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La Guardia di Finanza irrompe alla Continassa e sequestra documenti inerenti al calciomercato bianconero

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IlBianconero

 

 

Sono ore di trepidazione alla Continassa, quartier generale operativo della Juventus. Ieri sera, a Borse chiuse,c’è stato  l’arrivo della Guardia di Finanza che ha effettuato una serie di perquisizione, per cercare, su incarico dei magistrati, “documenti e scritture private” sui rapporti con Cristiano Ronaldo (contratti e retribuzioni arretrate), oltre a carte che possano mettere luci su plusvalenze per 282milioni in tre anni “connotate da valori fraudolentemente maggiorati“.

Le operazioni, su cui da qualche tempo stanno indagando gli inquirenti, sarebbero ben 42, grazie alle quali si celerebbero delle perdite di esercizio ( grazie ad un sistema di plusvalenze nelle acquisizioni e cessioni dei cartellini dei giocatori, transazioni che avrebbero generato un “ricavo di natura meramente contabile e, in ultima analisi, fittizio“): così nel 2019 39 milioni contro i 171 milioni, nel 2020 89 milioni  anzichè 209 milioni, infine nel 2021 209 milioni anzichè 240 milioni.

Chiare le motivazioni all’interno del decreto di perquisizione che ieri sera ha accompagnato le verifiche da parte dei militari dell’Arma: “”Sin dai primi accertamenti sono emersi indizi precisi e concordanti per ritenere che i valori sottesi ai trasferimenti in questione non siano stati oggetto di una fisiologica trattativa di mercato ma che si sia di fronte a operazioni sganciate da valori reali di mercato, preordinate e attestanti ricavi meramente ‘contabili’ in ultima istanza fittizi“. L’inchiesta vede indagati il Presidente della Juventus Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved e l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici, attualmente al Tottenham. Quest’ultimo, questa sarebbe l’ipotesi riportata all’interno del decreto:” è l’artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze, ma il Cda della società bianconera, e in primis il presidente Andrea Agnelli, era ben consapevoledella sua condotta“.

Da ciò – continua il decreto – conseguono evidenti ricadute in tema di bilancio e di rappresentanze veritiere e corrette, della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società: le operazioni descritte, nel momento in cui consentono la registrazione per intero del ricavo nell’esercizio in corso e la ‘spalmatura’ dei costi negli esercizi successivi, determinano un miglioramento fraudolento degli indici di bilancio, in particolare della voce del conto economico denominata ‘altri ricavi e proventi-plusvalenza da cessione diritti pluriennali prestazione calciatori’ e della voce dello stato patrimoniale ‘diritti pluriennali delle prestazioni dei calciatori’.  

Le operazioni ” a specchio” finite nel mirino della procura torinese, erano alla base dei meccanismi succitati: un esempio è quella di Marley Akè, ventenne dell’Olympique Marsiglia, ceduto alla Juve e valutato 8 milioni, mentre Franco Tongya, cresciuto nel vivaio bianconero, faceva il percorso inverso sempre per la medesima cifra. C’è da annotare che Transfermakt segnala, per entrambi, un costo cartellino di soli 2,5 milioni di euro. Inoltre sono state passate al setaccio alcune cessioni di giovani calciatori dell’Under 23 “con corrispettivi rilevanti e fuori range“. Così come lo scambio con il Genoa del mediano Nicolò Rovella, valutato 18 milioni, in cambio di Manolo Portanova, valutato 10 milioni, ed Elia Petrelli, costo cartellino 8 milioni. I tre giocatori, sempre per Transfermkt, hanno un valore di 6 milioni, 1 milione e 250mila euro. Transfermarkt non è il Vangelo dei prezzerai del football, ma neanche un listino prezzi di una qualunque trattoria.

Dal canto suo la Juventus, per bocca del suo stesso Presidente Andrea Agnelli, il 29 Ottobre aveva professato ottimismo e massima serenità:” Per quanto ci riguarda noi siamo assolutamente rispettosi dell’indagine che sono in corso da parte di Consob, stiamo collaborando, tutte le informazioni di cui hanno necessità sono state loro date“. Adesso bisogna solo aspettare che la Giustizia, dopo approfondite e accurate indagini, faccia il suo corso.

(Fonte Tuttosport e Gazzetta dello Sport)

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