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Calcio

Road to Brazil 2014: gli Ivoriani ai raggi X – 6 mar

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Può suonare strano il fatto che una nazionale, qualificatasi per la prima volta per la fase finale di un Mondiale dopo trent’anni di tentativi vani, finisca per essere additata come una delle compagini più accreditate a recitare il ruolo di outsider nella rassegna iridata.

Eppure è questo il curioso caso della Costa d’Avorio. La squadra africana dell’allora CT Henri Michel si presentò ai nastri di partenza di Germania 2006 da temutissima mina vagante grazie all’exploit della golden generation composta da atleti come Kolo e Yayà Touré, Zokora, Eboué, Kalou e Drogba. Fu proprio quest’ultimo a siglare il primo gol mondiale nella storia della nazionale ivoriana, arrivato nel match d’esordio perso di misura contro l’Argentina, che chiuderà il girone al primo posto. Con l’albiceleste raggiungerà gli ottavi anche l’Olanda, mentre la Costa d’Avorio, vittoriosa solo su Serbia e Montenegro, si dovrà accontentare della terza piazza e della consapevolezza di aver comunque saputo mettere in difficoltà due big del calcio internazionale. Niente male per una matricola, pur essendo da molti considerata la migliore espressione del calcio africano degli ultimi anni.

Quattro estati dopo, in Sudafrica, gli elefanti sfioreranno la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, chiudendo a -1 dal Portogallo e a -3 dal Brasile capolista. Non furono sufficienti, in quell’occasione, il pareggio con Cristiano Ronaldo e soci ed il 3-0 rifilato alla sventurata Corea del Nord.

In Brasile la musica potrebbe finalmente cambiare. L’urna è stata benevola con gli ivoriani, inseriti in uno dei gironi più abbordabili della competizione: Colombia, Grecia e Giappone sono squadre “quadrate” e non prive di ottimi elementi, ma nessuna di esse può dirsi fuori dalla portata di fuoriclasse del calibro di Drogba e Yayà Touré.

In panchina siederà il francese Sabri Lamouchi, vecchia conoscenza del calcio italiano in virtù degli anni trascorsi al Parma, all’Inter e al Genoa tra il 2000 e il 2005.

 

I PROTAGONISTI

 

Il portiere è forse l’unica nota leggermente stonata di un’orchestra offensiva d’indole, ma non sprovveduta in difesa. Il forse è d’obbligo, perché se è vero che Boubacar Berry, meglio conosciuto come Copa, in quindici anni di carriera non si è mai spinto oltre i non prestigiosissimi lidi di Rennes, Beveren e Lokeren, tuttavia è stato l’unico portiere a non subire gol nella Coppa d’Africa 2012, oltre ad essere l’estremo difensore con più presenze in nazionale (78).

La maglia numero uno è sua; Yeboah, Gnanhouan e Cissé lotteranno per il ruolo di secondo e terzo.

 

Dall’alto delle sue 106 presenze, il citizen Kolo Touré guiderà la retroguardia ivoiana, garantendo un apporto non trascurabile di esperienza, potenza e senso tattico. Contro di lui persino Radamel Falcao potrebbe non avere vita facile.

Lo affiancherà uno tra Sol Bamba (Trabzonspor, 5 presenze nelle qualificazioni) e Benjamin Angoua del Valencienne.

 Serge Aurier è uno dei talenti da tenere d’occhio in Brasile. Ha ventuno anni ed il suo valore di mercato è in costante crescita; attorno al terzino destro, degno erede di Emmanuel Eboué, potrebbe presto scatenarsi una vera e propria asta.

A sinistra è prevista una staffetta tra Arthur Boka, brevilineo mancino dello Stoccarda da dieci anni nel giro della nazionale, e Siaka Tiéné, classe ’82 ex Psg e attualmente al Montpellier.

 

Mentre il fratello comanderà la difesa, Yayà Touré avrà in mano le redini della mediana. Il repertorio del trentenne centrocampista del Man City, nominato in tre occasioni calciatore africano dell’anno, è da fare invidia a molti colleghi dai nomi altisonanti ma dal bagaglio tecnico meno completo di quello del tuttofare ivoriano, capace di impostare il gioco o sabotare quello altrui con identica naturalezza ed efficacia.

Touré non è il centrocampista più esperto della rosa; il primato, infatti, spetta a Didier Zokora, a soli trentatré anni recordman di presenze con la maglia degli elefanti: ben 116. Per il regista del Trabzonspor una carriera al top, con esperienze a Saint-Étienne, Tottenham e Siviglia.

Cheik Tioté completa la mediana a tre di Lamouchi. Milita nel Newcastle dal 2010 ed è uno dei migliori frangiflutti della Premier League.

Saranno della spedizione brasiliana anche Romaric (Bastia), Gosso (Genclerbirligi Ankara) e  Die (Basilea).

 

Spostandoci in attacco, impossibile non cominciare con l’uomo-simbolo di una nazione intera prima ancora che di una nazionale. Già, perché Didier Drogba, il miglior prodotto che il calcio ivoriano abbia mai partorito, è considerato alla stregua di un eroe nazionale. Ci limiteremo a ricordare qualche numero: 259, come i gol messi a segno in carriera nelle squadre di club; 64, come quelli in nazionale, l’ultimo dei quali siglato nell’amichevole di ieri contro il Belgio; 2, come i titoli di capocannoniere della Premier League e quelli di miglior calciatore africano; 2012, come l’anno della Champions vinta con il Chelsea, prima Coppa Campioni sollevata nella sua storia dal club londinese. É stato inoltre votato dall’IFFHS come miglior bomber del ventunesimo secolo.

A trentacinque anni ha appena raggiunto quota 100 presenze in nazionale. L’impressione è che, a giudicare dalla sua freschezza fisica, Drogba abbia tutte le carte in regola per superarle abbondantemente.

In Brasile non sarà solo. La rapidità, la tecnica e l’esperienza internazionale del romanista Gervinho e dell’ex Chelsea Salomon Kalou, da due stagioni al Lille ed autore di cinque gol nelle qualificazioni, saranno ulteriori temibili frecce all’arco di Lamouchi. Attenzione anche a Wilfried Bony, rapidissimo classe ’88 trasformatosi nel giro di pochi anni da perfetto carneade a velenoso bomber; con la maglia dello Swansea ha già bucato dieci volte le reti della Premier in questa stagione.

Seydou Doumbia del CSKA Mosca, Lacina Traoré dell’Everton (in estate vicino alla Juve), Giovanni Sio del Basilea e Didier Ya Konan dell’Hannover completano un reparto che darà al CT Lamouchi non pochi problemi di abbondanza.

 

COSTA D’AVORIO

 

ROSA DEI CONVOCABILI

 

PORTIERI: Boubacar Berry, Abdoul Karim Cissé, Gérard Gnanhouan, Daniel Yeboah.

 

DIFENSORI: Jean-Daniel Akpa Akpro, Benjamin Angoua, Serge Aurier, Souleymane Bamba, Arthur Boka, Brice Dja Djedjé, Emmanuel Eboué, Igor Lolo, Siaka Tiéné, Kolo Touré, Ismaël Traoré, Ousmane Viera.

 

CENTROCAMPISTI: Kafoumba Coulibaly, Geoffroy Serey Die, Ismaël Diomandé, Jean-Jacques Gosso, Emmanuel Koné, Xavier Kouassi, Abdul Razak, Romaric, Cheik Tioté, Yayà Touré, Didier Zokora.

 

ATTACCANTI: Wilfried Bony, Seydou Doumbia, Didier Drogba, Gervinho, Max Gradel, Abdul Kader Keita, Salomon Kalou, Didier Ya Konan, Arouna Koné, Giovanni Sio, Lacina Traoré.

 

COMMISSARIO TECNICO

Sabri Lamouchi

 

STATISTICHE GIRONE DI QUALIFICAZIONE

 

Gruppo C: Costa d’Avorio (14), Marocco (9), Tanzania (6), Gambia (4).

 

Saldo: 4 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte.

Gol fatti: 15

Gol subiti: 5

Play-off: Costa d’Avorio-Senegal 3-1; Senegal-Costa d’Avorio 1-1

Marcatori: S. Kalou (5), Y. Touré (4), Bony, Drogba (3), L. Traoré (2), K. Touré (1).

 

GIRONE MONDIALE

 

Gruppo C: Colombia, Grecia, Costa d’Avorio, Giappone

 

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

 

Mondiali: 2 primi turni (2006, 2010)

Coppa d’Africa: 1 vittoria (1992), 2 secondi posti (2006, 2012), 4 terzi posti (1965, 1968, 1986, 1994)

Confederations Cup: 1 quarto posto (1992)

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