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Calcio

100 Storie Rossoblù: 82 Antonioli, 81 Binotto, 80 Liguori

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Un viaggio giornaliero lungo cento storie. Cento uomini, cento giocatori che hanno vestito la maglia del Bologna nella sua storia lunga oltre un secolo. Nato con l’idea di stilare una classifica dei più grandi rossoblù di sempre, questo progetto con il tempo ha virato verso un modo per raccontare in poche parole le storie di piccoli e grandi uomini. Tra loro c’è chi ha segnato un’epoca e chi invece è stato a malapena intravisto, tutti però hanno una storia da raccontare ed io ho pensato di raccoglierle qui.  

PUNTATE PRECEDENTI:
– 100 (Bernacci), 99 (Womé), 98 (Dyego Coelho)
– 97 (Walsingham), 96 (Luciano), 95 (Meghni)
– 94 (Aaltonen), 93 (Vukas), 92 (Battisodo)
– 91 (Rubio), 90 (Macina), 89 (Matosic)
– 88 (Chiorri), 87 (Bellucci), 86 (Sarosi)
– 85 (Colomba), 84 (Bellugi), 83 (Turkylmaz)

82 – Francesco Antonioli

Promettente portiere, studia dai grandi Galli e Pazzagli nel Milan di Sacchi per potere un giorno sostituirli, ma quando tocca a lui non si fa trovare pronto. Bocciato dopo una sola stagione e sostituito da Sebastiano Rossi, riparte dal Pisa in B, quindi passa alla Reggiana, dove nonostante la retrocessione si mette in mostra quel tanto che basta perché il Bologna decida di investire su di lui per ricostruire una squadra da A: al primo anno in rossoblù è subito promozione, poi arrivano altre tre stagioni splendide, con due semifinali di Coppa Italia e una di Coppa UEFA. Nell’estate del 1999 il ragazzo è finalmente diventato uomo sotto le Due Torri: va alla Roma e l’anno successivo è tra i protagonisti del terzo Scudetto giallorosso. Torna a Bologna, in età avanzata, dopo sette anni (quattro alla Roma, tre alla Sampdoria) e lo riporta in Serie A ancora, per poi lasciarlo dopo una sofferta salvezza. Chiude al Cesena.

 
 

81 – Jonathan Binotto

Talentuosissima ala cresciuta nella Juventus, Binotto viene acquistato dal Bologna di Mazzone sull’onda di un’ottima stagione giocata con la maglia del Verona. Piace a tutti questo ragazzo veloce e dall’ottimo dribbling, tanto che dopo tre stagioni arriva la chiamata dell’Inter: purtroppo non riuscirà mai a indossare il nerazzurro, visto che durante la preparazione subisce un grave infortunio dal quale non si riprenderà mai. I tentativi di rinascita sono in un calcio via via sempre più minore, con anche un nuovo passaggio impalpabile a Bologna. La sensazione che lascia, a carriera conclusa, è quella di un potenziale enorme – arriva anche a sfiorare la Nazionale – di cui purtroppo si è visto troppo poco.

 
 

80 – Francesco Liguori

Talentuoso mediano napoletano, viene acquistato dal Bologna per la stagione 1970-71 dopo che si è affermato con la Ternana arrivando a suscitare persino l’interesse della Nazionale. Quello che dovrebbe essere l’anno della definitiva affermazione si trasforma invece in quello del precoce declino, complice un intervento estremamente violento di Romeo Benetti durante un Milan-Bologna che lo mette fuori causa per un anno. Prova a rientrare, ma si accorge di non essere più lo stesso e – come annunciato in questo caso – si ritira. Assurdo il fatto che l’intervento di Benetti fosse stato considerato addirittura simulazione dal direttore di gara e che il giocatore del Milan avesse accusato Liguori di aver scatenato contro di lui una campagna denigratoria, del tutto naturale invece data la natura clamorosamente violenta dell’intervento e le sue conseguenze su questo talento spezzato.

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