Seguici su

Bologna

L’inaDieguato – Goal (fatto) scaccia goal (mancato)… – 4 Mar

Pubblicato

il


Il solito e incredibile Diego ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Nostro centravanti: leggetela tutta di un fiato. Da non perdere….mai!!!

 

Caro Rolando, 
Mi perdonerai se ritorno sul rigore che hai sbagliato domenica. Più ci penso, infatti, più mi adiro. Ma è giusto che io faccia una premessa: tifo per te fin da tempi non sospetti, da quando vestivi la maglia azzurra del Manchester city. Mi piaceva quel guerriero, mai domo, parente stretto del centravanti visto a Reggio Calabria. Quando il Bologna ti ha acquistato, sebbene soffrissi di Gilardinite acuta, ho pensato: bel colpo. 
Premessa d’obbligo per sottolineare che il mio sfogo non nasce da una prevenzione. E vengo al dunque. L’errore di domenica è imperdonabile per molti buonissimi motivi.
Il primo, ovviamente, sostanziale. Segniamo poco per la mole di gioco che produciamo. I primi imputati siete voi dell’attacco, che pure avete le vostre attenuanti. Per esempio, tu, che sei fortissimo di testa, solo in un’occasione (col Napoli) hai potuto sfoggiare il numero migliore del repertorio. E la colpa è soprattutto di chi non sa fare un cross degno di tale nome. 
Imperdonabile l’errore, dicevo, perchè poche volte ci viene concesso un penalty, perchè poche volte realizziamo, e ovviamente per il peso specifico dell’azione. Un peso elevatissimo. 
Imperdonabile l’errore, secondo punto, per motivi tecnici. Ma come si fa? Come si fa a tirare un rigore a mezza altezza in serie A? La prima cosa che si insegna ai bambini è quella di calciare rasoterra o sotto la traversa. mai e poi mai a mezza altezza. 
Io lo considero un difetto clamoroso di concentrazione. Ed è un’aggravante, non un’attenuante. Che partita si sarebbe delineata se tu avessi fatto il tuo dovere? Certo, il Verona si sarebbe gettato avanti, scoprendosi al contropiede, magari il vantaggio sarebbe potuto dilatare, con evidenti riflessi sul morale. E come vedremmo, oggi, il match per nulla scontato, in casa, col Sassuolo? 
Questo, senza contare la moltitudine di tifosi che vi ha seguito in veneto, su un campo tradizionalmente ostile, dove persino si può rischiare qualcosa. 
A me, per concludere, il fatto che tu ti sia scusato a parole nello spogliatoio non fa nè caldo nè freddo. Mi aspetto delle scuse meno formali e più sostanziali. A cominciare dal match col Sassuolo. Con condizionata stima, ti saluto e ti aspetto

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *