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Bologna

Alé Bulåggna: “Andèr a pasta sicura”

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. “Andèr a pasta sicura” è una interessante locuzione proveniente dal passato, che si usa per indicare di avere certezza di qualcosa

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Nuovo appuntamento con Alé Bulåggna, la rubrica dialettale che propone frasi tratta dal libro “La fantasia popolare nei modi di dire della parlata bolognese” di Gaetano Marchetti (edizione Officina Grafica Bolognese del 1977) e cercheremo di utilizzarla in un contesto da stadio, sperando di darvi uno spunto per riscoprire e riutilizzare i modi di dire dei nostri avi. A questo link potete trovare le altre frasi già pubblicate oltre che i “vecchi” articoli di Alé Bulåggna, scritti da Federico Galloni nel 2013.

Andèr a pasta sicura

La frase di oggi significa chiaramente “andare a pasta sicura” e si utilizza per descrivere un affare che porterà sicuramente un vantaggio, anche se questo potrebbe essere di modesta entità.

Non è però così diretto capire perchè “andèr a pasta sicura” significhi ottenere un sicuro vantaggio, ed infatti il modo di dire di oggi necessita prima di una spiegazione “storica”. Il detto nasce dal fatto che in Piazza VIII Agosto vi erano dei venditori di dolciumi che avevano ideato un gioco per attirare i clienti: avevano un sacchetto con all’interno dei numeri da 1 al 90, e pagando una certa somma si aveva diritto a pescare tre numeri, se la somma dei tre era meno di trenta si vinceva un dolce come premio, se invece la somma rendeva un numero superiore si aveva diritto solo ad una pasta dolce, di valore leggermente inferiore a quanto speso, quindi si tentava la fortuna certi di mangiare almeno una pasta dolce. Ecco quindi che a fronte della spesa, la pasta era sicura e quindi ci poteva contare quanto meno su quella.

Traslare questo modo di dire in ambito calcistico potrebbe essere forse poco preciso, ma fondamentalmente possiamo trovare anche qui situazioni in cui si può “<strongandèr a pasta sicura“. Ad esempio quando un difensore pressato, invece di fare un passaggio rischioso o avventurarsi in un dribbling passa il pallone indietro al portiere, potrebbe essere additato senza tema di smentita di esser “andè a pasta sicura”, visto che non ha fatto avanzare molto la squadra, ma ha comunque mantenuto il possesso.

Allo stesso modo, l‘é andè a pasta sicura” anche il difensore che sentendosi in difficoltà, spazza la palla mandandola in tribuna. Sarà forse poco spettacolare e poco moderno, ma quante volte avremmo preferito veder difensori vestiti in rossoblu fare proprio questo modo di dire?

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