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Sandy Flash Back – “Soccia che bollo!!!” – 29 ott

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Quando si arriva alle ultime giornate di campionato i pareggi sono all’ordine del giorno, soprattutto tra le squadre di media classifica, che raggiunti i propri obiettivi e non avendo più nulla da chiedere al campionato, troppo spesso si accontentano di non farsi troppo male. Ma tra tanti pareggi noiosi, ci sono anche pareggi che per un motivo o per l’altro vanno ricordati, ed è il caso di questo Cagliari-Bologna del 30 aprile 2000, terz’ultima partita del campionato 1999/2000, quello del Bologna quasi imbattibile in casa e inerme in trasferta, quello del Bologna che avrà il suo primo rigore solo all’ultima di campionato a Bari, quello della punta da zero gol in campionato, quello del primo Bologna targato Guidolin.

Era un Cagliari allenato da una nostra vecchia conoscenza, Renzaccio Ulivieri  già matematicamente retrocesso, e in vena di esperimenti, il mister del Bologna decise di provare Eriberto trequartista in vista della stagione successiva, scelta che si rivelò leggermente errata, dato che il brasiliano fu sostituito a fine primo tempo, e addirittura l’anno dopo ceduto al Chievo. Il Bologna passò in vantaggio al sedicesimo minuto con un gol di testa su calcio d’angolo di Michele Paramatti, terzino adorato da tutti e più volte mandato in nazionale dai tifosi del Bologna, ma mai convocato dai vari C.T. che hanno seduto sulla panchina azzurra. Ma dopo appena dieci minuti ecco il pareggio cagliaritano con un rigore di Mboma, e altri tredici minuti dopo, al trentanovesimo minuto, il motivo per cui ricordarsi di questa partita… Il gol di tacco di Alessandro Dal Canto!!!!

Tutti avremo per sempre in mente il tacco di Mancini, i vari tacchi di Crespo, di Ibrahimovic, e il gol capolavoro del nostro Gaston Ramirez contro la Fiorentina, ma quello di Dal Canto, per potenza, bellezza e casualità per me rimarrà per sempre il più bel gol di tacco mai visto, tanto da farmi urlare mentre seduto sulla mia sedia a dondolo (mia personale sedia cabala quando guardo le partite rossoblù) guardavo la partita “ SOCCIA CHE BOLLO!!!!”. Beretta dalla sinistra crossa un pallone in mezzo, un giocatore sardo prova a colpire la palla di testa lisciandola, e Dal Canto, mentre correva verso la porta, colpì la palla di tacco casualmente e talmente forte da beffar Pagliuca e spedirla direttamente in rete. “Soccia che bollo” urlai, Dal Canto aveva segnato un clamoroso gol di tacco, purtroppo però nella sua porta, e da clamoroso gol si trasformò in clamoroso autogol!!!! Vi lascio solo immaginare quello che urlai dopo contro il nostro difensore, ma un autogol così se la meritava tutta la mia esclamazione stupita contornata da una risata a metà tra l’isterico e il disperato. Nel secondo tempo il Bologna riuscì poi a pareggiar la partita, con un fantastico gol su punizione di Beppino Signori, che leggermente a sinistra del limite dell’area tirò perfettamente sul primo palo, per un due a due che non cambiò più.

Caro Alessandro, mezzo campionato in rossoblù, ma non finirò mai di ringraziarti per la perla che hai regalato a noi tifosi, e per aver acceso di luce propria, una domenica pomeriggio condita da un inutile pareggio di fine stagione….Poteva essere un soporifero pareggio di fine stagione, di quelli tutti uguali tra loro e troppo facilmente dimenticabili, ma grazie a un gol si trasformò, diventò un pareggio speciale, mi verrebbe da dire raro, perché autogol così affascinanti e deprimenti allo stesso tempo, da farti urlare “ soccia che bollo”, se ne vedono veramente molto raramente.

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