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Bologna

Il punto di Bettu – Giudizio generale sul campionato

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Il Bologna di Pioli ha finito ufficialmente la propria stagione agonistica. E’ dunque tempo di bilanci e dell’ultimo Punto di Bettu per quest’anno calcistico.

 

Analisi del campionato: i rossoblu hanno concluso questa stagione a quota 44 punti, ovvero una media di 1.1 punti ogni partita, i quali hanno valso un tredicesimo posto finale in classifica.

Erano più o meno i punti che la maggioranza di noi aveva pronosticato ad agosto scorso, perché la logica portava a una tale conclusione. Mi spiego. Il Bologna nella scorsa stagione ha effettuato 51 punti. Una società seria cosa farebbe? Partirebbe da quel nucleo di giocatori che hanno fruttato la parte sinistra della classifica, aumentandone il valore e la qualità. Siccome, invece, quei punti sono stati considerati come un traguardo ottenuto e mai più raggiungibile, si è smantellato la squadra che ha visto le partenze di diversi uomini chiave come Gillet, Portanova, Raggi, Mudingayi, Ramirez e Di Vaio; gli uomini che avevano contribuito maggiormente al raggiungimento di quel fine.

Si è smantellata la squadra ed è perciò logico, naturale che quei 51 punti non si potevano più riconquistare.

Per fortuna qualcuno era rimasto, come Antonsson, Perez e Diamanti che con l’aggiunta di un attaccante da me stesso bollato come “finito” quando arrivò, ma che ha dimostrato tutt’altro, dando una grossa mano al traguardo più o meno nobile raggiunto quest’anno. Stiamo ovviamente parlando di Gilardino, il quale con i suoi 13 gol tutti su azione è stato il capocannoniere rossoblu seguito da Diamanti a quota 7, Konè e Gabbiadini con 6 centri, Taider 3, 2 di Pasquato insieme a Guarente e 1 di Moscardelli, Lazaros, Sorensen, Cherubin e Motta.

Ritornando al discorso precedente, erano preventivabili questi punti perché era logico che non ne potevamo essere ripetuti 51, ma non era nemmeno stata allestita una squadra; diciamo meglio, non era stata completamente smantellata una squadra da poter retrocedere in Serie B. Era una squadra che si sarebbe salvata tranquillamente, ma nulla di più. Così è stato dato che il Bologna è salvo praticamente da maggio.

Ripercorrendo il campionato del Bologna, possiamo ricordarci di un percorso piuttosto altalenante per i rossoblu che perdevano numerose partite dietro fila, ma poi vincevano quella decisiva per stare a galla come è successo con le vittorie casalinghe contro Catania, Palermo e Atalanta.

Nonostante i momenti difficili nei quali quasi tutta la città voleva la testa di Pioli, i tifosi (soprattutto quelli della curva) si sono stretti intorno a mister e squadra, aiutandoli ad uscire dal tunnel.

Il Bologna si è via via rialzato incappando in una serie di ottimi risultati di imbattibilità, regalando ai propri supporter anche qualche soddisfazione come le vittorie in trasferta a Roma, Napoli e Milano e la vittoria in casa nel Derby dell’Appennino.

Dopo di che si stava per rovinare tutto il campionato con una sanguinosa mini-serie negativa, placata fortunatamente dalla vittoria di Parma e il pareggio casalingo con il Genoa nelle ultime due giornate di campionato.

In mezzo a tutto questo, c’è stata anche una semifinale di Coppa Italia non agguantata per un soffio, ma evito di ritornare sull’argomento perché ci sono già stato male abbastanza.

Traguardo nobile il tredicesimo posto? Come si suol dire qui da no, “mèi che gnìnta”, ma una piazza come Bologna anche a motivo della storia avuta, meriterebbe molto di più.

 

Pagellone finale

 

Agliardi 4: l’anno scorso si era fatto notare agli occhi di tutti per magnifiche prestazioni effettuato come secondo, per esempio in Coppa Italia contro la Juventus e nella partita casalinga con il Napoli. Quest’anno invece è stato forse il maggiore punto debole della squadra, effettuando papere su papere, rivelatesi sanguinose in quanto la squadra senza di esse avrebbe potuto concludere il campionato casomai a sinistra della classifica e chissà, stasera forse giocare la finale di Coppa Italia. Bravo ragazzo finchè vuoi, ma come portiere arrivederci e grazie.

 

Curci 6,5: gli negano il 7 pieno i tanti, troppi infortuni subiti durante l’anno, i quali l’hanno portato a giocare solamente 14 volte da titolare, in cui due è dovuto uscire dopo pochi minuti per infortunio. Nelle poche partite disputate ha però fatto benissimo, ritornando in quanto a reattività, uscite e senso della posizione ai livelli di inizio carriera. Ha anche parato un rigore a Di Natale, consentendo al Bologna di strappare un bel punto dal Friuli. Come tecnica quindi difficile discuterne, ma per la conferma per il prossimo anno serviranno importanti garanzie date dai suoi muscoli.

 

Stojanovic 6,5: ha la sfortuna di esordire in campionato nella disastrosa debacle dei rossoblu a Roma con la Lazio, in cui siamo stati sverginati 6 volte, tutti gol su cui il giovane portiere austriaco non aveva però colpa. Nella partita successiva col Napoli ha commesso l’ingenuità di travolgere Cavani regalandogli il rigore, ma poi contro Parma e Genoa speriamo si sia visto il vero Stojanovic, perché ha veramente parato di tutto, dimostrando anche una certa personalità. Più che farlo “marcire” da secondo, lo manderei l’anno prossimo a giocare un intero campionato di B per consacrarlo e testarlo definitivamente, poi facciano loro. Comunque bravo Dejan!

 

Garics 5: dopo il portiere, l’altro punto debole del Bologna sono state, come tanti anni, le fasce. Chissò se qualcuno l’ha finalmente capito e intende intervenire non portando però a Casteldebole gente come Abero.

Garics l’anno scorso non aveva demeritato, ma quest’anno ha giocato un campionato pietoso, dettato da molteplici incertezze e numerose palle perse, in primis cross. Ciò di cui più lo si colpevolizza è pero l’assenza di grinta e di tenacia, che lo etichettano come un giocatore che vuole solo fare il suo compitino (spesso non riuscendo nemmeno a far quello) e nulla più.

 

Motta 4,5: Garics, seppur rare volte, qualche partita sufficiente l’ha disputata; a mio modo di vedere lui neanche una. Io criticai il suo acquisto già da agosto scorso perché in tutte le squadra in cui l’ho visto giocare, non mi è mai piaciuto una volta. Idem quest’anno, per me non ha disputato una partita sufficiente che sia una. Diagonali sempre sbagliate che ci hanno costato numerosi gol subiti oltre che cross totalmente sbilenchi per la gioia dell’omino dei pop corn, il quale almeno adesso qualche palla la può rivendere.

 

Natali 5,5: solamente cinque presenze per lui a causa di un bruttissimo infortunio che lo hanno portato a saltare praticamente tutta la stagione. Cinque presenze in cui comunque è stato ben lontano dal Natali che conoscevamo a Bologna.

 

Portanova 6+: dopo l’intricata vicenda del calcio scommesse nella quale la pena definitiva è stata di sei mesi da scontare per il nativo di Roma, è rientrato in campo nella gara di Napoli vinta 2-3 allo scadere proprio grazie a un suo gol su assist di Diamanti. A gennaio fu subito ceduto in una vicenda in cui si capì poco e niente, ma di cui molto si può intuire. Non resta che ringraziarti per i splendidi anni passati a Bologna e per il tuo apporto che mai hai fatto mancare a questa maglia, giocando sempre con tutto te stesso. Grazie Daniele! P.s. il mito che le squadre in cui gioca Portanova si salvano continua…

 

Sorensen 7-: finalmente Pioli lo ha svezzato in questa stagione e dopo le sue prime partite ci si chiedeva perché il mister aveva aspettato così a lungo per inserirlo titolare. E’ partito benissimo impressionando tutti dato che non sbagliava una minima cosa, anzi anticipava sempre l’uomo e dove c’era lui non si passava. Pioli ha poi optato per la coppia Antonsson e Cherubin e calando il suo impiego è calata anche la sua concentrazione, fattore che lo ha portato a commettere ingenui errori nelle ultime giornate di campionato.

 

Naldo 6: una partita ben fatta alternata alla successiva toppata clamorosamente. Un giocatore ancora acerbo forse per il nostro campionato, ma che ha tutte la qualità per diventare forte. Preso in prestito secco giusto per far numero. Provare Radakovic no eh?

 

Antonsson 7: centrale di grande esperienza che forse ha giocato meno bene che Sorensen in alcune partite, ma che a differenza del suo giovane compagno è stato continuo nell’arco di un intero campionato, non compiendo mai gravi sviste fino al suo infortunio dal quale speriamo si riprenda alla grande.

 

De Carvalho 4,5: mai sufficiente, anzi quasi disastroso nelle poche partite in cui viene chiamato a dare un aiuto.

 

Cherubin 7: peccato veramente per il suo infortunio capitatogli a fine aprile che lo ha costretto a finire anticipatamente la sua stagione. E’ stato comunque l’anno della sua esplosione, o almeno speriamo. I segnali ci sono tutti in quanto da centrale difensiva ha acquistato quella continuità e quella sicurezza di cui prima era carente. Per una parte di campionato ha anche giocato terzino sinistro, rubando il posto a Morleo a testimoniare che Pioli pur di farlo giocare, lo schierava in un ruolo non suo.

 

Morleo 6+: in Serie A ci sta al pelo anche lui, ma quantomeno a differenza di Garics e Motta e di tanti altri dà sempre tutto sé stesso per la squadra, correndo sempre come una bestia, non risparmiandosi mai. Non è tutto sto gran terzino, ma perlomeno dà il cuore, sempre.

 

Abero 5: in Seria A probabilmente non ci può stare, tanto meno da terzino sinistro che non è il suo ruolo, ma che Zanzi aveva preso (pagandolo anche qualche soldino) come vice-Morleo.

 

Pazienza 4: il flop assoluto della stagione rossoblu e caso strano uno dei pochi giocatori preso da Zanzi a titolo definitivo. Viene sempre impiegato come regista, ma è lento, impacciato, prevedibile e impreciso. Mai una verticalizzazione, non dà mai profondità, perde numerosi palloni e non fa nemmeno il lavoro sporco di incontrista. Un giocatore totalmente diverso da quello visto a Napoli, a Torino e a Udine.

 

Taider 7,5: all’inizio ci si chiedeva che fine avesse fatto il Taider dell’anno passato, chi sosteneva che un conto è giocare qualche partita qua e là avendo davanti Perez e Mudingayi, mentre un altro conto a giocare titolare una stagione intera. Questo perché ha incominciato la stagione malino, poi ha preso le misure con la Serie A ed ha avuto, forse più che Cherubin, una crescita esponenziale diventando una mezzala davvero completa in quanto ha gamba, tecnica, grinta e anche qualche gol a rapporto. Speriamo ce lo lascino godere qualche anno.

 

Khrin 5-: dopo la scorsa stagione in cui si pensava fosse sbocciato, è ritornato il giocatore che conoscevamo. Quasi un’esatta copia di Pazienza, dà sempre l’impressione di non volersi sbucciare il ginocchio per fare una scivolata. Non si pretende che tutti i centrocampisti siano grintosi come Perez, ma se non hai grinta, devi rendere di più tatticamente; mentre anche lui effettua solo i passagini in orizzontale senza mai dare brio all’azione come fa il re dei registi italiani, Pirlo. Si vocifera di tenerlo un altro anno, a me scappa da ridere. Andiamo pure avanti.

 

Perez 7: salta diverse partite per infortunio, ma in quelle che fa è di esempio a tutti mettendo in campo la solita grinta e tenacio. Per saltare El Ruso ce ne vuole ancora ragazù. La cosa che più dispiace è che probabilmente non lo si vedrà più con la maglia del Bologna la prossima stagione.

 

Guarente 6,5: è un po’ il mio pallino in quanto già dalle prime giornate in cui non eccelleva sicuramente, vedevo in lui margini di notevoli miglioramenti, per ritornare ai livelli pre-infortunio. Sono ancor più convinto di questo avendolo visto giocare un po’ di più nella parte centrale/finale del campionato. Nelle poche partite che ha fatto ha comunque messo a segno due gol e poi è secondo me una mezzala che ritornerà molto forte in quanto ha gamba, tecnica, tempi di inserimento e anche due ottimi piedi che li consentono di trovare il gol anche da fuori area. Perderlo per poi vederlo diventare grande in un’altra squadra mi dispiacerebbe tantissimo, ma credo da quel che si sente che se ne sia accorto anche Pioli.

 

Konè 7+: sei gol per una mezzala sono tantissimi e lui ha il merito di averli fatti, di cui uno (quello del San Paolo) indimenticabile. Non ero uno di quelli che lo considerava un cesso clamoroso fino alla partita di Napoli in cui tutti si sono ricreduti. Mi ricordo c’era davvero tanta gente che appena vedeva entrare Konè, quasi usciva dallo stadio. Non sono neanche uno di quelli che lo idoleggia adesso. Non lo adoravo prima, non lo adoro adesso. E’ un giocatore secondo me sempre troppo confusionario e disordinato, che in Serie A farà sempre molta fatica. Nascondono questi difetti i gol che ha fatto grazie a uno strepitoso senso dell’inserimento, lode che bisogna fargli. Non mi svenerei comunque per riscattarlo, questo è il senso.

 

Lazaros 7-: è arrivato e ci ha fatto vincere la partita contro la Fiorentina agli ultimi minuti. Dopo15’ minuti di campionato italiano era già diventato un fuoriclasse. Nelle successive partite ha combinato ben poco invece, perdendo numerosi palloni, creando poco e niente. Nelle ultime 3-4 partite di campionato ha invece dimostrato un’ottima tecnica quale esterno. Sulle fasce, nel finale di campionato, ha fatto veramente faville, puntando e saltando l’uomo e mettendo in mezzo deliziosi cross. Quindi male all’inizio (il tutto mascherato e scusato dal gol contro i viola), bene alla fine. Sono comunque contento per il suo rinnovo.

 

Pasquato 5,5: ha una buonissima tecnica a livello di piedi, dimostrata per esempio nel gol del 3-0 contro il Cagliari. Mi sono fatto l’idea che è pero un giocatore come Gimenez, molto bravo quando si tratta di subentrare a partita in corso, mentre quando deve partire titolare è sempre risultato invisibile. In Serie A purtroppo non basta.

 

Diamanti 9: con la cessione di Ramirez, è diventato lui il protagonista del Bologna. Senza di lui la squadra è morta; tutte le azioni pericolose vengono dai suoi piedi. Di cose se ne potrebbero dire mille, io le sintetizzo con una: giocatore indispensabile per questa squadra, per tutto. Se ne ricordino questa estate.

 

 

Gabbiadini 6,5: all’inizio ha guardato molto i suoi compagni della panchina, poi meritatamente ha ottenuto la titolarità da Pioli, ben ripagandola con ottime prestazioni dettate anche da qualche gol. Forse si è montato un po’ la testa, infatti nel finale di stagione non era più lui, era un giocatore totalmente non concentrato. Quelli della Juve volevano giocasse punta centrale? Bene, l’ha fatto una volta a Parma e non è riuscito a tenere giù una boccia. Ha giocato sempre molto bene come esterno del 4-2-3-1.

 

Moscardelli 6,5: io gli darei 10, per il personaggio. E’ semplicemente un grande. Corteggiato a lungo da Pioli, è finalmente arrivato a gennaio. Calcisticamente è un’operazione folle perché cosa serve avere un 33enne in panca per le ultime partite? Tanto valeva provare Veratti. Non è un discorso legato alla tecnica, perché Moscardelli per me è un buonissimo giocatore in quanto nonostante l’altezza ha due piedi meravigliosi essendo anche molto agile e avendo nella sua carriera realizzato gol bellissimi. Se ne discute l’età e il tipo di acquisto, ma vista la simpatia e il personaggio ci passiamo sopra. Giocatore che sa stare al suo posto senza fiatare e quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente.

 

Gilardino 8: io divento matto quando sento gente che non vorrebbe il suo rinnovo. Premessa, parla uno che quando arrivò lo bollò come giocatore finito. E’ un giocatore totalmente diverso da Di Vaio, non si crea il gol da solo, lo devi servire. D’altra parte con tantissimo lavoro sporco ti tiene su un’infinità di palloni facendo salire la squadra. Ora, se un attaccante del genere in una squadra come il Bologna che non ha praticamente esterni e quindi non arrivano buone palle in mezzo ha fatto 13 gol tutti su azione, cosa si può volere di più? Valà valà, tante grazie Gila.

 

 

Pioli 6,5: anche quest’anno è riuscito ad ottenere dai proprio giocatori ciò che potevano dare. Ha trovato il modulo giusto, ossia il 4-2-3-1 dopo un po’ ma con un simile smantellamento della squadra non gli si poteva chiedere di più. In certe partite ha sicuramente sbagliato, ma con questi giocatori non si poteva ottenere sicuramente di più e particolare che un particolare non è, ha sempre saldamente in mano lo spogliatoio.

 

Società 3: non si critica a Guaraldi il fatto di non avere soldi, forse non lo ha capito. Lo si critica di aver sbattuto la porta in faccia ad acquirenti facoltosi, lo si critica per anteporre i propri interessi economici a quelli del Bologna e per essersi circondato di persone che di calcio ne capiscono quanto lui. Un presidente non deve necessariamente capire di calcio, ma se non ne capisce, deve circondarsi di gente, a cominciare dal DS che nel Bologna Zanzi non ha mai fatto, che di calcio ne capisca, soprattutto se si è in bolletta sennò già si ha pochi soldi, in più i pochi che si hanno si spendono per Abero e Pazienza. Vediamo se quest’estate riescono a finire l’opera di smantellamento iniziata la scorsa che ha portato a fare 7 punti in meno così sono contenti dopo in Serie B senza tutti i soldi che Sky fornisce. Andiamo pure avanti così.

 

Concludo con un plauso ai tifosi del Bfc, specialmente alla curva, che è sempre stata vicina alla squadra e a Pioli soprattutto nei momenti difficili. La parte bella e pulita del calcio, spesso non ricompensata a dovere.

Vedo nuvole inquietanti per la prossima stagione se non si cambierà rotta a livello societario. Speriamo che per capirlo non serva sbatterci la testa.

Vi ringrazio e vi aspetto il prossimo anno con questa rubrica.

E ricordatevi, nei secoli forza Bologna!

 

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