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A tu per tu con Ricky Buscaglia – 20 feb

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A pochi giorni dalla delicata sfida Bologna-Roma, la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha scambiato due chiacchiere con Ricky Buscaglia, giornalista Mediaset, che ha iniziato la sua carriera lavorativa dal suo “sogno”la radio. “La regola non scritta delle emittenti locali è occuparsi di tutto: radiogiornale, radiocronache, animatore… L’opportunità di lavorare in ambito televisivo è sorta oltre una decina d’anni fa quando Rossoalice trasmetteva via web le partite  di Serie A e Serie B. Poi nel 2006 ho saputo che Mediaset cercava nuovi collaboratori. Ho sostenuto provino e colloquio, una volta superati mi si è aperto un mondo nuovo”. 


Ricky, data la mole di gioco prodotta dai rossoblù venerdì sera, sarebbe stato più giusto un pareggio contro il Milan? 

“Senza la fiammata di Balotelli era una partita destinata a terminare in pareggio. L’ennesima dimostrazione che in Serie A le gare bloccate possono essere decise dalla qualità di un singolo. E il Milan ha in rosa più calciatori determinanti del Bologna”.

 

Bagni è in Colombia per visionare il centrocampista Yulian Mejia (che interessa anche a Udinese e Torino, ndr). Può essere utile questo giovane talento alla causa rossoblù? 

“Mancino terrificante, meglio non sfidarlo mai al tiro. Trequartista con buon dribbling e buone letture di gioco, ma non mi sembra particolarmente dinamico e nemmeno troppo strutturato fisicamente. Nel caso l’operazione dovesse andare in porto, occorrerebbe tempo per l’adattamento a un calcio atletico, intenso e decisamente più rapido come quello europeo”.

 

Il Bologna sta trattando per i rinnovi di Natali ed Antonsson. A tuo avviso arriveranno a breve le firme o vi sono difficoltá nelle trattative? Inoltre, Marronaro, l’agente di Kone (che ha da poco rinnovato sino al 2017, ndr), ha chiesto un aumento per il suo assistito… 

“È sempre delicato trattare i rinnovi in una fase calda della stagione come questa. Marronaro è andato a bussare per un ritocco perché in questo momento Kone è la miglior polizza sulla salvezza che il Bologna può esibire. La partenza di Diamanti ha imposto una nuova distribuzione di responsabilità e il greco diventa l’uomo copertina della squadra. Persino scontato che il suo agente, che ne tutela gli interessi, vada a fare notare alla società il cambiamento di contesto e di peso specifico in rosa. Quanto fattibile sia la richiesta non saprei, vale il discorso fatto per Natali e Antonsson: fase di stagione troppo critica per sbilanciarsi”.

 

Dopo Diamanti la Cina pare interessata a Bianchi. Ben due le formazioni della “Chinese Super League” che vorrebbero portare in Oriente Rolando, lo Shanghai Shenhua e il  Guangzhou R&F, rivale della formazione di Alino Diamanti. Bisogna temere una sua partenza sino al 28 febbraio? 

“Qui mi sbilancio: secondo me non parte”.

 

Con il nuovo modulo tattico (post partenza di Diamanti) quali pensi siano i ruoli più consoni per Kone e per l’innesto Ibson? Lazaros, inoltre, con la “cura Ballardini” è rinato… 

“Sono tre armi offensive preziose che penso offrano il meglio di sé quando partono dalla distanza. Però meglio chiarire: sarà difficile che possano giocare tutti e tre insieme, a meno di risultato da ribaltare negli ultimi 15-20 minuti”.

 

Le contestazioni a Guaraldi e a Morandi possono destabilizzare la squadra? 

“Non mi pare che le prestazioni contro Torino e Milan siano state negative. Ho la sensazione che la squadra abbia messo una membrana impermeabile tra lo spogliatoio e quello che accade fuori. Se la protezione tiene, in genere in situazioni come queste gli uomini di carattere finiscono per rendere il triplo”.

 

Temi maggiormente le individualità o il fattore squadra della Roma, che sabato sera arriverà al Dall’Ara sulle ali dell’entusiasmo per la bella e rotonda vittoria sulla Samp? 

“La forza della Roma sta nel gruppo. Si vede a occhio nudo e l’impressione è corroborata dai numeri: Destro è il bomber con 6 reti, poi seguono altri sei giocatori a quota 5: significa che il compito di segnare è diluito su tutto il roster. L’obiettivo principale per ogni avversario dei giallorossi è limitare la velocità di Gervinho: persino la Juventus ha rispettato le qualità dell’ivoriano, abbassando il proprio baricentro e negando la profondità alla Roma. Credo che Ballardini si muoverà su uno spartito simile”.

 

La formazione guidata da Garcia è la squadra che ha subito meno reti (9), mentre il Bologna ha la quarta peggior difesa del campionato (40). Inoltre, un’ingenuità di Perez contro il Milan è costata cara ai rossoblù, che dovranno fare a meno del “Ruso” nella delicata sfida con la Roma. 

“Non sarei poi così meravigliato di assistere a una partita con poche reti. Tatticamente Ballardini ha incartato Napoli e Milan che pure hanno più qualità del Bologna”.

 

Ad oggi quali pensi siano le squadre più a rischio retrocessione? 

“Quest’anno la lotta retrocessione è atipica, perché ancora non si è sganciato nessuno verso il basso. Ciò significa che la quota salvezza potrebbe essere inferiore rispetto alle stagioni precedenti, penso a 34-35 punti. C’è molto equilibrio, tutte hanno qualcosa da offrire e tutte hanno rischiato qualcosa a gennaio. Dalla Samp in giù meglio avere i radar sempre accesi”.

 

Dulcis in fundo, toglici una curiosità, in esclusiva per gli amici di 1000 Cuori rossoblù. Ricky è il tuo soprannome? 

“Battezzato come Riccardo, mai nessuno mi ha chiamato così nemmeno in famiglia. 
Per tutti sono sempre stato Ricky e al mio primo datore di lavoro radiofonico piacque l’accostamento Ricky Buscaglia, lo trovava musicale. Io mi sono fidato e da allora ho intrapreso la carriera con Ricky. Ma credimi, se qualcuno in strada mi cerca urlando Riccardo io davvero manco mi giro… “

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