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L’Europeo che verrà – 7 giu

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L’Europeo che verrà sarà un torneo “storico” per varie ragioni: la più semplice è che la Francia sarà il primo paese ad ospitare per la terza volta questo tipo di avvenimento, la seconda motivazione è che questo sarà il primo Europeo a 24 squadre, nonché il primo ad avere anche gli ottavi di finale. Da questo allargamento deriva un torneo che terrà a battesimo ben cinque nazionali che per la prima volta approdano alla fase finale (eguagliando il record di esordi di Euro 1996), e che con buone possibilità vedrà almeno una di queste arrivare agli ottavi all’esordio.

Infatti, ad Euro 2016 non passare agli ottavi sarà una vera fatica, dato che delle 24 formazioni che compongono i sei gruppi da quattro, sedici dovranno ovviamente superare la fase a gironi facendo si che il 66% delle squadre superino i gironi, mentre ad Euro 2012 solamente il 50% delle squadre partecipanti aveva questa possibilità.

Le formazioni all’esordio sono, in rigoroso ordine alfabetico: Albania, Galles, Irlanda del Nord, Islanda e Slovacchia. Sebbene non esordiente, va però anche ricordata l’Ungheria, che torna ad un Europeo dopo quello Belgio 1972…un’attesa di 44 anni.

Siamo certi che sarà un torneo con qualche sorpresa, perché alcune nazionali esordienti, unite ad alcune che solitamente non sono considerate di “prima fascia” (si legga tra tutte Svizzera, Austria e Polonia) possono davvero fare molto bene, scombussolando i piani anche di squadre più blasonate e dei bookmakers. Che questo possa essere l’ennesimo Europeo delle sorprese, lo sanno tre escluse: Danimarca, Grecia ed Olanda, che per altro sono le uniche partecipanti di Euro 2012 e che non si sono accaparrate un posto per Francia 2016.

La Danimarca, è arrivata terza nel Gruppo B di qualificazione dietro Portogallo ed Albania, perdendo poi per 4-3 nello spareggio contro la Svezia. La nazionale del nostro Oikonomou invece, ha vissuto un momento di grave involuzione: inserita nel Gruppo F di qualificazione come testa di serie, è arrivata ultima, addirittura dietro alle Far Oer (contro cui hanno perso due partite su due), racimolando solo 6 punti. Poco importa che tre di questi siano stati fatti contro l’Ungheria (che si è invece qualificata), dato che sono arrivati nell’ultima partita del girone, quando gli ellenici ormai erano fuori dai giochi.

Ma se Danimarca e Grecia, pur avendo vinto un Europeo a testa, non sono comunque da annoverare tra le “grandi” degli Europei e quindi non destano così tanto scalpore, un discorso differente va fatto per l’Olanda. Gli Orange erano inseriti nel Gruppo A di qualificazione come testa di serie, ma dopo cinque sconfitte in dieci partite sono arrivati solamente quarti perdendo il treno per l’Europeo. Davanti agli olandesi sono arrivate Repubblica Ceca, Islanda e Turchia, che contro gli Orange hanno fatto rispettivamente 6, 6 e 4 punti, dimostrando quindi sul campo di meritare il passaggio del turno ai danni dei più titolati olandesi.

Ma diamo una piccola giustificazione all’Olanda: l’Europeo in Francia per loro è stregato. Infatti nel 1960 non parteciparono, mentre nel 1984 e nel 2016 non sono riusciti a qualificarsi sul campo. Che questa possa considerarsi quasi una “maledizione”? Ognuno si faccia la propria idea, ma il dato rimane: dal 1976 al 2016, l’Olanda ha saltato solo due Campionati Europei, entrambi si giocavano in Francia.

Per quanto riguarda i record personali invece, Ibrahimovic e Ronaldo sono a due gol dalla vetta di titolo di miglior marcatore di sempre degli Europei, detenuto da Platini con 9 reti, inseguiti da Rooney che è a 6. Ma Ibrahimovic e Ronaldo, segnando almeno una rete, sarebbero i primi ad aver realizzato almeno un gol in ben quattro campionati Europei. L’attaccante portoghese poi, assieme ad Iker Casillas, è ad un passo (bastano 3 partite) da diventare il giocatore con più presenze in un Europeo, mentre al portiere spagnolo basterà scendere in campo anche solo 1 minuto per essere l’unico giocatore di sempre ad aver partecipato a ben 5 fasi finali del campionato.

In conclusione l’Europeo che verrà sarà un torneo sicuramente interessante, con più squadre e più partite, con grandi esclusi e probabilmente nuovi protagonisti, che scriveranno la storia della loro nazionale e dell’Europeo; ma anche se l’Italia parte tutt’altro che con buoni auspici, cerchiamo di goderci al meglio Euro 2016 ed i suoi record.


Fonte immagine: www.sportlive.it


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