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Calcio

100 Storie Rossoblù: 10 Perani, 09 Biavati, 08 Pascutti

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Un viaggio lungo cento storie. Cento uomini, cento giocatori che hanno vestito la maglia del Bologna nella sua storia lunga oltre un secolo. Nato con l’idea di stilare una classifica dei più grandi rossoblù di sempre, questo progetto con il tempo ha virato verso un modo per raccontare in poche parole le storie di piccoli e grandi uomini. Tra loro c’è chi ha segnato un’epoca e chi invece è stato a malapena intravisto, tutti però hanno una storia da raccontare ed io ho pensato di raccoglierle qui, ogni lunedì, mercoledì e venerdì.  

PUNTATE PRECEDENTI:
– 100 (Bernacci), 99 (Womé), 98 (Dyego Coelho)
– 97 (Walsingham), 96 (Luciano), 95 (Meghni)
– 94 (Aaltonen), 93 (Vukas), 92 (Battisodo)
– 91 (Rubio), 90 (Macina), 89 (Matosic)
– 88 (Chiorri), 87 (Bellucci), 86 (Sarosi)
– 85 (Colomba), 84 (Bellugi), 83 (Turkylmaz)
– 82 (Antonioli), 81 (Binotto), 80 (Liguori)
– 79 (Jensen), 78 (Pilmark), 77 (Zagorakis)
– 76 (Kolyvanov), 75 (Gilardino), 74 (Demarco)
– 73 (Seghini), 72 (Marronaro), 71 (Rauch)
– 70 (Marazzina), 69 (Arnstein), 68 (Detari)
– 67 (Cusin), 66 (Eneas), 65 (De Ponti)
– 64 (Paris), 63 (Giordani), 62 (Fontolan)
– 61 (Cruz), 60 (Muzzioli), 59 (Pagotto)
– 58 (Maschio), 57 (Mayer), 56 (Perin) 
– 55 (Chiodi), 54 (Negri), 53 (Kone)
– 52 (Cappello IV), 51 (Maini), 50 (Capra)
– 49 (Bernabeu), 48 (Mancini), 47 (De Marchi)
– 46 (Alberti II), 45 (Pavinato), 44 (Gradi)
– 43 (Fogli), 42 (Badini II), 41 (Cresci)
– 40 (Diamanti), 39 (Genovesi), 38 (Tumburus)
– 37 (Cervellati), 36 (Ingesson), 35 (Janich)
– 34 (Ceresoli), 33 (Villa), 32 (Baldi)
– 31 (Della Valle), 30 (Roversi), 29 (Gasperi)
– 28 (Pagliuca), 27 (Nervo), 26 (Paramatti)
– 25 ((Torrisi), 24 (Fiorini), 23 (Marocchi)
– 22 (Montesanto), 21 (Pecci), 20 (Puricelli)
– 19 (Fedullo), 18 (Di Vaio), 17 (Savoldi)
– 16 (Monzeglio), 15 (Signori), 14 (Gianni)
– 13 (Andreolo), 12 (Badini I°), 11 (Pivatelli)

10 – Marino Perani
Nativo di Ponte Nossa, provincia bergamasca, Perani ha legato indissolubilmente la sua carriera di giocatore ai colori rossoblù, vestendone la maglia per 14 stagioni, praticamente dall’esordio al ritiro. Prima una stagione da titolare con l’Atalanta, al termine un “ritiro dorato” nel campionato americano indossando la maglia del Toronto Metros-Croatia.
Tra gli ultimi rappresentanti del ruolo di “ala pura” – pur non disdegnando generosi ripiegamenti a centrocampo quando serviva – era un giocatore rapido e preciso nei cross, dotato oltretutto di un letale tiro dalla distanza che in carriera gli ha procurato più di 80 reti. A Bologna però, più che per le reti e per le presenze in maglia rossoblù (415, quinto di sempre) viene ricordato per l’assist vincente servito ad Harald Nielsen nello spareggio-scudetto di Roma contro l’Inter, 7 giugno 1964.
In carriera Perani ha vinto, oltre a quel famoso Scudetto, anche due Coppe Italia con la maglia del Bologna (1970 e 1974), una Coppa Mitropa (1961) e un Trofeo Italo-Inglese (1970), mentre in Nazionale la sua esperienza non è stata positiva: appena 4 presenze e una rete in maglia azzurra, con cui partecipò da titolare alla fallimentare esperienza nei Mondiali del 1966.

09 – Amedeo Biavati
Bolognese, ala d’altri tempi, nonostante sin da subito faccia vedere di essere un giocatore di spessore notevolissimo fa fatica a imporsi in rossoblù. Piano piano ci riesce, e al termine della carriera saranno 16 le stagioni disputate con la maglia del Bologna addosso. In questo periodo di tempo mette insieme 3 Scudetti, il Trofeo dell’Esposizione di Parigi e chiude nel 1946 con una Coppa Italia. Con la Nazionale è Campione del Mondo nel 1938 e si impone all’attenzione del pianeta quando segna uno spettacolare gol agli allora imbattibili maestri inglesi nel 1939, scartando sia il difensore e capitano Hapgood che il portiere Woodley. È stato celebre per aver inventato una finta, il “doppio passo”, di cui era maestro insuperabile e grazie alla quale superava qualsiasi terzino prima di servire un perfetto cross in area. Per lui 277 presenze e 71 reti con il Bologna, 18 partite e 8 reti in Nazionale. Uno dei più forti e celebri campioni della sua epoca.

08 – Ezio Pascutti
I numerosi infortuni di cui è stato vittima non hanno impedito a Ezio Pascutti di diventare un idolo assoluto della tifoseria bolognese. Con la maglia rossoblù è stato Campione d’Italia nel 1964 ed è il terzo bomber di sempre, traguardo notevole considerando che non giocò nel miglior Bologna della storia – pur se era comunque forte – e che ebbe appunto diversi infortuni importanti. In tutta la città ancora oggi campeggia una foto di un suo gol all’Inter in tuffo di testa, simbolo di tutto quello che Pascutti fu: tenace e caparbio nella ricerca del gol, dotato in acrobazia, con un istinto innato a mettere il pallone in fondo al sacco. Padrone dell’area di rigore pur essendo un’ala, giocatore generoso e altruista eppure spietato con il portiere avversario. Per lui parlano le cifre: 14 stagioni, 336 partite, 142 reti.
 

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