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Ripresa calcio europeo: istruzioni per l’uso

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fonte immagine: skysports.com


La geografia della ripresa del calcio europeo va delineandosi in queste settimane. Per capire in maniera completa anche quella che sarà linea di FIGC e Leghe italiane è necessario anche guardare il quadro completo del calcio nel Vecchio Continente.

UEFA- La posizione della UEFA è stata chiara fin dall’inizio: portare a termine la stagione 2019/20. Per questo il massimo organismo europeo ha rinviato gli Europei al prossimo anno, e ha definito delle priorità in merito alla conclusione della stagione: 25 maggio per la comunicazione del nuovo programma-calendario dei campionati nazionali, e 3 agosto per la conclusione effettiva della stagione all’interno dei singoli Paesi. Dopodiché l’intenzione dell’organo continentale guidato da Aleksander Ceferin è quella di portare a termine le due competizioni europee nel mese di agosto, mentre il calendario della stagione 2020/21 è ancora un mistero da risolvere.

I MAGGIORI CAMPIONATI EUROPEI- La posizione delle Leghe di tutta Europa è quella, nella maggior parte dei casi, di portare a termine la stagione. Nei 5 maggiori campionati europei la sola Ligue1 ha deciso di concludere anticipatamente, forzata dallo stop alle manifestazioni sportive imposto dal governo francese fino al prossimo settembre. Tutti gli altri maggiori campionati europei attendono notizie dai rispettivi organi di governo su protocolli sanitari, evoluzione del contagio e anche garanzie sulla sopravvivenza del sistema calcio, argomento particolarmente sentito soprattutto nei nostri confini.

FRANCIA, OLANDA E BELGIO- La linea della Ligue1, costretta dalla totale discrepanza delle date succitate, indicate dalla UEFA e quelle imposte dal governo transalpino, non era tuttavia nuova. Anche Belgio e Olanda avevano anticipato la fine della loro stagione. Se i belgi sono tornati sui loro passi, dopo l’iniziale decisione di porre fine immediata alla stagione, per quanto riguarda l’Eredivisie è arrivato l’arrivederci alla prossima stagione. Il titolo non è stato assegnato a nessuna squadra, le qualificazioni alle Coppe Europee sono state ricavate dalla classifica (pur essendoci in Olanda un playoff che vale l’ingresso in Europa League) e il meccanismo di retrocessione e promozione è stato bloccato.
In entrambi i casi le Leghe hanno preso o prenderanno atto del blocco imposto allo sport nel loro Paese.
Diversa, e non senza polemiche, la linea della LFP in Francia. La Ligue de Football Professionnel, che sovrintende le due massime categorie del calcio transalpino ha decretato la fine campionato, ha assegnato il titolo, deciso le qualificate alle competizioni UEFA e le squadre promosse e retrocesse, attraverso il semplice calcolo della media punti conseguita da ogni squadra nelle partite giocate fino allo stop. Titolo al PSG e polemiche, seguite da ricorsi ai tribunali sportivi, per il resto dei verdetti.

LA BUNDESLIGA PROCEDE. PREMIER E LIGA ATTENDONO- Mentre la Premier League e La Liga, come la Serie A, navigano a vista, in Europa un solo Paese sembra pronto a far ripartire i suoi maggiori campionati: la Germania. La decisione definitiva sulla data di riavvio, di comune accordo col la Cancelliera Merkel, arriverà mercoledì, intanto da diverse settimane le squadre di Bundesliga e 2.Bundesliga si preparano alla ripresa.
Il protocollo tedesco presenta ancora la stessa lacuna su cui si è arenato il vademecum della Lega di Serie A, ovvero le procedure da adottare alla positività di un atleta o di uno degli addetti ai lavori. Tuttavia, in questi giorni, grazie alla doppia ondata di tamponi utile a monitorare tutto il personale, le due Leghe hanno riscontrato 10 positivi su oltre 1700 persone testate. I positivi sono stati posti in quarantena senza però imporre lo stesso provvedimento a persone, risultate negative ma venute a contatto con loro. Il caso più interessante e che ha destato più clamore è quello degli atleti del Colonia, che risultati positivi solo lo scorso sabato, ma che dagli ulteriori controlli resi noti oggi è emerso essere negativi. La squadra della Renania comunque non ha interrotto gli allenamenti, e così anche le altre squadre tra le 36 compagini appartenenti ai due tornei, creando un precedente che farà “scuola” nel trattamento della questione contagio nei campionati teutonici.

NODO CHAMPIONS- In questo difficile clima Europeo la UEFA al momento rimane fedele alle linee guida già dettate. Nel caso in cui però la stagione, anche delle competizioni europee dovesse riprendere, saranno necessarie decisioni straordinarie. Se per Belgio e Olanda si tratta solo di una questione meramente territoriale, nel caso del PSG, approdato ai quarti di finale di Champions League, il divieto a giocare in territorio francese rappresenterà un nodo molto difficile da sciogliere per Ceferin e compagnia. Nel mentre, il Presidente dei Campioni di Francia ha detto di essere disposto a giocare anche all’estero.

In questo contesto di opinioni e decisioni così disparate si dovrà fare strada anche una linea italiana, anche se dalle indiscrezioni trapelati sembra che gli organi del nostro calcio attendano di capire come procederanno le altre leghe ed in particolare la Bundesliga.

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