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Calcio

100 Storie Rossoblù: 37 Cervellati, 36 Ingesson, 35 Janich

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Un viaggio lungo cento storie. Cento uomini, cento giocatori che hanno vestito la maglia del Bologna nella sua storia lunga oltre un secolo. Nato con l’idea di stilare una classifica dei più grandi rossoblù di sempre, questo progetto con il tempo ha virato verso un modo per raccontare in poche parole le storie di piccoli e grandi uomini. Tra loro c’è chi ha segnato un’epoca e chi invece è stato a malapena intravisto, tutti però hanno una storia da raccontare ed io ho pensato di raccoglierle qui, ogni lunedì, mercoledì e venerdì.  

PUNTATE PRECEDENTI:
– 100 (Bernacci), 99 (Womé), 98 (Dyego Coelho)
– 97 (Walsingham), 96 (Luciano), 95 (Meghni)
– 94 (Aaltonen), 93 (Vukas), 92 (Battisodo)
– 91 (Rubio), 90 (Macina), 89 (Matosic)
– 88 (Chiorri), 87 (Bellucci), 86 (Sarosi)
– 85 (Colomba), 84 (Bellugi), 83 (Turkylmaz)
– 82 (Antonioli), 81 (Binotto), 80 (Liguori)
– 79 (Jensen), 78 (Pilmark), 77 (Zagorakis)
– 76 (Kolyvanov), 75 (Gilardino), 74 (Demarco)
– 73 (Seghini), 72 (Marronaro), 71 (Rauch)
– 70 (Marazzina), 69 (Arnstein), 68 (Detari)
– 67 (Cusin), 66 (Eneas), 65 (De Ponti)
– 64 (Paris), 63 (Giordani), 62 (Fontolan)
– 61 (Cruz), 60 (Muzzioli), 59 (Pagotto)
– 58 (Maschio), 57 (Mayer), 56 (Perin) 
– 55 (Chiodi), 54 (Negri), 53 (Kone)
– 52 (Cappello IV), 51 (Maini), 50 (Capra)
– 49 (Bernabeu), 48 (Mancini), 47 (De Marchi)
– 46 (Alberti II), 45 (Pavinato), 44 (Gradi)
– 43 (Fogli), 42 (Badini II), 41 (Cresci)
-40 (Diamanti), 39 (Genovesi), 38 (Tumburus)

37 – Cesarino Cervellati
Bolognese, tifoso del Bologna, come tanti prima del boom economico del calcio italiano. Ala destra piccola e sgusciante, legò l’intera carriera alla maglia rossoblù, restandovi da calciatore per la bellezza di 14 stagioni. Inizialmente realizzatore di un certo spessore, con l’avanzare dell’età arretrò a centrocampo limitando le incursioni in area avversaria, e quando lasciò il calcio contava 320 partite con la maglia del Bologna, del quale è stato una delle migliori ali di sempre. Ritiratosi fu vice di Bernardini nella stagione dello Scudetto del ’64, quindi a più riprese tecnico della prima squadra: ben cinque volte fu chiamato sulla panchina rossoblù, operando nel 1977 e nel 1979 due autentici miracoli nell’evitare la retrocessione. L’ultima esperienza fu amara: nel 1983 non riuscì ad evitare alla squadra il tonfo in Serie C. Nella storia del calcio italiano è stato campione sicuramente sottovalutato, in quella del Bologna pochi hanno avuto un legame così profondo con squadra e città.

36 – Klas Ingesson
Due anni a Bologna, dove arriva trentenne dopo una carriera che lo ha visto splendere soprattutto in patria e in un Bari appena retrocesso. Onesta riserva, si pensa. Campione vero, si rivelerà. Non tanto per i piedi, decisamente poco fini, quanto per una serietà, un’abnegazione ed un cuore enormi, da vero campione. Mediano di sostanza, contribuisce a spedire la Sampdoria in B con un rigore che tutti, in campo, sembrano chiedergli di sbagliare. Hanno sbagliato persona, perché Klas Ingesson il vichingo è uomo da poche parole ma estremamente serio e professionale. Da guerriero vero affronta il mieloma multiplo che lo colpisce poco più che quarantenne e che lo costringe alla sedia a rotelle, l’ultimo avversario, il solo contro cui anche il tenace svedese non può niente. Si arrende dopo cinque anni di battaglia, commuovendo quella Bologna a cui in soli due anni aveva saputo rapire il cuore.

35 – Francesco Janich
Nato a Udine e cresciuto nell’Atalanta, si affermò nella Lazio dove divenne anche capitano. Difensore dotato di enorme senso della posizione, pulito nell’intervento, in tutta la lunghissima carriera non fu mai espulso. La sua bravura nel leggere le situazioni di gioco lo rendeva un baluardo difficilmente superabile, mentre in fase offensiva raramente si mostrava ed è il giocatore con più presenze in Serie A a non aver mai segnato un gol. Al Bologna arriva a 25 anni, è uno dei cardini della squadra che conquista lo Scudetto nel ’64 e rimane in rossoblù per la bellezza di 11 stagioni, collezionando 294 presenze e aggiungendo alla Coppa Italia vinta con la Lazio le due vinte in rossoblù.

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