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Christmas Tale – Stella di Natale

Stella di Natale – Una racconto natalizio della rubrica “Christmas Tale”

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Christmas Tale: Stella di Natale
Christmas Tale: Stella di Natale

Il mondo del calcio, si sa, ci ha abituati a racconti che hanno dell’incredibile, racconti dotati di una magia tale da farci catapultare nel mondo delle favole. Storie baciate da un destino già segnato, capaci di rendere esplicito il lato romanzesco di uno sport che i non appassionati definiscono solamente “un gioco”.

La storia di oggi parte da molto lontano. Siamo a Lima, in Perù, in uno dei quartieri più poveri della capitale.

Il calendario segna 25 dicembre 1994. Ѐ terminata da poche ore quella che in Sudamerica viene chiamata “Noche Buena”, è nato Julio Luiz Amaranto. La data è delle più simboliche in assoluto, ma in una storia di fede e speranza come quella di “Ama” nulla poteva essere lasciato al caso.

Di padre operaio e madre disoccupata, Julio Luiz cresce con in testa un’unica passione: il calcio. Le sfide pomeridiane con gli amichetti del barrio accanto subivano i contorni di un’attuale finale di Champions, per la passione e la tenacia che venivano messe in campo. Julio sembra fin da piccolo dotato di un talento naturale, è idolatrato dai suoi coetanei che farebbero di tutto per giocare in squadra con lui in quei match 5 vs 5 su strada, dove si iniziava la mattina e si finiva solamente con l’imbrunire del sole.

Ama non ne vuole sapere di studiare, è convinto delle sue capacità e l’unico desiderio che esprime a suo padre ogni 25 dicembre è quello di partire, di lasciare il Perù per entrare nel mondo del calcio dalla porta principale, dall’Europa.

In tal senso, la svolta decisiva ha un nome ed un cognome: Gianluca Lapadula. Attaccante trentenne del Benevento, Lapadula ha esordito il 30 ottobre 2020 con la nazionale del Perù, avendone possibilità grazie alla cittadinanza della madre. Per Ama sembra la chiusura di un cerchio, la rappresentazione materiale del suo idealistico sogno, il peruviano che ha trovato fortuna in Italia e ora guida una nazionale “povera” di veri talenti. “Lapa” diventerà fin da subito il suo idolo e darà lui la forza per non mollare e crederci fino in fondo.

Ama si innamora della storia di Lapadula e del campionato italiano, che diventa un obbiettivo fisso nella sua mente.

Due mesi dopo, un altro 25 dicembre cambierà per sempre il suo futuro. Natale 2020, nonché sedicesimo compleanno per il diretto interessato. La madre è riuscita a trovare lavoro ed il padre ha risparmiato silente in tutti questi anni per rendere questo compleanno più speciale di ogni altro. Amaranto riceve un biglietto di sola andata, destinazione Roma.

Il destino sembra fare il resto. Arrivato nella capitale italiana trova da vivere presso il rione dell’Esquilino, cerca un lavoro che gli possa garantire di non finire i risparmi del padre e riesce a convincere la squadra locale, che milita in Promozione, a tesserarlo per la stagione in corso. Ama non vuole soldi per giocare, necessita solo di un trampolino di lancio, di una possibilità per dimostrare quello che è il suo talento. Il Club dell’Esquilino lo accontenta; da gennaio 2021 Julio Luiz Amaranto è ufficialmente entrato nel mondo dei dilettanti.

La seconda parte della stagione ’20-’21 ci regala così un nuovo piccolo grande talento, capace a 17 anni di guadagnarsi fin da subito il rispetto dei compagni e l’affetto di una tifoseria che si mostra sempre numerosa nonostante la categoria, galvanizzata dall’arrivo di questo ragazzo peruviano.

Come spesso succede in questi casi, la storia segue il più romantico dei copioni. La classifica finale recita secondo posto e play off da disputare per guadagnarsi l’Eccellenza, traguardo mai raggiunto dalla squadra di uno dei rioni più multietnici della capitale. La finale è una partita serrata, dove nel primo tempo vincono la paura e la tensione. Ma per uno cresciuto nel barrio di Lima, abituato a sfide interne su strada con altri ragazzi, questo match è gioia allo stato puro. Ama gioca spensierato, felice, con il sorriso di chi sa che la sua vita è già cambiata per sempre, indipendentemente dal risultato.

Il finale è quello che tutti immaginiamo: 2-0, doppietta di Amaranto, Club dell’Esquilino promosso in Eccellenza.

Per riconoscenza verso un quartiere che lo ha accolto come un figlio, il giovane peruviano sceglie di iniziare il campionato di Eccellenza con la squadra, nonostante alcuni interessamenti da parte di club di serie D e C, a testimonianza che Ama non vuole bruciare le tappe. A lui non interessano i soldi e la fama, a lui interessa la passione.

Tornando alla stretta attualità, il Rione dell’Esquilino si sta preparando per una grande festa in piazza nel pomeriggio del 25 dicembre. Tutti gli abitanti del rione sono chiamati per mostrare il loro affetto e la loro vicinanza. Si festeggerà il Natale, si festeggerà la squadra e si festeggerà Amaranto.

Questo Natale sembra aver regalato al mondo del calcio una nuova stella, uno di quei giocatori capaci di farci rinnamorare di questo sport che troppo spesso perde la propria essenza in favore del dio denaro.

Gli addetti ai lavori giurano di aver visto poche volte un talento così puro, capace di farsi volere bene da tutti coloro che gli stanno intorno.

Un talento divino, nato lo stesso giorno di suo Signore.

Buon Natale e Buon Compleanno, Amaranto.

 

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