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Il Punto sulla Serie A: Udinese, la corsa salvezza riparte da Torino

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fonte immagine: LaPresse


L’Udinese riparte dai 28 punti che valgono la quattordicesima posizione. Una graduatoria provvisoria e che risente del turno in più disputato rispetto a due delle dirette concorrenti: Sampdoria e Torino, infatti, fra una decina di giorni recupereranno i rispettivi incontri della 25esima giornata rinviati con Inter e Parma. In caso di en plein delle dirette concorrenti alla rincorsa salvezza, le zebrette si ritroverebbero in piena bagarre retrocessione, con un percorso da riprendere partendo da un rush finale pre-Covid tutt’altro che entusiasmante. I bianconeri friulani non vincono infatti dal 12 gennaio scorso (netto 3-0 casalingo ai danni del Sassuolo), al quale hanno fatto seguito tre sconfitte consecutive (quattro se considerata la Coppa Italia e il netto 4-0 subito allo Juventus Stadium) e altrettanti pareggi, uno dei quali scaturito proprio a Bologna. 

Il clima a Udine non è dei più sereni, prova ne sia che la società a più riprese aveva proposto la serrata anticipata del campionato, avallata con tanto di lettera del patron Giampaolo Pozzo indirizzata a Lega Calcio, Figc e Ministro Spadafora. Nella missiva, il chairman bianconero sottolineava forti perplessità sulla ripresa, legate soprattutto al protocollo degli allenamenti, invocando una maggiore tutela per i medici sociali, gravati da un’eccessiva responsabilità civile e penale in merito all’eventuale positività di un giocatore. Per questo motivo il presidente della Lega Dal Pino ha poi chiesto e ottenuto le immediate dimissioni dell’avvocato Stefano Campoccia, vicepresidente bianconero, dal Consiglio di Lega. 

Incomprensioni di natura politica a parte, l’Udinese riparte con il gruppo al completo. Tutti convocati in questa fase di ripresa, e nessun problema fisico di sorta per i componenti della rosa a disposizione di mister Luca Gotti, vecchia conoscenza dei tifosi rossoblù. Unica eccezione, l’oggetto del mistero Sebastian Proedl, difensore austriaco arrivato nel mercato di gennaio dalla consorella Watford e mai utilizzato prima del blocco del campionato, a causa di una tendinopatia non ancora risolta. Recuperato anche il danese Stryger Larsen, che nell’allenamento di giovedì scorso aveva riportato un’infrazione al polso destro a causa di una pallonata. A poco più di una settimana dalla ripresa del campionato, che vedrà i friulani impegnati martedì 23 giugno alle 21.45 sul campo del Torino in un vero e proprio scontro diretto, la condizione generale della Gotti band si può dire sulla via dell’ottimizzazione. Il tecnico sta lavorando intensamente sulla condizione mentale dei suoi giocatori, ad evitare cali di concentrazione possibili e quanto meno probabili in una ripresa che vedrà le squadre disputare una partita ogni tre giorni in piena afa estiva, dopo un lungo periodo di forzato stop. L’Udinese avrà il vantaggio di poter affrontare gli scontri diretti contro Genoa e Lecce nel fortino del “Friuli”, nella speranza che i propri giocatori chiave sappiano dare quel qualcosa in più in termini di prestazioni. 

Su tutti l’argentino Rodrigo De Paul, croce e delizia della tifoseria friulana, sul taccuino di squadre ben più blasonate ad ogni sessione di mercato, ma finora rimasto sempre a Udine. Soprattutto su di lui graverà l’ingrato compito di condurre per mano anche quest’anno i primi bianconeri d’Italia ad una salvezza senza patemi. L’incognita di giocare partite a distanza così ravvicinata potrebbe rappresentare una difficoltà in più per i friulani anche a causa della panchina non troppo lunga. Altra speranza si chiama Kevin Lasagna, attaccante che dopo l’esplosione avvenuta a Carpi e al primo anno in Friuli, ha stentato sempre di più a trovare la via del gol. Un compito delegato negli ultimi tempi soprattutto a Stefano Okaka, autore di 5 reti finora, una in più del suo compagno di reparto. La stitichezza sottoporta è un problema cronico per l’Udinese, alla quale però fa da contraltare una forte solidità difensiva, che parte da lontano, ossia da quel centrocampo robusto e che fa di Mandragora e Fofana due perni inamovibili, capaci di grandi cose se in condizione. 

Infine una considerazione ambientale. A Udine non si lascia nulla d’intentato nella corsa alla salvezza, neppure le condizioni “fisiche” del terreno di gioco, tanto da chiedere al Pordenone (che disputa la serie B) ed è ospitato proprio al “Friuli”, di farsi da parte in occasione delle due gare contro Pisa (11 o 12 luglio) e Salernitana (28 luglio), ravvicinate a quelle delicate dei bianconeri contro Sampdoria e Lecce. Per i ramarri neroverdi pare scontato, per entrambe le occasioni, il trasferimento al “Rocco” di Trieste. 

 

 

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