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TRIPLICE FISCHIO SERIE A – Scatta l’ora cruciale, è il tempo di decidere. Calciatori e contratti: attenzione a novità clamorose

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sporteconomy.it

Tanti auguri Italia. In un periodo così complicato non potevamo non iniziare così, nel giorno della 159esima ricorrenza della proclamazione dell’unità d’Italia. Un’Italia forte e coraggiosa, che continua a lottare per vincere una delle sue partite più importanti. Ed è proprio di partite che vorremmo parlare, perché è la cosa che (forse) ci riesce meglio ma, soprattutto, è ciò che in questo contesto ci dà più gioia.

Ora però, sfortunatamente, non è il momento di giocare ma di agire. innanzitutto noi restando a casa. Vi invitiamo a seguire queste 5 semplici regole: 1) lavarsi bene le mani, 2) restare…no dai, ormai le sapete a memoria. 

Ricapitoliamo (parte 1). Questo è un momento particolare per il calcio italiano ed europeo, chiamato a prendere decisioni fondamentali per il prosieguo di una stagione che speriamo finirà. Ceferin e la propria banda sono pronti, e le tre riunioni totali di oggi serviranno a compiere scelte doverose. C’è la necessità di spostare un Europeo che farebbe spazio alle competizioni nazionali, anche perché le altre ipotesi vagliate da Gravina&Co. convincono poco i poteri forti del calcio italiano. L’idea playoff attira – non tutti – anche perché risolverebbe questioni spinose come il problema sui diritti di immagine. Idea che attira sì, ma non tutti. Prendete un Giulini qualsiasi, contrario ad ogni forma di innovazione a campionato iniziato.

Ecco quindi che lo scenario più plausibile resta quello dello slittamento del calendario fino a giugno inoltrato. Praticamente si giocherebbe ogni giorno, ogni due giorni, ci sarebbe una continuità spaventosa di gare che neanche un torneo di Fifa 20 si potrebbe permettere. Ma è l’unica soluzione, quella più logica. Si è parlato anche di una Serie A spalmata su due turni: okay, andiamo avanti. 

La questione più delicata e che quasi nessuno si è posto è questa: per stabilire in che modo finirà la stagione serve anche la FIFA, chiamata a prendere accordi definitivi con la Uefa. Senza un accordo tra questi due mondi non se ne farà nulla. Come quando ti piace una ragazza e devi fare il primo passo: questo è quello che ieri ha fatto Gianni Infantino. L’intenzione c’è, manca il primo passo.

Si, ma quando ripartirà la Serie A? Ad Europeo spostato l’ipotesi più fattibile resta quella di inizio maggio. Così facendo si finirebbe, come ripetuto assiduamente, a fine giugno. Questa scelta comporterebbe però un altro problema: cosa fare con i calciatori che vanno in scadenza in giugno? Pensate a un Milan che dovrebbe finire la stagione senza Ibra, a una Roma che dovrà fare a meno di Mkhitaryan oppure a una Juventus che dovrà dire addio in anticipo a Buffon e Chiellini. Proprio per questo motivo si sta cercando di trovare una nuova scadenza per i contratti, che sarebbe il 15 luglio. Fattibile, anche perché accontenterebbe tutti.

Ricapitoliamo (parte 2). Oggi ci saranno scelte – si spera – definitive. Come in un puzzle si dovrà trovare per ogni pezzo il posto giusto, per far sì che il disegno sul tavolo sia perfetto. Intanto le squadre di A posticipano il ritorno in campo per gli allenamenti: ed è giusto così, anche perché servirebbe a poco. Anche loro devono restare a casa.

Capitolo calciatori contagiati. Rugani sta bene, Cutrone e Vlahovic anche, tutti sono in quarantena. Il serio rischio è che il contagio possa aumentare. Pensate a un’Atalanta che ieri ha appena scoperto che il 35% dei tesserati del Valencia è positivo al tampone. E qual è stata l’ultima partita giocata dagli spagnoli? Dai che lo ricordate.

In questo caos olimpico, come se non bastasse, si continua a parlare di mercato. Perché il mercato non stanca mai. No, non è vero. Stanca. Juventus e Inter rinviano il duello anche sul mercato, in ballo c’è Tonali. Ibra non è convinto di restare a Milano, vuole rinforzi. Zhang vuole Castrovilli, è il primo obiettivo non dichiarato di giugno. Ha già stancato il mercato, stop.

Ricapitoliamo (parte 3) e concludiamo. Tutti i pensieri del mondo calcistico vanno a Ceferin e a ciò che si deciderà oggi. In ballo c’è un campionato che deve concludersi. Champions ed Europa League si mischieranno in quelle settimane, alla Coppa Italia si pensa più in là. E, per concludere, Euro 2020 spostato – probabilmente – all’estate prossima.

Per finire, un appello ai tifosi interisti sulla questione contratti: vi immaginate un Icardi che torna all’ombra della Madonnina a fine giugno mentre la squadra è impegnata a finire la stagione?

Alla prossima.

 

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