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Bologna

A tu per tu con Stefania Cavallaro – 30 mar

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“La mia carriera giornalistica è iniziata a Telelombardia, tv locale di grande spessore nella mia regione. Iniziavo alle 9 del mattino, finivo a mezzanotte. In mezzo? Conduzione, video reporter, montaggio pezzi.. – ci confida la conduttrice di “Studio Aperto” , Stefania Cavallaro – la “gavetta” è iniziata lì, poi è proseguita ad RTL 102.5, all’Avvenire, fino al salto a Mediaset… il mio curriculum è finito sulla scrivania del personale, dopo aver lavorato per un giorno nella sede della Lega durante le politiche del 2001. C’era una collega di Studio Aperto. Ci demmo una mano. E lei mi disse, “mandami il cv via mail”. Non sono più andata via da Studio Aperto…”

Partiamo dalla fine, Stefania. Quali sono, a tuo avviso, le squadre candidate alla retrocessione?

“Il Sassuolo, forse per inesperienza, e direi il Catania, che non ci crede forse già più nella sopravvivenza.. Il resto? Beh, vedremo all’ultima giornata”.

Supponiamo uno scambio di ruoli, tu al posto del tecnico Ballardini. Quale modulo attueresti e quale sarebbe il tuo undici ideale da schierare domenica con l’Atalanta?

“Modulo? Sicuramente il 4-2-3-1 . Sull’undici.. Beh. Me lo tengo per me, magari un domani ci gioco al fantacalcio!”

Mercoledì la pesante sconfitta col Chievo, ma non dimentichiamo la vittoria importantissima per il morale, ma soprattutto ai fini della classifica (grazie al rigore realizzato al 78′ da Christodoulopoulos, ndr) di domenica scorsa con il Cagliari.

“La squadra pressa e io condivido l’aggressività. La trovo  un’arma vincente. Ma ogni tanto andrebbero studiati meglio i passaggi. Sprecare meno, ottimizzare di più!”

Ballardini ha il merito di aver rigenerato Lazaros, ma per il resto c’è ancora da migliorare, e parecchio.

“E’ cambiato lo spirito di squadra.. di sicuro con Ballardini, Lazaros, che è giocatore tecnico, può beneficiare di questo..”

Il Bologna, dalla gara col Cagliari ha comunicato: “I giocatori sono in silenzio stampa, per noi parleranno il campo e i risultati”. Cosa pensi di questa decisione societaria?

“Orrore. Assoluto. Parlano i politici di questioni vitali per il paese, spiegatemi perché un giocatore dovrebbe tacere per tutelare la squadra. E trovo sia un segno di sfiducia verso il giocatore stesso..”

Dulcis in fundo, tante emozioni e gol nel “Clasico” Real Madrid-Barcellona (lo stesso giorno di Bologna-Cagliari, paradossalmente). Quando potremo vederle anche in Italia?

“Quando gli stadi saranno pieni di tifosi che applaudono gli avversari. Quando il calcio non sarà più solo questione di business ma una “missione” per chi crede nel valore dello sport.
Se poi si trova un miliardario disposto a pagare 20 milioni per avere Messi e 16 per Ronaldo, allora ne riparliamo. Ma onestamente preferisco evitare certi sprechi…”

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