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7 Giugno 1964 – “Storia RossoBlù dalla nascita fino all’ultimo scudetto” – 15 Dic

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23 – Ah, Sudamerica!!

Si comincia a raccontare di uno “squadrone che tremare il mondo fa”. E il mondo, ovviamente, vuole conoscerlo. Così, dopo il secondo scudetto, l’estate rossoblù si annuncia tutt’altro che riposante. Alla Casa del Fascio, sede della nuova Bologna Sportiva che ha traslocato da via dè Giudei, cominciano ad arrivare inviti per tournèè all’estero. Il presidente Gianni Bonaveri fa un po’ di conti. C’è un viaggio oltreoceano che sulla carta sembra annunciarsi piuttosto sfibrante, ma potrebbe riempire le casse della società. E allora via, si parte verso il Sudamerica. Tra Brasile, Uruguay e Argentina, viene organizzata una tournée di 15 incontri. Periodo: dal 25 luglio al 14 settembre, una media di due partite a settimana. La truppa si imbarca sul Conte Rosso, piroscafo che, secondo i quotidiani, assicura “bella vita, champagne e ballerine”. Un premio, insomma, per una stagione vincente. E molto di più, dal punto di vista economico: dopo due mesi di viaggi per un continente tutto da scoprire, i conti del Bologna rifioriranno, grazie a entrate per 100mila lire che assicureranno un miracoloso pareggio del bilancio. E anche ai giocatori andranno 10mila lire a testa, gran bella somma per l’epoca.

Sul transatlantico che veleggia verso le Americhe c’è anche il Torino, battuto soltanto pochi giorni prima dai rossoblù nella finale-scudetto. Gli strascichi della sfida finale restano, e soprattutto nei primi giorni di navigazione qualche attrito lo provocano. Musi lunghi, atmosfera tesa. Il Bologna, peraltro, affronta la trasferta con i “rinforzi”, come ricorda un articolo del “Littoriale” nel giorno della partenza: “Sembrava che la carovana petroniana dovesse essere composta da diciotto giocatori, ma all’ultimo momento è venuto a mancare il vercellese Zanello, il quale, avendo ricevuto il divieto dalla sua società di partire col Bologna, si è aggregato all’ultimissima con il Torino. Passato il terzino vercellese fra le file granata, il Bologna si è quindi imbarcato con un giocatore in meno. La squadra campione potrà perciò contare sui seguenti giocatori: Gianni, Monzeglio, Gasperi, Genovesi, Baldi, Pitto, Martelli, Schiavio, Busini III° e Muzzioli tutti del Bologna; Compiani e Tansini del Milan; Dugoni del Modena, Ferrari e Banchero dell’Alessandria, Magnozzi del Livorno e Costantino del Bari. Oltre al trainer Felsner è partito il massaggiatore Bortolotti”. Senza contare il segretario Sabattini, che è già in Sudamerica a sistemare le questioni logistiche.

Il viaggio, almeno sulla nave, prende una piega piuttosto divertente. Si festeggia, più che mantenere la condizione. “Ogni giocatore delle due squadre è partito provvisto di un completo corredo e di smoking. Sia il dott. Felsner che Aliberti hanno dichiarato che lasceranno i loro uomini a riposo fino a lunedì prossimo intendendo da quel giorno iniziare a bordo un leggero lavoro di allenamento atletico”. Poco alla volta, anche gli screzi creatisi in campo tra rossoblù e granata diventano un ricordo. E per quanto riguarda le partite da giocare, ci si affiderà al mestiere. Due mesi più tardi, il bilancio rossoblù dirà che probabilmente contro i talenti sudamericani non basta: la tournèe finirà con tre successi, tre pareggi e ben nove sconfitte. Anche se le vittorie sono brillanti e danno blasone: il Bologna batte la Nazionale dell’Uruguay (1-0), che di lì a poco sarà campione del mondo, una rappresentativa del Sud dell’Argentina (3-1) e il San Paulo in Brasile (sempre 3-1). Saranno proprio i brasiliani a affibbiare a Mario Gianni, il portierone rossoblù, il soprannome di “Gatto Magico”, per le sue acrobazie spericolate in uscita tra i pali. Ma questa è una storia nella storia, così come il racconto di qualche amichevole non esattamente tale, con contorno di risse, spintoni e tappe al commissariato, situazioni prontamente resettate dal preziosissimo segretario rossoblù, Sabattini. Roba che vale la pena di raccontare prendendosi un’altra puntata…

(23 – continua)

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