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Bologna

A tu per tu con Monica Valendino – 31 gen

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La nostra inviata, Valentina Cristiani, ha incontrato la giornalista Monica Valendino, direttore responsabile di Udineseblog.it, testata online nata nel 2005, che segue da sempre le vicende dell’Udinese, prossimo avversario, sabato alle 18.00 dei rossoblù …

Monica, per l’Udinese quarto ko consecutivo in campionato, per un avvio di 2014 da dimenticare. Guidolin domenica scorsa col Parma ha deciso di “premiare” i giovani che hanno fatto bene  in Coppa Italia a San Siro a discapito dei veterani Di Natale, Pinzi, Lazzari, Basta e Maicosuel.

“Onestamente, in questa Udinese è difficile dire chi stia rendendo meno di un altro. Dopo l’exploit di coppa Italia, molti si attendevano di più proprio dalle forze fresche, ma a Parma hanno dimostrato anche loro limiti tecnici importanti, ma soprattutto una mancanza di gioco. In questo senso le colpe stanno ricadendo su Guidolin, perché qualunque scelte faccia il risultato sembra essere sempre lo stesso. E se non ci fossero state le sofferte vittorie con Genoa e Sassuolo all’andata ora le cose sarebbero anche peggiori”.

Quale 11 e con quale modulo tattico ti aspetti di vedere l’Udinese sabato al Dall’Ara?

“Penso che, a questo punto, Guidolin cerchi di sfruttare la voglia di rivalsa dei senatori. Sul modulo nessun dubbio, 3-5-1-1 classico…Sugli interpreti la probabile formazione credo che sarà con Brkic tra i pali, Heurtaux, Danilo e Domizzi (se non ce la facesse, ci sarebbe l’ex Naldo); in mediana Basta, Pinzi, Allan, Lazzari e Silva; trequartista Nico Lopez dietro a Di Natale”.

Nonostante questo periodo negativo l’Udinese è comunque a +3 dal 
terz’ultimo posto dato che, le dirette concorrenti-salvezza, si muovono a passo 
di lumaca. Guidolin ha optato per il ritiro per preparare il delicato confronto 
con il Bologna. Scelta oculata?

“Guidolin è apertamente contro il ritiro, per sua stessa ammissione rischia di innervosire ulteriormente i giocatori. E’ un provvedimento nato dalla società, anche se a molti sembra ‘un bordino’, visto che la squadra rimane in un albergo cittadino. I tifosi chiedevano che si preparasse la sfida salvezza almeno fuori dalle tensioni che si stanno sviluppando a Udine. Sulle concorrenti salvezza penso che nessuna sia da considerarsi lumaca: nel girone di ritorno, statisticamente, le ultime cominciano a correre e i cambi di allenatore sembrano aver dato la scossa a Sassuolo, Bologna e Chievo”.

A tuo avviso questa mancanza di risultati sono un problema mentale o vi è 
altro? Come se ne può venire fuori?

“I problemi sono tanti a Udine: demotivazione in alcuni elementi dopo tre anni ai vertici sprecati malamente nei preliminari di Coppa. Mercato che fa da sirena per altri, soprattutto i giovani stranieri (vedi Muriel), allenatore che ha perso il polso della situazione non riuscendo più a trasmettere idee, senatori (Di Natale, Pinzi, Domizzi) attempati e privi di carisma, scelte discutibili della società sul mercato (ha puntato tutto su giovani stranieri, a Parma 11 in campo). Inoltre anche il fattore stadio (a Udine è un cantiere spesso deserto) ha contribuito a far perdere anche quello che era diventato un fortino”.

Se Guidolin decidesse di dimettersi, si fanno i nomi del Trap e Zola. Qual 
è il tuo punto di vista?

“Guidolin aveva minacciato le dimissioni dopo il Ko col Toro. Ora ha cambiato rotta, forse perché sa che a questo punto verrebbero accettate…Credo che non sarà lui a  dimettersi, ma in caso di sconfitta sarà la società a prendere una decisione. Un recente sondaggio sul nostro giornale dice che su 1000 voti, il 70 per cento chiede l’esonero. Il problema è che Guidolin ha uno staff enorme alle spalle, se Pozzo decidesse per il cambio dovrebbe scegliere qualcuno che sposi questo progetto: e Zola è il candidato ideale, visto che ha appena concluso l’esperienza con il Watford”.

Dulcis in fundo, sei soddisfatta del mercato che sta facendo Pozzi o ti 
aspetti qualcosa di più nel rush finale?

“Oramai sul mercato nessuno si attende nulla. La rosa è questa e tale rimarrà fino a Giugno…quando arriverà un’infornata di nuovi giovani stranieri e Di Natale darà l’addio”.

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