza ed al 51° un cross alle spalle della difesa non raggiunge per pochissimo la Miedema. Il risultato rimane sullo 0-0 ma le olandesi hanno un piglio differente in questa ripresa e le italiane faticano a contenerle, come nel caso della Van de Sanden che arriva al tiro al 53°, fortunatamente non angolando bene la palla bloccata dalla Giuliani, stesso risultato ottenuto un minuto dopo dalla Martens con un tiro dal limite dalla fascia opposta.

L’Olanda inseriesce la Beerensteyn, giovane attaccante in grado di spaccare le partite (un gol, un assist ed un rigore guadagnato, sempre da subentrata), ma è la Van de Donk ad andare vicino al colpo del KO, con un tiro a giro che si stampa sulla traversa. Il rimpallo arriva sulla testa della Miedema che fortunatamente per l’Italia non riesce ad inquadrare lo specchio.

Al 63° vero e proprio missile della Spitse su punizione da distanza impegnativa, con pallone che esce davvero di un soffio, con la Giuliani che probabilmente avrebbe avuto più di un problema a prendere la sfera se fosse stata nello specchio. Le Oranje sembrano in completo dominio dell’incontro e le ragazze della CT Bertolini non riescono ad uscire se non con sporadiche azioni.

Nell’aria da un po’, il vantaggio dell’Olanda arriva al 69°. Punizione sulla fascia sinistra messa in mezzo e Miedema stacca bene di testa angolando il tiro dove la Giuliani non può arrivare.

L’Italia ha subito un sussulto d’orgoglio e tenta di impensierire la rivali, ma è solo un sussulto, perchè le olandesi riprendono subito il pallino del gioco in mano, rifacendosi pericolose nel giro di pochi minuti, ed al 79° arriva il 2-0 della Van der Gragt, sempre di testa su calcio da fermo.

All’82° bel taglio della Sabatino che viene puntualmente servita ma che purtroppo spara contro il portiere olandese, il pallone che avrebbe potuto rendere meno amara la sconfitta, se non addirittura riaprire la partita. L’incontro però avanza con le Azzurre un po’ sulle gambe che tentano in tutti i modi di rendersi pericolose prendendo anche qualche rischio in difesa, ma l’Olanda ormai è in pieno controllo e nonostante qualche rischio, porta a termine la partita senza subire gol da un’Italia troppo stanca per superare le qualità Oranje, ma che chiude la partita in attacco cercando di fare l’impossibile.

 

Italia (4-4-2): Giuliani; Guagni, Gama, Linari, Bartoli (dal 46° Boattin); Bergamaschi (dal 75° Serturini), Galli, Giugliano, Cernoia; Giacinti, Bonansea (dal 54° Sabatino).

Olanda (4-3-3): Van Veenendaal; Van Lunteren, Van der Gragt (dall’86° Dekker), Bloodworth, Van Dongen; Groenen, Van de Donk, Spitse; Van de Sanden (dal 55° Beerensteyn), Miedema (dall’86° Roord), Martens.

Reti: 69° Miedema, 79°  Van der Gragt (O)

Ammonizioni: 40° Linari, 66° Guagni, 72° Cernoia, 78° Sabatino (I)

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