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Daniele Torregrossa: un 10 sulle spalle..sulle orme di Alex Del Piero

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Martedi 17 Settembre si è concluso a Modena il torneo Città di Modena organizzato dalla Polisportiva Gino Nasi. A trionfare per la categoria allievi Nazionali è stato il Padova di Mr. Grandini( si..proprio quel Grandini che con Zeman fece la grande cavalcata dalla serie C alla serie A) che ha eliminato nell’Ordine il Carpi( 3-0), il Brescia in semifinale (4 -0) e battuto il Modena nella Finalissima (2-1). In questa competizione ho potuto ammirare da vicino un autentico talentino dal sinistro dorato e dal dribbling facile come mangiare pane e nutella… lui è Daniele Torregrossa, nato a Palermo il 31 Luglio del 1997.
I primi calci Daniele li da presso la scuola calcio di Totò Schillaci. A 9 anni il suo talento è sui taccuini di molti osservatori nazionali, con la famiglia accettano la proposta del Padova nonostante ci fossero almeno altre 3 ottime società professionistiche a volerlo. Oggi Daniele è il faro degli Allievi nazionali del Padova e punta ad arrivare dove il calcio non è più un gioco, sogna di giocare un giorno nel Barcellona del suo idolo Lionel Messi. Ha come esempio di vita Alex Del Piero sia per quello che ha fatto,e sta facendo tutt’ora sul campo, sia, soprattutto, per lo stile di vita che ne ha caratterizzato la massima professionalità acquisendo un rispetto per l’uomo che in questo mondo è raro, divenendo un esempio per molti poi perché partì proprio da quella maglia che lui oggi indossa..la numero 10 Biancoscudata!
Daniele è un trequartista puro, somiglia moltissimo a Giovinco sia per come è strutturato fisicamente sia per il suo modo di giocare, molto veloce palla al piede e nelle esecuzioni, proprio come la Formica Atomica spesso lo si vede partire palla al piede sugli esterni e cercando un dribbling che spesso riesce trovandosi poi nella migliore situazione per calciare a rete dal limite o servire l ultimo passaggio al compagno meglio piazzato. Ha buona visione di gioco, cambi di direzione che spesso gli danno la possibilità di aprire il gioco passando da un lato all’altro del campo con lanci precisi. Questo ragazzo mi ha impressionato soprattutto per la sua naturalezza e la sua velocità di esecuzione ma un altro elemento da non sottovalutare è la lucidità che si nota quando gioca ogni pallone e questo non fa differenza se è nei primi minuti o agli sgoccioli del match,Daniele è costante, preciso e sempre decisivo. Adesso è presto per dire che farà sicuramente una grandissima carriera…però ad oggi, ha tutti gli elementi per garantirsi un grande futuro, io lo seguirò nella sua crescita perché ritengo Daniele Torregrossa uno dei migliori talenti classe 1997 che abbiamo in Italia.
Subito dopo la finale ho contattato Daniele per sapere se aveva voglia di fare due chiacchiere sulla vita…sul suo calcio…e sul suo futuro… ecco cosa abbiamo creato io e Lui…

ALESSIO: Allora..eccoci qua Nico….Raccontaci chi è il Ragazzo Daniele e chi è il calciatore Daniele Torregrossa…..
DANIELE: ciao Alessio, c’è poca differenza tra il ragazzo e il calciatore entrambi cercano sempre di impegnarsi per arrivare a fare qualcosa di importante nella vita.. Insomma… se devo dirla tutta mi impegno un po’ di più nel calcio…

ALESSIO: Raccontaci la tua storia di calciatore…dove inizia e come sei approdato al Padova….
DANIELE: dall età di 4 anni ho iniziato a giocare con la squadra dell’US Palermo ( Ribolla) la societa di Toto Schillaci all’ età di 9 anni dovevo approdare nel Palermo, anche se sono stato più vicino ad accettare una proposta importante dalla società dell’Empoli, allora per la mia giovane età venne coinvolta la mia famiglia incoraggiando a fare questa scelta dall’osservatore Carmelo Buongiorno e dal capo degli osservatori Sig. Andrea Innocenti ma il destino mi ha portato nel Padova e tutt’ ora gioco con la prestigiosa maglia biancoscudata

ALESSIO: Che tipo di giocatore sei( io lo so ma molti lettori ancora no)
DANIELE: sono un giocatore offensivo, mi piace giocare fra le linee,mi piace mandare i miei compagni in rete e non disdegno di arrivare al gol… quando ci riesco non nascondo l’emozione …

ALESSIO: A quale calcio ti ispiri e chi è il tuo Idolo?
DANIELE: i miei idoli sono Del Piero e Messi mi ispiro a loro, entrambi giocatori di spessore, il primo per come ha saputo coniugare la vita calcistica con quella privata mai una virgola fuori posto… complimenti , del secondo cosa dire, ha vinto tutto sia a titolo personale che con il suo club il Barcellona… (il mio sogno proibito)….

ALESSIO: Quali sono i tuoi punti di forza e dove devi crescere ancora?
DANIELE: il mio punto di forza e la tecnica , la visione e i tempi di gioco devo migliorare con il piede destro e crescere fisicamente … però sono molto giovane e il tempo e dalla mia parte

ALESSIO: Tu sei di Palermo, hai indossato la maglia Rosanero…..cosa vuol dire per te Uun giorno poter rappresentare e indossare la maglia della tua città?
DANIELE: come ho già detto nn ho avuto la possibilità di indossare la maglia della mia squadra del cuore ma se un giorno indosserò la maglia rosanero ci metterò tt il mio impegno per fare bene e cercherò di rappresentarla nei migliori dei modi

ALESSIO: cosa vuol dire per un ragazzo di 16 anni vivere già lontano da casa?
DANIELE: in effetti molte volte sento la mancanza dei nonni e dei parenti soprattutto dei cugini ma ho la mia famiglia e quindi riesco a stare sereno e tranquillo

ALESSIO: Chi ti senti di ringraziare fino ad oggi?
DANIELE:  sicuramente ringrazio i miei genitori …. mio padre che mi è stato sempre vicino, inoltre ringrazio un amico che mi da consigli utili per la mia crescita sportiva Guido Zanovello, ringrazio tt i miei mister che mi hanno fatto crescere e maturare sempre di più, comunque la persona che ringrazierò per tutta la vita e mia sorella Martina è stata la mia prima tifosa… Indirettamente ho appreso con il suo esempio… di non mollare e come affrontare le difficoltà nella vita, il suo insegnamento mi servirà tantissimo… ci ha lasciati due anni fa ed oggi vive nel mio cuore, un giorno spero di dedicargli il gol piu’ importante..

ALESSIO: Quali obbiettivi avevi lo scorso anno prima di inziare la stagione…quali hai raggiunto, quali no…e cosa hai imparato da una sconfitta?
DANIELE: da una sconfitta cerco di capire gli errori fatti e colgo la sconfitta come una motivazione per fare meglio il match successivo

ALESSIO: Entriamo in luogo sacro per un calciatore ed una squadra…lo spogliatoio…com’è lo Spogliatoio che stai vivendo oggi…e se si puo’ ci racconti lo scherzo piu bello che avete fatto quest’anno?
DANIELE: lo spogliatoio e il luogo molto importante per un giocatore … È importante xke all interno incominci ad avere rapporti con i compagni e lo staff e prima della partita si crea all’interno dello spogliatoio un clima di concentrazione e tensione che determina la prestazione in campo

ALESSIO: sei al centro del campo con ll pallone tra i piedi…chiudi gli occhi e dimmi cosa vedi…
DANIELE: vedo tt lo stadio pieno che comincia a gridare il mio nome e che incita la squadra a fare meglio

ALESSIO: Io ti ho visto “brillare” durante il Torneo città di Modena dove con il tuo Padova ha conquistato e tu sei stato premiato come miglior giocatore, a Quanti riconoscimenti personali sei gia arrivato?
DANIELE: e una bella soddisfazione essere premiato come migliore giocatore penso di avere una decina di trofei personali, spero di non fermarmi e vincere altri premi

ALESSIO: Obbiettivi per la stagione che hai appena iniziato?
DANIELE: Fare più gol e cercare di rendermi importante per la mia squadra
 
ALESSIO: i sogni sportivi e non di Daniele Torregrossa quali sono?
DANIELE: sicuramente diventare un giocatore di calcio e giocare in serie a e con la nazionale italiana e il sogno che ho da bambino e giocare nel Palermo nel mio stadio Renzo Barbera con tt i tifosi e parenti che urlano il mio nome, fuori dall ambito calcistico mi piacerebbe aprire un negozio di articoli sportivi

ALESSIO: in fine….hai visto il nostro sito…..come giudichi il lavoro che faccio con voi giovani??
DANIELE: il sito e molto interessante ed è importante perché fa conoscere ad un vasto pubblico le giovani leve.

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