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RS-STADIO: Pioli e la formazione (quasi) obbligata -31 Ago-

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Con ancora due centrali difensivi fuori per infortunio, Mantovani arrivato da un giorno, Crespo e Radakovic non ritenuti pronti ed Abero in partenza per Avellino, la linea difensiva del Bologna pare già scritta anche per questa partita e vede riconfermati gioco forza i quattro che hanno giocato al San Paolo, settimana scorsa. Morleo infatti non ha recuperato e si spera di averlo pronto per la ripresa del campionato dopo la sosta, intanto Cech ha una settimana di lavoro in più e quindi potrebbe dare ancora di più di quanto dato a Napoli. Ecco quindi che con Curci confermato in porta, anche Garics, Natali, Antonsson e Cech saranno sicuramente schierati in campo.

Il cambio di modulo si è reso necessario per la pochezza del Bologna in fase offensiva, e visto che Alibec e Lazaros non sembrano ancora al top e che Acquafresca è perennemente con la valigia in mano, il recuperato Bianchi non potrà non avere al proprio fianco Moscardelli, visto e considerato che rimangono gli unici attaccanti e che è ormai certo che Pioli opterà per un 4-3-1-2.

E neanche a centrocampo, Pioli non ha troppe scelte. Ovvia la presenza nei tre di Kone, che si può adattare a quel ruolo, così come Della Rocca che a Bologna proprio in un centrocampo a tre vide la sua migliore stagione. Unico dubbio per Mister Pioli è il terzo centrocampista, quello centrale: Perez o Khrin? Nell’articolo di Stadio a firma Beneforti si parla di come Perez sia stato provato coi titolari, ma di come questo non voglia per forza dire che sarà lui a giocare.

Per noi la scelta dovrebbe ricadere sull’uruguaiano per un miglior bilanciamento della formazione. Se è vero che con tre centrocampisti dovremmo essere più coperti, è anche vero che non si può decidere di giocare a due punte e poi chiedere a Moscardelli di rientrare come se fosse un centrocampista del 4-2-3-1. Ecco che quindi lasciando libertà a Kone di inserirsi, ed avendo già davanti Diamanti, Moscardelli e Bianchi, potrebbe essere meglio per il bilanciamento della formazione avere in campo “el Ruso” piuttosto che Krhin, più bravo nel palleggio, ma più leggero in copertura.

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