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Bologna

Riflessione di metà Agosto

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Facciamo un po’ i conti della serva. Partiamo dal presupposto che il sito on-line di Repubblica sia attendibile e che quindi quanto scritto alla pagina http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/bologna/index.html#calciomercato corrisponda all’effettivo guadagno e spesa per il mercato, fatto dalle società italiane fino ad oggi.

Bene, guardando i dati di Repubblica appunto, il Bologna avrebbe un passivo di -1 milione di €, dovuto all’acquisto di Kone ed al fatto che tutti i giocatori in uscita, sono andati via a zero. Prestito, fine prestito o fine contratto che fosse. Siamo “magnanimi” ed aggiungiamo anche i 750.000€ di Acquafresca, raggiungendo un totale di -1,750 Milioni. Con questa spesa “folle” attualmente il Bologna si piazza in seconda posizione tra le squadre di Serie A ad aver speso meno… solo l’Hellas Verona ed il Cagliari sono risuciti a spendere meno: 1 milione netto (ma magari anche qui non ci sono degli “spiccioli” come i 750.000€ di Acquafresca).

Sul lato delle vendite, come detto siamo a 0€ incassati. Ovviamente primi nella classifica di chi ha incassato meno, anche se ad ex aequo con Hellas Verona e Lazio.

Ovviamente non è questo conto che deve fare preoccupare, essere assieme alla neo promossa Hellas Verona le cenerentole del mercato non sarebbe di per sè un problema, però credo dovrebbe essere uno spunto di riflessione per tutti. E’ vero che se non ci sono soldi non puoi comprare, però è anche vero che se non sai valorizzare la tua rosa, come puoi vendere i giocatori? Sassuolo, Chievo, Cagliari, Torino ed altre squadre non eccessivamente più forti di noi hanno comunque venduto giocatori a qualche milione di euro, senza svendere i propri gioielli più cari (il Chievo ha ancora Thereau, per esempio). Tralasciamo il discorso giovanili, dove nonostante gli sforzi dei vari direttori ed allenatori, i casi Borini e Capello parlano da soli, senza bisogno di ulteriore commento.

Insomma, è comprensibile un mercato all’insegna del “vendo prima di comprare” e del “non abbiamo un euro”, però è una politica che non tutti possono permettersi. Prendere a zero giocatori con contratti onerosi o prendere giocatori a poco “tanto per prendere qualcuno” non è una politica che possa prmettersi una società come il Bologna, cioè tendenzialmente “povera”. L’Inter di Moratti poteva, ai bei tempi, spendere 12 milioni per l’ingaggio di Recoba che giocava 5 partite a stagione. Noi non possiamo più avere dei giocatori con contratti fuori mercato, oppure ce li terremo qui a vita, come stiamo facendo.

Zanzi ha obiettivamente il mio rispetto, non è facile fare un mercato avendo niente in mano, ma proprio per questo deve essere aiutato. Ci vogliono osservatori capaci ed attenti. Ci vuole credibilità quando si vanno a fare le trattative. Sicuramente abbiamo già tutto questo. Ma riguardando la pagina di Repubblica qualche dubbio viene: al netto delle voci che danno per impellenti l’arrivo di 10 milioni per non subire penalizzazioni, che futuro ha una squadra che anno dopo anno si indebolisce a livello tecnico e che non potendo ricevere iniezioni di liquidità dai soci non riesce neppure a diventare virtuosa nel bilancio acquisti/cessioni quando gli acquisti arrivano alla “folle” cifra di 1,75 milioni?

Il mercato è lungo, il campionato ancora di più e la speranza rimane sempre accesa per noi tifosi rossoblu, però a volte bisogna essere anche realisti.

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